15 luglio 1834: viene soppressa l’Inquisizione Spagnola

SanMartino
lodi_maggio24
Casa Bambini
kaleidoscopio

Il 15 luglio 1834 viene definitivamente soppressa l’Inquisizione Spagnola per regio decreto emanato dalla Reggente di Spagna Maria Cristina di Borbone delle Due Sicilie.

L’Inquisizione spagnola fu l’inquisizione che ebbe luogo in Spagna sotto il controllo dei re spagnoli. Essa fu il risultato della politica di conversione dei musulmani e degli ebrei al Cristianesimo. L’Inquisizione fu anche un importante mezzo per rinforzare la “limpieza de sangre”, sempre contro i discendenti di musulmani ed ebrei o streghe e per colpire oppositori politici e confiscare patrimoni dei condannati a favore dell’erario reale.

L’Inquisizione, in quanto organo religioso, era presieduto da autorità clericali; tuttavia, in caso di eresia accertata, il condannato veniva affidato alle autorità secolari per l’esecuzione della condanna. La tortura era ampiamente usata. La penitenza andava dall’umiliazione pubblica al rogo (dopo lo strangolamento per chi si pentiva e da vivo per chi non rinnegava il proprio peccato). Al posto degli irreperibili veniva bruciata una loro effigie, per gesto simbolico. Queste erano le pene eseguite durante gli autodafé, che potevano durare un giorno intero. I membri religiosi del tribunale erano assistiti da civili (familiari), il cui incarico era molto prestigioso.

Molte delle condanne si basavano su accuse nate dall’invidia o dal desiderio di vendetta. Molte altre, rivolte ad ebrei molto ricchi, erano molto probabilmente patrocinate dalla corona.

L’Inquisizione diresse la propria azione anche contro i primi Protestanti, gli Erasmiani, gli Illuministi, e nel XVIII secolo contro gli autori dell’Encyclopédie. Nonostante la piega presa dalle altre Inquisizioni, quella spagnola seguì poco la caccia alle streghe: la maggior parte delle donne accusate veniva prosciolta come malata di mente.

L’Inquisizione fu temporaneamente abolita dal governo napoleonico (1808-1815) ma fu reistituita con il ritorno sul trono di Ferdinando VII; fu abolita definitivamente nel 1834.

Per perseguitare gli emigranti dalla Spagna che si erano rifugiati nelle colonie, fu istituita l’Inquisizione messicana, che ebbe l’appoggio degli esploratori e dei conquistadores.

Stabilire dei numeri relativi all’azione dell’Inquisizione spagnola è molto difficile, ed è in corso un dibattito tra le recenti indagini, supportate dalla Chiesa cattolica, secondo cui le stime riguardo alle condanne a morte sarebbero state sempre molto esagerate, e le teorie di altri storici, secondo cui sarebbero state uccise centinaia di migliaia di persone. Alcuni studiosi e storici spagnoli sostengono l’esistenza di una leggenda nera al riguardo, che teorizza un “effetto distruttore” della Spagna verso le altre nazioni e popoli.

Alcuni rapporti di grandi stragi sono riportati da storici come Will Durant che, nel suo “The Reformation” (1957), cita Juan Antonio Llorente, Segretario Generale dell’Inquisizione dal 1789 al 1801, il quale stima l’esecuzione di 31.912 persone nel periodo 1480-1808; egli cita inoltre Hernando de Pulgar, segretario della regina Isabella, il quale stima che 2.000 persone siano state arse prima del 1490. Philip Schaff, nella sua Storia della Chiesa Cattolica, diede il numero di 8.000 persone arse nei 18 anni di azione di Torquemada. Matthew White, esaminando questi dati, dà un’approssimazione di 32.000 morti, di cui 9.000 sotto Torquemada. R.J. Rummel giudica queste “stime realistiche”, nonostante altri studiosi attribuiscano a Torquemada la responsabilità di 135.000 decessi, includendo 125.000 avvenuti in prigione a causa degli stenti.

Altri studi, come quello del professor Agostino Borromeo della Sapienza di Roma, riporta 125.000 processi effettuati dall’Inquisizione, con sole 2.000 esecuzioni circa realmente avvenute, nonostante molte altre ne fossero state decretate da tribunali laici.

Negli ultimi decenni, sempre nell’ottica di una posizione revisionista, alcuni studiosi sottolineano che in Spagna, nazione spesso accusata di essere la patria dell’Inquisizione e della caccia alle streghe, si registrò un uso modesto della tortura e un numero di vittime relativamente basso se paragonato all’Europa centro-settentrionale, prevalentemente di fede non cattolica.

kaleidoscopio
lodi_maggio24
SanMartino
Casa Bambini