Ai Musei del Cibo in bicicletta: quattro tour per le quattro domeniche di ottobre

Oltre alle eccellenze artistiche, culturali e storiche, il territorio parmense è famoso in tutto il mondo per i suoi prodotti alimentari. Parma è al centro della Food Valley e il circuito dei Musei del Cibo è collocato lungo un preciso itinerario che permette di conoscere di persona le produzioni d’eccellenza nel loro territorio di origine, di apprezzarne le caratteristiche peculiari, così che il trasferimento da un museo all’altro è una grande opportunità di scoperta e bellezza.

Grazie alle modeste distanze da percorrere la bicicletta è il mezzo ottimale per fare questo viaggio nella sua completezza.

Dal comune progetto dei Musei del Cibo e di Fiab Parma Bicinsieme di valorizzare il territorio con modalità fruibili ed equilibrate, rispettose dell’ambiente e dei ritmi naturali, è nata una carta (le cui informazioni sono disponibili anche sul sito del Ministero della Cultura, segretariato dell’Emilia Romagna, www.tourer.it/itinerari), che unisce il bello e il buono di una terra generosa e ricca di sorprese.

I Musei del Cibo e Fiab Parma propongono per le domeniche di ottobre quattro pedalate sui percorsi che permettono di visitare tutti e sette i Musei che raccontano la storia, i segreti della tradizione, il lavoro e la passione racchiusi in ognuno dei prodotti tipici (Culatello Parmigiano-Reggiano; Pomodoro, Pasta, Vino, Salame di Felino e Prosciutto di Parma).

Si seguiranno strade poco battute per scoprire il territorio, con i suoi splendidi paesaggi. Le visite all’interno del museo saranno guidate dal personale dello staff dei Musei e saranno gratuite.

Per partecipare è necessario iscriversi scrivendo a bicinsieme@yahoo.it. Il costo è di 2 euro (assicurazione infortuni) per i soci FIAB e di 4 euro per i non soci FIAB (assicurazione. infortuni e RC). I partecipanti possono acquistare la carta dei percorsi a 4 euro (anziché 5 euro) e la CARD dei musei a 12 euro che dà diritto all’ingresso nei 7 musei con validità annuale (il biglietto di ingresso ad ogni singolo museo è di 5 euro). Il pranzo è al sacco.

 

Domenica 3 ottobre

Ritrovo alle 8.45 in Piazzale Dalla Chiesa (stazione dei treni) a Parma e partenza alle 9.

Il Museo del Salame a Felino e il Museo del Prosciutto di Parma a Langhirano

Dai colli si apre, infinita la pianura del Grande fiume. Il Castello di Felino, un tempo centro del dominio di Pier Maria Rossi, con la sua storia militare vissuta, accoglie oggi il Museo del Salame e ci prepara alla visita dello straordinario Castello di Torrechiara, con gli affreschi cinquecenteschi e la camera d’oro, alcova degli amanti Bianca e Pier Maria, mappamondo dei possedimenti rossiani. Ai suoi piedi, verso il torrente, la Badia benedettina col suo chiostro silenzioso e il belvedere. A Langhirano il Museo del Prosciutto racconta la storia del re dei salumi. Una deviazione ci porta alla Badia Cavana, fondata da S. Bernardo degli Uberti, il cui protiro servì da “modello” per la ricostruzione della Cattedrale di Parma. Ai suoi piedi il più grande albero monumentale di fico dell’Emilia-Romagna. Sulla base dei partecipanti, sì deciderà se seguire un itinerario più facile che passa da Calicella per arrivare a Torrechiara o attraverso un itinerario più impegnativo, ma più suggestivo dal punto di vista paesaggistico che passa dalla costa di Barbiano. Il pranzo è al sacco. Rientro a Parma nel primo pomeriggio.

 

Domenica 10 ottobre

Ritrovo alle 8.45 in P.le Dalla Chiesa (stazione dei treni) a Parma e partenza alle 9

Il Museo della Pasta e il Museo del Pomodoro alla Corte di Giarola (Collecchio) e il Museo del Vino a Sala Baganza

Lungo la valle del Taro, antico transito dei pellegrini che percorrendo la Francigena giungevano a Roma, ci inoltriamo in una zona che è anche corridoio naturale di transito degli animali di passo e Parco regionale. L’antica Corte, grancia delle Benedettine di San Paolo, oltre ai Musei della Pasta e del Pomodoro, ci accoglie con il Centro Parco e i mille sentieri attrezzati. Attraverseremo i Boschi di Carrega, storica tenuta di caccia dei Duchi Farnese e visiteremo il Museo del Vino, nelle suggestive cantine della Rocca Sanvitale di Sala Baganza, emozionante per gli affreschi e gli ambienti del piano nobile. Sui primi colli, i vigneti di Malvasia e il ricordo tangibile della visita di Garibaldi. Rientro a Parma entro le 13.

 

Domenica 17 ottobre

Ritrovo alle 8.45 nel piazzale della stazione dei treni a Fidenza e partenza alle 9.

Il Museo del Parmigiano Reggiano a Soragna e il Museo del Culatello a Polesine Parmense

Il percorso parte da Fidenza, che si raggiunge in treno con la propria bicicletta o con mezzi propri. La bassa pianura che dalla via Emilia conduce al Po ci riserva straordinarie sorprese. A partire dal romanico della Cattedrale di Fidenza con la facciata di Benedetto Antelami, e dal Museo Diocesano. Terra sanguigna patria di grandi personaggi, diede i natali al musicista Giuseppe Verdi (la sua casa è visitabile alle Roncole, a Busseto il Salone Barezzi custodisce tesori, a Sant’Agata la dimora del Maestro), e a Giovannino Guareschi (al Boscaccio memorie e cimeli). Rocche turrite che nascondono dimore principesche a Soragna, San Secondo e Fontanellato. I Musei del Parmigiano Reggiano e del Culatello, in riva al Grande fiume, ci fanno gustare i sapori e le memorie di questa terra generosa. L’argine del Po ci schiude un mondo magico e inatteso e un grande percorso ciclabile. Il pranzo è al sacco. Rientro a Fidenza nel primo pomeriggio.

 

Domenica 24 ottobre

Ritrovo alle 8.45 nel piazzale della stazione dei treni a Borgo Val di Taro e partenza alle 9.

Il Museo del Fungo Porcino a Borgo Val di Taro e Albareto

Il percorso parte da Borgo Val di Taro, che si raggiunge in treno con la propria bicicletta o con mezzi propri. L’anello che ci porta alla scoperta dell’alta Val Taro ci offre sorprese inattese. Il centro storico di Borgotaro, ricco di palazzi signorili, di memorie legate ad Elisabetta Farnese e di chiese pregevoli, accoglierà nei prossimi mesi anche il Museo del Fungo Porcino. A Compiano l’antico Borgo, che ospitò la zecca dei Landi schiude il vasto castello, museo di sé stesso e dei cimeli massonici. A Bedonia l’antico Seminario di San Marco custodisce musei e memorie sulla storia e sulla natura della valle, sui suoi artisti e sui suoi principi. Le fresche acque del Taro, ricche di trote, ci portano a Tarsogno dove un museo ricorda le generazioni di emigranti che per sfuggire la fame andavano a lavorare in Francia, Inghilterra, America lasciando però il cuore in questi luoghi. Il pranzo è al sacco. Rientro a Borgotaro nel primo pomeriggio.

 

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