Ponte Nord utilizzabile grazie a un emendamento di Campari (Lega): “Un risultato importante per la città”

kaleidoscopio
lodi_maggio24
SanMartino
Casa Bambini

“Il Ponte Nord potrà essere finalmente restituito alla città. Per anni è stato una ferita aperta per Parma: una struttura di grande impatto visivo, rimasta per troppo tempo desolatamente vuota, chiusa e dimenticata. E’ stato un lavoro lungo e difficile, ma finalmente abbiamo raggiunto l’obiettivo. Un’opera nuova, costata 25 milioni di euro pubblici, non può restare abbandonata come negli ultimi 7 anni. E’ anche una questione di rispetto per i cittadini”, dice il senatore parmigiano della Lega Maurizio Campari che con un breve emendamento allo Sblocca Cantieri ha convinto la maggioranza gialloverde a risolvere la questione che si trascina dal 2012. Da allora, la struttura è rimasta inutilizzata a causa delle norme vigenti in materia di abitabilità dei ponti, ora però sarà finalmente utilizzabile e potrà ospitare uffici pubblici come l’Autorità Bacino Fiume Po che ha già manifestato interesse. L’emendamento è stato approvato in serata in Senato, a breve ci sarà il voto della Camera, dove non dovrebbe essere modificato.

La struttura, che vide il primo progetto nel 2006, poi modificato e realizzato a partire dal 2010 con Vignali sindaco, fu terminata nel 2012 con alla guida della città il successore Pizzarotti che detestava l’opera al punto di non fare nemmeno una vera inaugurazione. Da allora lo spazio coperto del ponte è rimasto pressoché inutilizzato, se si escludono un paio di sporadici eventi. Negli anni passati erano stati fatti alcuni tentativi di sbloccare la situazione sia dall’amministrazione comunale che dai parlamentari dell’allora maggioranza PD, ma senza alcun successo. Fino all’emendamento del leghista Campari.

“Dietro a questo risultato c’è la collaborazione di tante persone che ringrazio di cuore: dai sottosegretari Vania Gava e Massimo Garavaglia, all’assessore Michele Alinovi del Comune di Parma, al Segretario Generale dell’Autorità di Bacino Fiume Po Meuccio Berselli. Sono contento che tutte queste persone si siano sedute allo stesso tavolo per risolvere il problema: dovrebbe essere sempre così. Il Governo e la Lega sostengono le città e i territori indipendentemente dal colore politico di chi li amministra. Mi piacerebbe che tutti ragionassero così, noi siamo i primi a farlo come dimostrano i risultati raggiunti per la nostra città in così poco tempo che siamo al governo, e devo dire che sono veramente soddisfatto di questo ulteriore grande successo.”.

Sostanzialmente l’emendamento Campari, considerata la presenza della cassa d’espansione a monte del ponte e solo in seguito ad una nuova pianificazione di bacino che ne certifichi la sicurezza, prevede una deroga alla norma che vieta l’uso permanente di volumi edificati sui alvei di fiumi e di torrenti, rendendo così il Ponte Nord una delle rare eccezioni presenti in Italia. In poche parole sarà il terzo ponte abitato esistente nel nostro Paese dopo Ponte Vecchio a Firenze e quello di Rialto a Venezia.
Ora la palla passa agli Enti del territorio e alla Regione che dovranno terminare il lavoro iniziato nella direzione ormai tracciata.

IL TESTO DELL’EMENDAMENTO:
EMENDAMENTO 4.33
Articolo 4
Dopo il comma 6, inserire il seguente:
«6-bis. Al fine di assicurare la piena fruibilità degli spazi costruiti sull’infrastruttura del Ponte di Parma denominato «Nuovo Ponte Nord», la Regione Emilia Romagna, la Provincia di Parma e il Comune di Parma, verificata la presenza sul corso d’acqua principale su cui insiste la medesima infrastruttura di casse di espansione o di altre opere idrauliche a monte del manufatto idonee a garantire un franco di sicurezza adeguato rispetto al livello delle piene, possono adottare i necessari provvedimenti finalizzati a consentirne l’utilizzo permanente attraverso l’insediamento di attività di interesse collettivo sia a scala urbana che extraurbana, anche in deroga alla pianificazione vigente nel rispetto della pianificazione di bacino e delle relative norme di attuazione. Tale utilizzo costituisce fattispecie unica e straordinaria. I costi per l’utilizzo di cui al presente gravano sull’ente incaricato della gestione e non comportano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica.».

Casa Bambini
SanMartino
kaleidoscopio
lodi_maggio24