Il campionato di serie A è partito col botto (di G. Bandiera)

Il campionato di serie A è partito con il botto.

Goal e spettacolo l’hanno fatta da padroni quasi in ogni stadio.

Fiorentina Napoli 3-4, Roma Genoa 3-3, Sampdoria Lazio 0-3, Spal Atalanta 2-3, fino al 4-0 dell’Inter del debuttante Conte a San Siro di circa ventiquattro ore fa.

Del resto, le società di calcio italiane lo avevano dichiarato se non a parole nei fatti: vogliamo un campionato più spettacolare. Fonseca, Conte, Inzaghi e company sembrano avere ben interpretato questo desiderio di anglinizzazione del gioco del pallone. Esclusi al momento dal gran ballo del Goal la Juve, vittoriosa sabato nel primo march dell’anno al Tardini e il Milan sconfitto a Udine.

Come andrà questo campionato lo sanno solo i maghi, a noi interessa capire quello che vediamo facendo notare alcune criticità.

La prima ha a che vedere con il calcio mercato. Non bastano due mesi e mezzi per fare affari? È corretto portare il calcio mercato oltre l’inizio del torneo? Iniziato a giugno stiamo ancora assistendo alle meline e alle strategie delle squadre alla ricerca del giocatore mancante o di contro alla ricerca di acquirenti.

Alla prima categoria annoveriamo quasi tutte le società mentre alla seconda finisce di pieno diritto la Juventus stracolma di giocatori in alcuni reparti come l’attacco. Del resto, la società bianconera ha fatto capire ai vari Dybala, Mandzukic e Rugani che se arriverà una offerta congrua saranno lasciati partire. Se non troveranno casa potranno finire senza problemi in panchina. A proposito di Dybala, ha sofferto la panchina ma cosa potrà reclamare un giocatore, amato dai tifosi, ma che la società ha deciso di sacrificare per le famigerate plusvalenze?

Altra criticità la questione Icardi. Non sono bastati i mesi in cui era finito fuori dal gruppo, non è bastata la scelta societaria di tagliarlo dal gruppo? La prova dei nervi prosegue ogni giorno tra un post e una comparsata nelle televisioni. La sua agente e moglie ha dichiarato che resterà all’Inter a giocarsi le proprie cartucce. Ma quali? Lukaku non sembra farlo rimpiangere.

Resta così in piedi almeno a livello ipotetico, lo scambio con Dybala.

Il Napoli, l’Inter e la Roma hanno dimostrato di avere formazioni più complete e allenatori che possono dare filo da torcere alla mangia-scudetti Juventus. Il record di nove campionati consecutivi potrebbe essere messo in discussione dal cambio dell’allenatore (sabato la Juve ha dimostrato solo a tratti di aver recepito i dettami tattici del nuovo corso e chi ne capisce – Chiellini – ha affermato che ci vorranno alcuni mesi prima di vedere la Juve sarrizzata) che la rincorsa all’ennesima Champions così come i mal di pancia che una rosa troppo ampia potrebbe creare nell’ambiente.

Sabato sera ci sarà già il big match Juve Napoli che arriva nel momento peggiore specialmente per la Juve che a differenza dei partenopei sembra ancora un cantiere aperto.

In coda è presto per fare valutazioni, il Brescia merita almeno la citazione di avere battuto in Sardegna il Cagliari che ha aperto con un inatteso tonfo il sui centesimo anno di vita.

Gianni Bandiera

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