Legacoop su CPL: “Cooperative assolte, ma danno fatto”

“Cooperative assolte. Ma il danno è fatto”. È questo il titolo dell’intervento del presidente Mauro Lusetti pubblicato dal numero di “Panorama” in edicola questa settimana. Cinquanta righe per una riflessione a tutto campo dopo le ultime sentenze che hanno visto a Roma condannare gli imputati e riconoscere la cooperazione tra le loro vittime e in altri casi assolvere una cooperativa che dalle accuse ricevute ha nel frattempo subito un danno gravissimo.

“La sentenza del Tribunale – spiega Lusetti riferendosi al processo cosiddetto Mafia Capitale – ci ha restituito onore e dignità. Perché insieme alla colpevolezza degli incriminati ha riconosciuto come la cooperazione sociale sia stata tra le vittime delle loro azioni. Di questo siamo soddisfatti: centinaia di migliaia di cooperatori che ogni giorno si impegnano per la coesione del Paese e per un lavoro dignitoso contro ogni forma di illegalità, hanno avuto il riconoscimento della loro onestà”.

Negli stessi giorni CPL è stata assolta da due giudici diversi in due città diverse: “Non solo non è stato rinviato a giudizio nessuno – ricorda il presidente – ma gli indagati e la cooperativa sono stati prosciolti perché il fatto non sussiste! Ma chi pagherà mai i danni economici, reputazionali e di immagine di questo caso? L’avvio dell’inchiesta giudiziaria per CPL Concordia ha comportato una perdita di ordini e fatturato. Il giro d’affari è passato da 350 milioni di € del 2014 a 227 milioni del 2016; senza contare poi l’interdizione a partecipare a gare pubbliche”.

“Noi non rinunciamo, per questo, a continuare a ribadire la nostra fiducia nella Magistraure e continueremo a “fare i compiti a casa” ogni qualvolta si manifestasse un sospetto di malaffare su di noi o su una nostra impresa. Ci piacerebbe però che tutti riflettessero sulla necessità di fare ognuno, i propri compiti a casa”. Perché “la fiducia nelle azioni di tutti gli attori economici, istituzionali e sociali si alimenta, anche con comportamenti ed atti quotidiani indiscutibili”.

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