“Ci ispiriamo alla Dottrina sociale della Chiesa”

05/03/2009

Può presentare ai lettori che non lo conoscessero il “Movimento Cristiano dei Lavoratori”?
Il Movimento Cristiano Lavoratori è un’associazione “non profit” di promozione sociale, nata nel 1972, che fonda la propria azione sul messaggio evangelico. Il M.C.L. è un movimento nazionale, con diramazioni nei principali Paesi di emigrazione italiana ed è riconosciuto dallo Stato con decreto del Ministero degli Interni e dalla Chiesa italiana ed inoltre è presente in tutte le Regioni e nella maggior parte delle Province italiane.
In Emilia Romagna, come a livello nazionale, il M.C.L. svolge attività culturali, ricreative, assistenziali e sociali anche nei Paesi in via di sviluppo, attraverso i vari Enti specializzati promossi dall’associazioni.
Inoltre il M.C.L. partecipa a livello nazionale al Forum delle Associazioni Familiari, al Forum del sociale, al Forum Permanente del Terzo Settore, al Consiglio Generale delle Confcooperative.

Sul vostro sito leggiamo che il Movimento “operare come Movimento ecclesiale di testimonianza evangelica organizzata ed in fedeltà agli orientamenti del Magistero della Chiesa, consapevole di un suo specifico ruolo nella società”… cosa vuol dire?
M.C.L. è un movimento ecclesiale che propone la sua opera in tutti gli aspetti della Società prendendo ispirazione dalla Dottrina sociale della Chiesa, specialmente per quanto riguarda il mondo del lavoro, ma ovviamente anche per quanto concerne tutti gli aspetti sociali.
Non per nulla il nostro ultimo Congresso Nazionale del 2005 aveva come titolo “Il lavoro: chiave essenziale” in riferimento all’ Enciclica “Laborem exercenses” di Papa Giovanni Paolo II nella quale le risoluzioni delle problematiche inerenti al lavoro sono individuate come appunto la “chiave essenziale” per il raggiungimento della giustizia sociale ed il lavoro è visto come strumento di innalzamento della dignità dell’Essere Umano.

Cosa più vi distingue dai sindacati CGIL, CISL e UIL?
Non equiparerei i Sindacati CGIL-CISL-UIL con il nostro Movimento, in quanto a livello nazionale siamo riconosciuti come un’Associazione di Promozione Sociale.
Certo, nei nostri Enti di servizio abbiamo anche un Patronato ed un Sindacato, ma comunque sono emanazione del Movimento e non viceversa. Anche la natura stessa del Movimento credo sia più dinamica e meno legata a schemi: la parola stessa “movimento” evoca qualcosa che non resta fermo, ma continua la sua ricerca e prova ad innovare mediante nuove strade.
A livello nazionale la nostra presenza è spesso accomunata a quella della CISL in vari organismi consultivi cattolici tra cui il più recente è quella nel “Forum delle persone e delle associazioni di ispirazione cattolica nel mondo del lavoro” nato il 12 febbraio scorso ed è un’iniziativa che intende essere una risposta agli appelli fatti dal Papa Benedetto XVI affinché “i cattolici impegnati nelle istituzioni e nel sociale si facciano classe dirigente attiva, propositiva, visibile nell’affrontare la grave crisi economica che investe la nostra società”.
Personalmente io considero il Movimento una sorta di laboratorio, di “centro studi” dove approfondire le dinamiche complesse del lavoro, per poi elaborare una proposta ed aggregare le persone e le Istituzioni attorno di essa e questo significa che molte volte guardiamo oltre a quelle che sono le azioni sindacali unicamente “conservative” dove ad esempio (e probabilmente dal loro punto di vista giustamente) viene tutelato dai Sindacati chi già lavora, ma poi poco viene fatto, o comunque non abbastanza, per coloro che dobbiamo inserire o re-inserire nel mondo del lavoro come ad esempio i giovani o gli over 40 che perdono il lavoro e che sono categorie di persone molto deboli, senz’altro da difendere e molte volte non appartenenti ad alcun Sindacato.

Qual è il vostro rapporto con la politica? A quali partiti vi sentite più vicini?
Per quanto riguarda il rapporto con la Politica, io volutamente la scrivo con la “P” maiuscola perché con quella vorrei rapportarmi.
Il nostro è un Movimento che fonda la sua azione nella Dottrina Sociale della Chiesa e ovviamente crediamo sia possibile confrontarci con tutti coloro (e sottolineo la parola tutti) condividono questo messaggio.
All’interno del Movimento ed aggiungo per fortuna, vi sono varie sensibilità politiche che convivono e lavorano per il bene del Movimento e sarebbe un problema se ciò, un malaugurato giorno, non avvenisse più: ad esempio…..dovrebbero cercarsi un nuovo Presidente. Se la Politica è seria il confronto con essa è vitale, perché mediante l’azione politica riusciremo a far giungere a livello legislativo le nostre proposte, ma se la politica si trasforma in un “partitismo deteriore all’interno del Movimento, con tanto di correnti e sotto-correnti, allora saremo stati inutili per i lavoratori e quindi…..
Comunque stiamo cercando di prendere il meglio dalla Politica, non il peggio e continueremo a farlo con passione ed impegno per i lavoratori, i pensionati, le famiglie, i giovani, chi è in difficoltà. Tante volte, parlando con i nostri operatori, sento che per ogni piccolo o grande problema che riusciamo a risolvere a chi si rivolge a noi, la più grande soddisfazione è quella di avere aiutato, in qualche modo, una persona in difficoltà. E aggiungo non è poco.

In cosa consiste la vostra attività a Parma?
Il nostro primario obbiettivo, come realtà in fase di sviluppo a Parma, è quella di radicarci maggiormente sul territorio provinciale. Nell’era della globalizzazione, di internet, dei cellulari, abbiamo zone della provincia in difficoltà in quanto lontane dai centri amministrativi e che, a mio parere, hanno bisogno di quanto il M.C.L. può offrire loro come messaggio sociale, ma anche concretamente con i suoi Enti di servizio.
A livello comunale, e posso preannunciare che stiamo preparando due giornate di studio, dove affronteremo le problematiche delle Politiche Sociali-Abitative, del Lavoro e della Famiglia nel Comune di Parma e nelle quali ci confronteremo con l’Amministrazione Comunale di Parma.
Proprio per quel progetto di “centro studi” di cui Le parlavo in precedenza, nel quale formulare le nostre proposte e formarci come persone.

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