Quando la pelle si veste di sole

24/07/2013
h.18.00

I consigli del Prof. Giuliano Manfredi, Dermatologo del Centro Medico Spallanzani di Parma, per sfruttare al meglio le proprietà dei raggi solari.

Il sole é fonte di energia, di vita, di salute: senza il sole non esisterebbe la vita sulla terra. Le radiazioni solari raggiungono la terra sotto forma di energia elettromagnetica. Di queste solo una piccola quantità, composta dai 7 colori dell’arcobaleno, è visibile mentre tutta la parte dello spettro che va dall’ultravioletto agli infrarossi, non é visibile all’occhio umano.

Effetti delle radiazioni: benefici e danni
Normalmente le radiazioni più lesive vengono arrestate dalla fascia di ozono della stratosfera; solo una piccola quota di UVC e gli UVB vengono parzialmente filtrati dall’ozono; gli UVA, radiazioni visibili, infrarossi, microonde e radioonde non vengono influenzati dallo strato di ozono.
Le radiazioni assorbite dalla cute possono produrre effetti benefici, quali la sintesi della vitamina D, che si verifica a livello dell’epidermide a partire da alcuni precursori sotto l’effetto degli UVB, o effetti lesivi per l’azione diretta o indiretta delle stesse radiazioni.
Raggiunta la cute, la penetrazione in profondità delle radiazioni solari é direttamente correlata alla lunghezza d’onda e pertanto: la piccola quantità di UVC che raggiunge la superficie terrestre, e quindi la cute, vengono arrestati già a livello dello strato corneo dell’epidermide; UVB, UVA e radiazioni visibili penetrano progressivamente attraverso epidermide e derma, dove inducono complessi effetti biologici; infrarossi, microonde e radioonde penetrano in profondità, ma inducono solo riscaldamento.
Ultravioletti e radiazioni visibili sono responsabili dei noti danni diretti e indiretti da radiazioni solari (lo stesso vale per le lampade UVA, UVB)
 I danni diretti possono essere acuti (ustioni solari) o cronici (invecchiamento e carcinogenesi). Sono i più noti poiché, essendo danni diretti, coinvolgono tutta la popolazione.
 I danni indiretti, meno noti, sono anche molto più variabili essendo legati a numerose patologie specifiche o farmaci

Come proteggersi
Pertanto occorre proteggersi dalle radiazioni UV naturali (sole) e artificiali (lampade fluorescenti a UVA e UVB). Come sempre madre natura ci ha dotato di alcuni sistemi di difesa: abbiamo già detto che l’ozono stratosferico ci difende dagli UVC, UVC (talmente aggressivi da uccidere le cellule batteriche: effetto di sterilizzazione), ma dobbiamo aggiungere che l’ozono arresta anche una notevole quantità di UVB, quelli a lunghezza d’onda più corta. Noi stessi possediamo diversi sistemi di difesa, ma non tutti allo stesso modo: dobbiamo tener conto dei vari tipi di pelle (6 fototipi) dal rosso lentigginoso che si scotta sempre, al nero con occhi scuri che non si scotta mai. Infatti il nostro principale meccanismo di difesa é rappresentato dalla produzione di melanine (abbronzatura).
Un altro meccanismo, poco noto, è rappresentato dall’acido urocanico veicolato e distribuito dal sudore, che blocca i raggi solari UV.spallanzani parma abbronzatura
E quando, come in alcune malattie o per una repentina esposizione solare, le protezioni naturali non sono sufficienti, disponiamo di alcuni rimedi artificiali:
i filtri solari chimici e gli schermi fisici. I filtri chimici, che assorbono le radiazioni solari prevalentemente di tipo UVB, sono rappresentati dagli oli e le creme che solitamente si utilizzano sulla pelle.
Gli schermi fisici sono, per intenderci, le creme che fanno diventare bianca la pelle (a base di ossido di zinco o di biossido di titanio) che hanno una azione bloccante, riflettente i raggi solari.

Per finire alcune informazioni e raccomandazioni
1. La neve fresca riflette 80% dei raggi UV
2. Più del 50% dei raggi U.V. è emesso giornalmente fra le 11 e le 13
3. Più del 90% dei raggi U.V. può attraversare le nubi
4. I raggi UV incrementano del 4% salendo un dislivello di 300 metri ( in montagna sono più dannosi)
5. All’ombra si riceve il 50% dei raggi UV
6. All’interno si ricevono da 1/5 a 1/10 dei raggi U.V. presenti all’esterno
7. La sabbia riflette il 25% dei raggi U.V.
8. Il 95% dei raggi UV penetra nell‘ acqua; il 40% scende fino a 50 cm.
• Limitare il tempo di esposizione
• Evitare l’esposizione tra le 11.00 e le 15.00 , ora legale
• Utilizzare gli schermi e filtri solari
• L’uso del cappello riduce il rischio di tumore; gli occhiali da sole, la cataratta
• I cosmetici profumati vanno aboliti durante l’esposizione al sole
• Gli acceleratori di abbronzatura possono provocare fotoustioni
• Gli autoabbronzanti e il beta-carotene non proteggono dai raggi UV

Prof. Giuliano Manfredi
Dermatologia Venereologia e Medicina Estetica
Già Professore Universitario Associato di Dermatologia Allergologica e Professionale presso la Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università di Parma, e Primario Ospedaliero di Dermatologia dell’Ospedale Civile di Piacenza.
Ha perfezionato la sua attività nel campo della dermatologia e venereologia, con particolare attenzione a: dermatologia allergologica, dermatologia cosmetologica, medicina estetica aspetti endocrinologici dell’acne, dell’irsutismo, dell’alopecia androgenetica, tumori cutanei, nevi, prevenzione del melanoma cutaneo.

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