Padovani e i suoi relatori fanno il punto sul ponte di Colorno

Era piena la saletta del locale “Bello Carico” di Colorno che ha ospitato l’iniziativa di ColornoLab2019 “Ponte vecchio e ponte nuovo… la scelta migliore” promossa da Alberto Padovani, candidato sindaco di Colorno (leggi intervista).

Si è discusso, più dal punto di vista tecnico che politico, degli interventi di messa in sicurezza (per ulteriori dieci anni) del ponte sul Po di Colorno-Casalmaggiore, che dovrebbero essere ultimati entro l’estate. A quel punto partirà il lungo iter per realizzare il nuovo ponte, il cui costo complessivo è stimato in circa cento milioni di euro.

E’ stato Padovani ad aprire la serata riepilogando in modo molto dettagliato tutti i passaggi amministrativi che hanno portato all’aggiudicazione dell’appalto di manutenzione del ponte, “la cui chiusura ha generato enormi problemi alle persone e all’economia di un intero territorio, non solo di Colorno, considerato che era attraversato da circa 12.000 veicoli al giorno”.

Al tavolo dei relatori c’era anche la sindaca di Colorno Michela Canova che ha riferito del puntuale avanzamento dei lavori e di una positiva gestione del cantiere da parte della Ditta. “Se oggi si stanno eseguendo i lavori è perchè sono stati inseriti in Finanziaria 5 milioni di euro per il ponte di Colorno. Non mi interessa fare propaganda politica di parte, dico solo che anche in questa occasione i partiti (il Pd prima e la Lega oggi con l’on. Cavandoli) hanno svolto un ruolo decisivo. Sono i partiti che hanno la capacità di portare i problemi degli Enti locali a Roma, ovvero nel luogo dove si assumono le decisioni”.

Fausto Salvini del Comitato TrenoPonteTangenziale ha rimproverato “le Regioni Emilia Romagna e Lombardia per aver fatto perde un anno di tempo con le loro scelte scellerate e violente contro il nostro territorio. Ho saputo che qualche giorno fa ha chiuso un altro negozio in centro a Casalmaggiore, che non è riuscito a resistere a tutti questi mesi di chiusura del ponte. E’ stata chiusa un’infrastruttura di importanza nazionale intorno alla quale è stata costruito un sistema economico.”

Da Paolo Antonini, anch’egli esponente del Comitato TrenoPonteTangenziale, sono arrivate dure critiche al “degrado e alla gestione medioevale di Trenord”

L’architetto Umberto Rovaldi, padre nobile della ciclovia TiBre Dolce, ha rimarcato l’importanza di questa opera che deve essere completata al più presto nel tratto in prossimità del ponte: “Il turismo ciclabile non è il futuro ma il presente in tanti Paesi d’Europa. Non possiamo continuare ad accumulare dei ritardi.” AM

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