Capitale Cultura 2017, Andrea De Lorenzi: “Occasione per riflettere”

Puntuali come orologi svizzeri, arrivano le critiche da parte di alcuni politici locali per la mancata assegnazione a Parma del titolo di Capitale Italiana della Cultura 2017. Un peccato che le tante osservazioni – molto vaghe – siano arrivate dopo la decisione del Ministero e non prima, in fase di elaborazione del Dossier. A pensar male si fa peccato, si sa, ma sembra quasi che qualcuno aspettasse solo che il titolo fosse assegnato a un’altra città, per poter attaccare la Giunta.

E’ curioso che chi oggi afferma che la Cultura è sempre stata il fiore all’occhiello della nostra città, quando si è trovato a governarla si sia completamente dimenticato del complesso del San Paolo e del Ponte Romano, lasciandoli in stato di completo abbandono. E quando è intervenuto, come nel project financing dell’Ospedale Vecchio o nella vicenda dell’Arena Shakespeare, è riuscito a fare disastri di cui ancora oggi paghiamo le conseguenze. Per non parlare del Teatro Regio, che abbiamo ereditato indebitato e privo di qualsiasi piano di manutenzione strutturale.

A proposito di occasioni perse e di progetti a lungo termine, come non ricordare il Bicentenario Verdiano del 2013 che alla data del nostro insediamento – maggio del 2012 – era privo di qualsiasi programmazione? O alla candidatura di Parma a Capitale Europea della Cultura 2019, con il voto unanime del Consiglio Comunale nel 2008 a cui poi non è seguito nessun tavolo di coordinamento? La candidatura di Parma al concorso “Capitale Italiana della Cultura 2017” non è stata vincente, è vero, ma è stata il prodotto di un lungo percorso di progettazione insieme alle realtà che la Cultura la vivono ogni giorno.

Non possiamo nascondere la delusione per non aver raggiunto l’obiettivo. Dobbiamo essere in grado, però, di vedere nel mancato riconoscimento un’occasione per riflettere insieme su cosa può e deve essere migliorato in un sistema culturale che vede coinvolte associazioni, enti, centri di alta formazione e istituzioni.

Se sapremo metterci in discussione, anche con posizioni contrastanti ma orientate verso lo stesso obiettivo, saremo in grado di affermare ancora una volta le nostre qualità a livello nazionale e internazionale, come dimostrano la recente designazione UNESCO e l’importante riconoscimento del complesso della Pilotta quale polo autonomo di rilevanza nazionale.

Andrea De Lorenzi

Consigliere Comunale M5S

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