Nel pomeriggio del 28 agosto u.s. un cercatore di tartufi, venuto da fuori regione, nel cercare il pregiato tubero nei boschi dell’alta Val Taro, nei pressi della S.P. “Del Bratello”, si imbatteva in una escrescenza del terreno che conquistavano subito la sua attenzione e curiosità.
Convinto che fosse un tartufo è andato per prenderlo, ma invece ha notato subito che la consistenza non era quella che si aspettava. Parzialmente dissotterrato, non ha creduto ai suo occhi, quello che stava raccogliendo sembrava a tutti gli effetti, non il prezioso alimento, ma un teschio umano.
Scosso e impaurito notevolmente dal ritrovamento, l’uomo, un 43enne di origini albanesi, allertava immediatamente la Centrale Operativa dei Carabinieri chiamando il 112, che inviava sul posto una gazzella della Radiomobile di Borgo Val di Taro.
I Carabinieri, dopo aver accertato che si trattava effettivamente di un teschio umano, hanno effettuato un sopralluogo delle zone limitrofe alla ricerca di altri resti, indumenti o oggetti utili alle indagini. Successivamente, dopo aver informato l’Autorità Giudiziaria, i Carabinieri procedevano a delimitare la zona e ad effettuare i rilievi tecnici.
Le successive indagini di polizia giudiziaria e tecniche (di medicina legale ed archeologiche) consentiranno di stabilire le eventuali cause del decesso e la datazione.
Comando Provinciale Carabinieri di Parma