Comunali di Parma 2022, Articolo Uno: “Dare alla città un governo progressista sui pilastri dell’antifascismo”

Tra meno di un anno le cittadine e i cittadini di Parma saranno chiamati a rinnovare il governo dell’Amministrazione Comunale.

Le forze di centro sinistra, cosi come il civismo più avanzato, sono davanti ad una grande prova e ad un obiettivo ambizioso: dare alla città un governo progressista che sia capace di far crescere Parma sui pilastri -dell’antifascismo

-del lavoro, in un tessuto produttivo sempre più capace di qualità, inclusione, di sguardo aperto ai nuovi orizzonti che si aprono
-di una consapevole ed efficace sostenibilità ambientale, sociale, generazionale e di genere.
Un appuntamento importante, quello che si prepara, per una città che, come l’intero paese, ha attraversato diciotto mesi di pandemia, che l’hanno ferita e messa a dura prova.

È sempre più chiaro che il ritorno alla “normalità” non potrà essere inteso come un “tornare a come eravamo prima”, tali e tante sono le contraddizioni che questi mesi hanno messo, a tutti i livelli, in luce.

In questo contesto crediamo siano difficilmente comprensibili ai cittadini e alle cittadine discussioni astratte su “primarie si, primarie no “, e che sia necessario cambiare il tono del dibattito per portarlo sui contenuti e le proposte che possono migliorare la vita delle persone e la città intera.

Ci rivolgiamo cosi a tutte le forze politiche di centro sinistra, ai movimenti progressisti, ai cittadini singoli o associati, che, in questa cornice, vogliono costruire un nuovo progetto per Parma, per aprire tutti insieme un luogo di confronto e dialogo per Parma 2022.Cercando prima di tutto ciò che ci unisce e ragionando insieme sulle differenze da colmare.

Dobbiamo attrezzarci per capire nel profondo, anche nel contesto regionale, cosa è oggi questa città, che non solo non è più quella di dieci anni fa, ma neppure quella di un anno e mezzo fa.Le forze, politiche e del civismo, che fanno riferimento al centro sinistra devono, con umiltà e consapevolezza, dispiegare una vera campagna di ascolto della città, sia delle sue più diverse espressioni organizzate sia di singoli cittadini e cittadine, per costruire anche insieme a loro nuove risposte a domande nuove.

Noi daremo il nostro contributo ad un lavoro corale, a partire dalla convinzione che occorra mettere da subito nella cassetta dei nostri attrezzi alcune indelebili lezioni che la pandemia ha lasciato.

A partire dal primato, che va non solo teorizzato ma reso concreto anche nell’azione amministrativa sulla dimensione locale, dei beni comuni della salute, dell’istruzione e della cultura, di tutti quei beni e quei servizi che costituiscono diritto fondamentale di ogni persona, senza distinguere tra chi può e chi non può pagare, tra poveri e ricchi.

E poi la forza della solidarietà, l’imperativo categorico della cura dell’ambiente (dell’aria che respiriamo per prima), del lavoro e della sua sicurezza.

Una nuovo progetto per Parma che nel pensare la città e le politiche pubbliche dei prossimi anni, guardi ad un insieme di valori ben chiari: l’inclusione e la coesione, la sostenibilità sociale, adottando il contrasto alle disuguaglianze e alle esclusioni come approccio alle politiche, la sostenibilità ambientale, la sostenibilità di genere, perché’ anche le scelte locali possono contribuire a ridurre lo scandaloso divario tra donne e uomini in ogni ambito della vita civile e sociale, che in quest’anno di pandemia si è ulteriormente acuito .

E la sostenibilità generazionale, cominciando a mettere ai primi posti dell’agenda politica una domanda: come stanno, come vivono oggi i bambini e le bambine, i ragazzi e le ragazze di Parma dopo questo anno e mezzo, in cui hanno pagato un prezzo altissimo? Cosa dobbiamo, per loro e con loro, ricostruire nella scuola e fuori dalla scuola?

Se questo è il campo di valori a cui guardiamo, intendiamo sottolineare, tra gli altri, tre temi:1.La salvaguardia del diritto alla salute per tutte e tutti, tema su cui Il ruolo del Comune capoluogo è fondamentale anche nella Conferenza socio-sanitaria territoriale. È all’ordine del giorno la necessità di una sanita pubblica capace di coltivare le sue eccellenze, coadiuvata, mai sostituita, dalla sanità privata, che deve comunque essere regolamentata e controllata dal “pubblico”, una sanità universale, a cui possano accedere i cittadini senza differenze di sesso, razza, religione, nazionalità e ricchezza, una sanità diffusa omogeneamente, con mezzi e personale adeguati, su tutto il territorio, vicina ai luoghi dove le persone vivono.2.Il ripensamento del Welfare municipale rafforzando il ruolo di governo del Comune stesso.

L’innovazione, l’universalismo e la piena accessibilità del sistema dei servizi è tema centrale perché è attraverso questo che passano i diritti e insieme le fatiche quotidiane di quasi tutte le famiglie di Parma. Occorre guardare all’insieme dei servizi territoriali per le persone di ogni età, condizione sociale o personale, a quelli per le persone disabili o con differenti forme di disagio, e alle politiche per le fasce più in difficoltà, come le famiglie povere, le persone senza casa, le famiglie numerose. In modo particolare si rende necessaria la definizione di nuovi modelli di servizio per gli anziani non autosufficienti, innanzitutto quelli soli.3. Il lavoro. Parma può e deve diventare un “incubatore” di tanto e nuovo lavoro ad alto contenuto di conoscenza. Alla nostra città serve un cambio di passo che, valorizzando le eccellenze e le specializzazioni già consolidate, sappia cogliere anche tutte le potenzialità del salto tecnologico che sta avvenendo sotto i nostri occhi in questi anni.

Anche sulla tenuta dei livelli occupazionali l’amministrazione comunale può giocare un ruolo da protagonista, facilitando la ricerca di nuove soluzioni laddove si manifestino crisi aziendali.

Sulla sicurezza e qualità del lavoro il Comune deve garantire, nelle proprie iniziative, la salvaguardia dei principi già sanciti dal recente Patto regionale per il Lavoro e per il Clima, facendosi anche promotore di nuovi accordi territoriali che promuovano fattivamente regolarità, sicurezza e qualità del lavoro, che sono importanti fattori di competitività territoriale, oltre che di contrasto alle possibili infiltrazioni della criminalità organizzata.
Con queste prime riflessioni vogliamo dare il nostro contributo ad un confronto plurale e democratico.
Per tutte e tutti ora è il momento di agire.

COORDINAMENTO PROVINCIALE ARTICOLO UNO

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