Bando disabili: il Tar sospende Ancora fino al 17 settembre. Le reazioni

Non c’è pace per il bando di integrazione scolastica per disabili, aggiudicato dal Comune di Parma qualche settimana fa in via provvisoria alle cooperative Ancora e Aldia con un mega ribasso del 10% sotto il costo del lavoro (leggi i numeri del ribasso sotto al costo del lavoro).

Dopo il passo falso di Ancora e Aldia di richiedere della richiesta di sottoscrizione di un modulo di formazione rigettata dagli educatori (leggi), arriva un’altra tegola.

Il Tar di Parma ha accolto il ricorso presentato dalle cooperative uscenti AuroraDomus, Proges e Dolce e ha loro prorogato il servizio fino al 17 settembre, giorno in cui il Tar si pronuncerà nel merito (leggi sentenza del TAR di Parma). Fino a quella data le cooperative Ancora e Aldia non potranno svolgere alcuna attività nè procedere ad alcuna assunzione. Considerato che il servizio per il nuovo anno scolastico inizierà proprio in quei giorni, nel caso di accoglimento definitivo del ricorso della capofila AuroraDomus gli educatori potranno lavorare in continuità, nel caso di respingimento di tale ricorso i lavoratori avranno un forte potere contrattuale nei confronti delle cooperative Ancora e Aldia (impossibilitate per ragioni di tempo a sostituirli). Questa posizione consentirà agli educatori di assicurarsi il rispetto dei compensi previsti dai contratti nazionali e di altre importanti condizioni contrattuali. Senza la disponibilità di questi 160 educatori, infatti, il servizio non potrà essere svolto con un danno enorme per le famiglie dei ragazzi disabili.

PrD

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Maestri: “L’amministrazione ha creato una gran confusione”

“Come ho già avuto modo di dire, e nonostante le rassicurazioni arrivate dall’assessore comunale Rossi, il sistema col quale è stato impostato il bando è, evidentemente, problematico. La decisione del Tribunale va infatti nella stessa direzione: quando la presentazione dell’offerta economicamente più vantaggiosa diviene decisiva nell’assegnazione di una gara d’appalto, è giusto che vengano chieste garanzie e che si facciano ulteriori controlli per far si che il costo del lavoro rientri nei contratti nazionali”.

La parlamentare del Pd Patrizia Maestri torna a commentare l’assegnazione provvisoria del bando pubblico per l’integrazione scolastica di alunni e studenti disabili, alla luce del fatto che il Tribunale amministrativo ha deciso di accogliere il ricorso avanzato dalle cooperative uscenti proprio in ragione di ulteriori verifiche da compiere sulla sostenibilità della parte economica.

“Il ribasso proposto da chi ha vinto questa gara desta preoccupazione per l’entità significativa dello sconto, un 10% che pone al limite la possibilità di rispettare le normative inerenti il costo del lavoro, e di conseguenza il mantenimento della qualità del servizio. Vorrei poi aggiungere che l’amministrazione deve fare attenzione a non creare situazioni come questa, che generano una gran confusione in tutti, negli assegnatari uscenti e in quelli subentranti, ma soprattutto nei lavoratori”. In attesa della decisione definitiva del Tar in merito al ricorso, è stata infatti ordinata la proroga del servizio fino al 17 settembre, ma toccherà al Comune stabilire a chi assegnare la prosecuzione provvisoria del servizio, creando così una situazione priva di certezze sotto ogni fronte.

“Non mi stupisce quel che sta accadendo – conclude Maestri – a livello nazionale il cambio di appalti secondo i criteri che il Comune ha imposto per questa gara ha già creato numerosi problemi. È per questo che all’interno della Commissione Lavoro della Camera stiamo approntando una nuova regolamentazione che tuteli maggiormente i lavoratori”.

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Il Tar di Parma ha accolto la richiesta – presentata da tre cooperative parmensi – di sospendere l’assegnazione dell’appalto del servizio di sostegno agli alunni disabili. Da subito l’assegnazione fatta dal Comune aveva suscitato molte perplessità a causa del ribasso molto alto proposto dalle cooperative vincitrici. Dubbi che a quanto pare non sono del tutto infondati. Pizzarotti, la Rossi e l’amministrazione a 5 stelle si rivelano ogni giorno più inadeguati a gestire la nostra città e a tutelare i cittadini.

In questo caso specifico, stiamo parlando di un servizio molto importante e delicato, su cui l’amministrazione vuole assolutamente risparmiare. A rimetterci sono i bambini che usufruiscono di questo servizio e le loro famiglie che inizieranno l’anno scolastico senza sapere chi sarà a gestire il servizio.

Una situazione grottesca e surreale che il sindaco e l’assessore dovrebbero almeno avere il coraggio di spiegare con chiarezza alle famiglie, in attesa della decisione definitiva del Tar sul bando, attesa per il 17 settembre.

Paolo Buzzi, consigliere comunale Forza Italia Parma

Francesca Gambarini, capogruppo Forza Italia Fidenza

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