
Apprendiamo con preoccupazione della decisione di Poste Italiane di procedere alla chiusura dell’ufficio postale di Parma, succursale 7, in piazzale XXV Aprile (barriera Farini).
Tale decisione viene giustificata da Poste Italiane come “riorganizzazione necessaria” senza specificarne le chiare motivazioni ma schermandosi dietro imprecisate e mutate abitudini dei cittadini più orientati ai servizi on line.
L’azienda nei primi nove mesi del 2024 ha festeggiato ricavi altissimi, segnando un nuovo record che ripagherà generosamente gli azionisti. Alla luce di queste affermazioni trionfali ci chiediamo per quale motivo è stato deciso di chiudere un ufficio postale arrecando disagio ai residenti della zona in particolar modo agli anziani, soprattutto quelli fragili, per i quali i servizi di prossimità, come quelli che Poste deve garantire, sono determinanti.
Riteniamo inaccettabile la totale mancanza di confronto con le organizzazioni sindacali su un argomento così delicato che coinvolge non solo i dipendenti dell’ufficio postale ma anche una intera comunità di cittadini informati da Poste Italiane della chiusura da uno scarno comunicato esposto sulle vetrate dei locali.
Della chiusura dell’ufficio postale abbiamo informato anche le istituzioni locali a cui chiediamo di svolgere la loro funzione politica.
A Poste Italiane chiediamo di rivalutare questa decisione aprendo un confronto con il sindacato, i cittadini e le istituzioni.
Slc Cgil Parma, Spi Cgil Parma, Federconsumatori Parma