Tabiano, Fritelli: “Diciamo basta al business privato dei migranti”

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“Il Comune di Salsomaggiore e il nostro Distretto hanno sempre scelto la strada della collaborazione istituzionale, a tutti i livelli, per contribuire alla gestione dell’emergenza migranti. Lo abbiamo fatto anche affrontando con i cittadini e gli imprenditori situazioni che altrove sarebbero state esplosive. Vedasi l’insurrezione a Goro e Gorino di qualche mese fa.
Oggi, però, ritengo e riteniamo che sia giunto il momento di far partire da qui, dal territorio che ospita 235 migranti, 140 dei quali solo a Tabiano dove risiedono 500 persone, un secco NO ad una gestione completamente affidata alla voracità del mercato privato”.
Così si è pronunciato il Sindaco di Salsomaggiore Terme e Presidente della Provincia, Filippo Fritelli, nel corso di una conferenza stampa convocata oggi pomeriggio nella sala consiliare del Municipio, insieme al Sindaco di Fidenza, Andrea Massari, presidente del Distretto socio sanitario locale.
“Chiediamo al Ministro dell’Interno Marco Minniti un incontro urgente, perché se è chiaro quello che non funziona, altrettanto crediamo siano efficaci le soluzioni che noi Sindaci possiamo portare all’attenzione del Governo e delle altre Istituzioni preposte”, ha asserito Fritelli.
“Al momento siamo alle prese con la possibilità concreta che altre tre strutture alberghiere, a Tabiano, vengano autorizzate a breve all’accoglienza di 88 migranti, complessivamente. Numero che andrebbe a colmare le partenze programmate in egual misura. Due di queste strutture erano chiuse in seguito al loro fallimento e sono state rilevate da imprenditori nemmeno del territorio e da questi affidate a cooperative che hanno presentato un progetto di accoglienza, partecipando al bando aperto dalla Prefettura di Parma – spiega il Sindaco di Salsomaggiore –. Se voglio pensarla in grande, trovo incredibile che l’emergenza umanitaria del secolo sia gestita in questo modo. Se leggo i fatti su scala locale, è un mio preciso dovere agire per la nostra gente, alle prese con un’economia termale classica alla quale si sta affiancando e cresce un’economia alberghiera speculativa, a volte sostenuta da misure d’emergenza che bypassano gli obblighi cui invece sono vincolati i normali imprenditori e i normali esercenti. In tutti i modi, la nostra contrarietà è totale”.
Andrea Massari ha illustrato, d’intesa con Fritelli, la validità del modello Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), attivo da 13 anni, di cui “il mio Comune è capofila dei distretti socio-sanitari Sud-Est e Fidenza. Oggi sono qua, al fianco di Filippo, perché non credo che la sfida enorme che sta affrontando possa essere considerata un problema che tocca Salsomaggiore e Tabiano e lascia indenni gli altri Comuni. Il nostro Sprar è efficiente, ha tempi certificati di permanenza dei richiedenti asilo e dei rifugiati realmente certificati e mette in condizione le Istituzioni pubbliche, dai Comuni alle autorità sanitarie, di poter svolgere il loro lavoro in modo coordinato. Il Comune di Salsomaggiore, data la sua condizione particolare, ha chiesto di allargare il progetto Sprar distrettuale o di attivarne uno specifico a valenza comunale. Anche questa può essere una buona soluzione. A monte di tutto, però, deve esserci un metro ben preciso: per ogni territorio è indispensabile fissare un tetto massimo per le accoglienze”.
Parole riprese dal Sindaco di Salsomaggiore: “E’ assolutamente necessario un incontro col Ministro Minniti. Così come credo che il Governo dovrebbe venire qui da noi, per toccare con mano che la soluzione che gli stiamo proponendo può diventare la strada da seguire in tutto il Paese. In caso contrario, ai Sindaci resta solo il compito di fare da spettatori all’invasione di un business privato che si impianta sul territorio, crea tensioni e contro il quale non possiamo far nulla”.

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