
“La legge Calderoli sull’autonomia differenziata è una riforma attesa da decenni che rafforza le regioni a statuto ordinario, compresa l’Emilia-Romagna, in settori fondamentali come trasporti, istruzione, protezione civile, professioni, giustizia di pace, credito fondiario, ambiente e cultura: è il completamento del percorso avviato dal centrosinistra con la riforma del titolo V della Costituzione nel 2001.
E’ quanto meno sospetto che il sindaco Guerra voglia usare la raccolta di firme per proporre un referendum abrogativo come un gioco politico quale tavolo di prova dell’esistenza di un campo largo nel centro sinistra.
Questo significa non solo non conoscere nel merito la legge sull’autonomia differenziata, ma anche un approccio alla riforma Calderoli totalmente ideologico con anteposizione degli interessi di parte o meglio del partito democratico, a quelli dei cittadini emiliani e romagnoli.
† Maria Maddalena diventa Dio in Dio e ci chiama a essere amore per amore, amore senza ritorno (di Andrea Marsiletti)
La sinistra costringe così i propri elettori a schierarsi contro il potenziamento dei servizi regionali, con un brusco voltafaccia rispetto a quanto voluto da Bonaccini, Schlein e dal PD regionale che il 28 febbraio 2018 hanno formalizzato l’Accordo preliminare tra Governo e Regione Emilia-Romagna sull’autonomia rinforzata, sulla base dell’articolo 116, terzo comma, della Costituzione.
Ancora più curioso l’approccio politico-ideologico di Guerra di sfruttare la proclamata raccolta firme per favorire un progetto politico fallimentare come il campo largo, una chimera di cui la sinistra litigiosa parla da una vita come in un “Aspettando Godot”.
Sarebbe meglio se il sindaco Guerra si togliesse i panni da leader politico o almeno che ci dicesse di quale partito del centrosinistra si proclama leader. Dovrebbe pensare di più al bene della nostra città e non lasciarsi scappare l’occasione di potenziare i servizi e le istituzioni, sollecitando anzi la regione a chiedere allo Stato le nove materie non LEP, come ha fatto il Veneto, per dare risposte più efficienti e più vicine ai cittadini”.
Così Laura Cavandoli, deputato della Lega e capogruppo in Consiglio Comunale a Parma