Rainieri interroga la Regione:”L’Anpi di Parma non partecipi al convegno negazionista delle foibe se vuole continuare a ricevere i contributi pubblici”

La manifestazione pubblica “Foibe e Fascismo”, giunta alla quattordicesima edizione, che si terrà domenica 10 febbraio a Parma, è oggetto di un’interrogazione presentata in Regione da Fabio Rainieri (Ln), che punta il dito contro l’impronta negazionista e revisionista data all’evento dagli organizzatori, fra i quali il consigliere chiama in causa in particolare l’Associazione nazionale partigiani d’Italia (Anpi). Questo perché, evidenzia il consigliere, il 10 febbraio si celebra “Il Giorno del Ricordo”, solennità civile nazionale istituita per conservare e tramandare la memoria della tragedia delle vittime delle foibe e dell’esodo degli istriani, dei fiumani e dei dalmati italiani durante la seconda guerra mondiale e nell’immediato secondo dopoguerra.

Nei documenti diffusi per la presentazione della manifestazione e l’invito a parteciparvi – riporta il leghista – sono indicate le associazioni Anpi, Associazione nazionale perseguitati politici italiani antifascisti (Anppia) e Comitato antifascista antimperialista per la memoria storica, che si configurano quali promotori dell’evento. Dopo le critiche mosse ad Anpi – prosegue l’esponente del Carroccio – per aver promosso una manifestazione apertamente revisionista rispetto a fatti storici riconosciuti degni di memoria dalle istituzioni della Repubblica e anche dalla Regione Emilia-Romagna, si è assistito a una netta presa di distanza da parte della Presidente nazionale di Anpi. Anche il Presidente del Comitato provinciale Anpi di Parma ha precisato che l’Associazione non ha patrocinato l’evento e che vi prenderà solo parte, criticando comunque il conferimento di medaglie a ricordo di quei fatti storici.

Di qui l’iniziativa di Rainieri, che chiede all’esecutivo regionale “se intenda assumere una posizione di biasimo rispetto alla manifestazione ‘Foibe e Fascismo’; se ritenga di valutare indegne di ricevere direttamente o indirettamente contributi regionali o comunque di partecipare a eventi patrocinati dalla Regione associazioni, come Anpi, che non riconoscono in modo chiaro e inequivoco la celebrazione del ‘Giorno del Ricordo’; se, infine, ritenga che il Comitato provinciale Anpi di Parma, per poter continuare a ricevere contributi regionali, non debba nemmeno partecipare alla manifestazione negazionista e revisionista, facendo cadere qualsiasi dubbio sul sostanziale sostegno”.

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