Concorso “Una PA a Colori”: la Provincia di Parma premiata nella Sezione “PA Accogliente”

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Nell’ambito del concorso “Una PA a Colori”, la Provincia di Parma è stata premiata giovedì 23 Maggio us al Forum della Pubblica Amministrazione che si è svolto a Roma al Palazzo dei Congressi dell’EUR. Il progetto “Dalle selezioni uniche agli interpelli: la Provincia al servizio del territorio” è stato premiato nella Sezione “PA Accogliente”. Il progetto è finalizzato a supportare i comuni del territorio nel reclutamento di personale per aiutarli a recuperare le professionalità perse dopo un decennio di tagli al personale degli enti locali.

Dal giugno del 2022, hanno aderito alla convenzione 36 comuni su 44 totali della Provincia di Parma, e grazie alle liste sono stati assunti ben 125 nuovi dipendenti per i comuni e 10 dipendenti per la Provincia stessa.

Il progetto rappresenta la concretizzazione della nuova mission della Provincia come “Casa dei Comuni” e si unisce ad altri progetti in essere di supporto al territorio, quali la Stazione Unica degli Appalti e l’ufficio Europa che supporta i comuni nella progettazione europea.


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Il Presidente Massari dichiara: “Le province devono rappresentare il punto di riferimento per le funzioni di supporto per gli enti di piccole dimensioni del loro territorio, depauperati delle professionalità specialistiche necessarie al buon funzionamento dei servizi ai cittadini, anche a causa dei diversi anni di blocco delle assunzioni. Progetti come questo testimoniano il ruolo fondamentale che le Province possono ricoprire per la coesione del territorio di riferimento”. Hanno ritirato il premio il Dirigente del Servizio Finanziario e Gestione del Personale Iuri Menozzi e la Responsabile dell’ufficio personale Paola Aldigeri, referenti del progetto.

Raggiunto questo traguardo, per il futuro, gli uffici della Provincia si ripromettono di sviluppare ulteriormente il servizio di reclutamento con l’obiettivo di facilitare l’ingresso e rendere più attrattivo il posto pubblico sopratutto per i giovani neo-laureati e neo-diplomati e di approfondire le capacità di selezione delle cosiddette “soft skill”, ovvero le abilità personali o competenze trasversali dei candidati, per riuscire a collocare le “persone giuste al posto giusto”.