Commento alla quarta giornata di serie A

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La quarta giornata è andata agli archivi con la sconfitta del Parma nel terreno per lei ostico di Roma versante Lazio. Il risultato del due a zero conferma che non sono queste le partite per fare punti. Ottimo l’impatto nella gara dell’ex interista Karamoh. Farà bene, specialmente nei match dove conteranno i punti a partire dal derby di mercoledì contro il Sassuolo.

In alto, dopo la frenata del turno di coppa, l’Inter torna al successo. Quattro vittorie in campionato su quattro partite. Meritata la vittoria nel derby dove il Milan è stata poco più che una comparsa, alla faccia che i derby sono appannaggio della squadra sfavorita. L’Inter quest’anno ha fame, giocatori di qualità e un allenatore top.

La Juve segue a due lunghezze e il Napoli poco dietro.

Sembrerebbe che tra Conte e Sarri sia più avanti il lavoro del neoallenatore neroazzurro. Le idee di Sarri sono troppo innovative per un gruppo che ha avuto un italianista convinto alla guida fino a pochi mesi fa. La Juve inanella prestazioni eccellenti ad altre opache come quella di sabato in casa con il Verona. Anzi, a volte rovina con pochi errori quanto di buono riesce a fare (leggi alle voci Atletico e Napoli).
La buona novella in casa bianconera, oltre i tre punti, è il secondo debutto di Buffon. Il suo obiettivo oltre l’ossessione Champions è quella di superare nelle presenze in serie A il recordman Maldini. Lo farà perché quando il numero dei match saranno ravvicinati come in questa fase, servirà il suo servizio.

Era stato detto che Sarri non ama il turn-over e visti gli innesti nella formazione sembra una fake news, se non fosse che perché lo ha detto lui stesso medesimo. Ma forse qualcuno in casa Juve lo avrà fatto riflettere che lasciare in panchina a lungo giocatori che prendono stipendi a sei cifre non era il caso.

Eppure, forse aveva ragione lui quando si è visto cosa ha fatto Demiral.
Mentre a Torino sponda bianconera si cerca di mandare a memoria le alchimie tattiche del suo condottiero, il Napoli insegue appena dietro. Qualcuno sostiene che poteva sfruttare questo inizio ancora meglio, non aveva cambiato allenatore, e ha inserito nella batteria degli attaccanti Llorente, un parametro zero che conosciamo già e che dimostra come il nostro campionato sia confacente alle sue caratteristiche tecnico-tattiche. Con la doppietta di Lecce arriva a quota 3 goal in soli 136 minuti giocati finora. Alla faccia di Icardi.

La Roma vince all’ultimo secondo in dieci a Bologna con uno Dzeko immarcescibile. Anche qui viene da pensare al fantasma di Icardi.
Più in basso il Sassuolo asfalta la Spal con un secco tre a zero sciorando calcio champagne e un Caputo sugli scudi (sarà finito nell’agenda di Mancini?), la Fiorentina pareggia gettando alle ortiche la vittoria sul neutro di Tardini. I viola non vincono da febbraio. Quanta pazienza avrà Rocco Commisso?

La Samp trova la prima vittoria e si schioda dallo zero. In attesa del cambio societario una bella boccata di ossigeno.

Come detto siamo entrati in una fase caldissima. Da martedì a giovedì turno infrasettimanale, quindi campionato ancora nel weekend e fra dieci giorni tornano le coppe europee.

Ne vedremo delle bellissime a partire da un Inter-Lazio che dovrebbe riservare spettacolo. La Juve andrà a Brescia, complimenti alla squadra di Corini che è partita a razzo, mentre il Napoli affronterà il Cagliari al San Paolo.

Alla prossima.

Gianni Bandiera

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