Gli ultimi fuochi fatui del maccartismo

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02/06/2015

ACCADDE OGGI: Ai primi di Giugno del 1954, il senatore repubblicano Joseph McCarthy dichiarava che spie comuniste si erano infiltrate all’interno della CIA e delle industrie americane che producevano componenti per le armi atomiche. Nonostante la polemica momentanea che crearono, le accuse di McCarthy furono rapidamente liquidate come mero sensazionalismo creato ad arte da un uomo la cui carriera politica aveva ormai imboccato una parabola discendente.
McCarthy era balzato al centro della cronaca nel 1950, quando affermò che nel Dipartimento di Stato vi erano più di 200 “comunisti conosciuti”. Negli anni successivi rincarò la dose, lamentando la presenza di comunisti in quasi ogni settore del governo degli Stati Uniti. Il metodo utilizzato da McCarthy era del tutto simile a quello da lui già impiegato quando fu eletto senatore, accusando falsamente l’avversario Robert La Folette di non essersi arruolato durante la Seconda Guerra Mondiale, rovinandone la reputazione. Tale dinamica rudimentale, dove le accuse non erano corroborate da fatti, ma da un “sentito dire” circostanziale, funzionò in un contesto come quello degli Stai Uniti agli inizi della Guerra Fredda. È difficile dare una stima esatta delle vittime del maccartismo che, facendo leva su ignoranza e timori dovuti alla contrapposizione dei due blocchi, creò una vera e propria psicosi di massa, dove il semplice sospetto di essere comunista poteva portare ad incorrere in stigma sociali, come l’isolamento e la perdita del posto di lavoro, che colpì decine di migliaia di persone. Si creò così un clima da caccia alle streghe, che portò ad una serie di processi contro membri del partito comunista, suoi simpatizzanti o anche persone sospettate di affiliazione, che furono imprigionate a centinaia, nonostante la ridicolaggine delle accuse e delle “prove” portate contro di loro.
Sebbene McCarthy non riuscì mai a smascherare un solo comunista, la sua capacità di creare isteria pubblica e mettere alle strette gli avversari con accuse diffamatorie che li dipingevano come simpatizzanti comunisti fece notizia da prima pagina per diversi anni, finché nel 1954 iniziò progressivamente a venir meno. Le sue accuse avevano colpito a valanga in precedenza quando al potere vi era l’amministrazione democratica di Truman, e i repubblicani avevano appoggiato McCarthy ed utilizzato il suo consenso come un’arma. Quando il repubblicano Eisenhower entrò alla presidenza nel 1953, le accuse sconsiderate di McCarthy iniziarono a causare fastidio e ad essere viste come fonte di imbarazzo per il partito repubblicano.
Avvertendo che la sua base di potere si stava disgregando, nel 1954 McCarthy compì uno sforzo per riconquistare il sostegno dell’opinione pubblica, aprendo indagini sulla presunta infiltrazione comunista nell’esercito degli Stati Uniti. Chiese ed ottenne che venissero avviate delle udienze per verificare la lealtà dei vertici e di diversi appartenenti alle forze armate. Tali udienze erano in corso da circa un mese quando McCarthy il 2 Giugno dichiarò pubblicamente che i comunisti erano penetrati anche nella CIA e nell’industria atomica. Nessuno però prese sul serio le accuse, e il segretario di Stato John Foster Dulles, suo fratello, il direttore della CIA Allen Dulles, e il presidente Eisenhower respinsero senza mezzi termini le tesi di McCarthy come calunnie senza fondamento.
Solo poche settimane dopo, McCarthy cadde in disgrazia quando l’avvocato Joseph Welch, che nelle udienze difendeva le forze armate, lo rimproverò pubblicamente, chiedendogli se con le sue accuse immotivate il senatore pensasse di avere o no un minimo senso di decenza. Le rimanenti udienze furono cancellate poco dopo, e il Senato degli Stati Uniti votò per censurare McCarthy, che morirà di lì a pochi anni nel 1957.

Alessandro Guardamagna

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Il debutto della CNN

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01/06/2015

ACCADDE OGGI: Il primo Giugno 1980 vengono inaugurati i programmi della Cable News Network, destinata a diventare conosciuta internazionalmente con l’acronimo CNN, la prima televisione via cavo al mondo a trasmettere notiziari 24 ore al giorno. Il network debuttò alle 6 di sera dalla sede di Atlanta in Georgia, con una servizio sul tentativo di omicidio compiuto ai danni del leader dei diritti civili Vernon Jordan.
Al tempo del debutto della CNN i notiziari televisivi erano dominati da tre networks principali, rispettivamente la ABC, la CBS e la NBC. Inizialmente disponibile in meno di due milioni di case di americani, la CNN raggiunge ora 89 milioni di abitazioni nei soli Stati Uniti e 160 milioni in tutto il mondo.

Alessandro Guardamagna

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