I cittadini e i territori della Provincia di Parma meritano una guida politica e amministrativa scelta per capacità di ascolto, condivisione e di proposta, non solo perché ha la tessera del Pd in tasca.
Per questo forze civiche del territorio al di là degli schieramenti si organizzano per dare voce e rappresentanza a chi è fuori dai giochi di potere del Partito.
Le elezioni provinciali del 2024 si svolgeranno ancora con la Legge che nega ai cittadini il voto per eleggere i suoi rappresentanti, limitando ai consiglieri comunali eletti il diritto di scegliere chi governerà l’ente. Questo avrebbe dovuto spingere le forze politiche a un ancora maggiore senso di responsabilità, dialogo e ascolto dei territori, per permettere una guida della Provincia effettivamente rappresentativa dei bisogni e delle speranze di cittadini e comunità.
Purtroppo il PD, ancora una volta vittima della propria chiusura e autoreferenzialità, non ha cercato alcun dialogo con chi non aveva la tessera in tasca, calando dall’alto la candidatura a presidente del Sindaco di Torrile nonché Presidente del collegio dei revisori di CEPIM, Alessandro Fadda.
Una scelta che ha suscitato dubbi e contrarietà anche all’interno del PD, dimostrando per l’ennesima volta che la sua dirigenza non ascolta e non risponde ai bisogni dei territori ma esclusivamente alle proprie logiche padronali.
I civici condividono i dubbi sollevati nei giorni scorsi sull’opportunità politica di candidare a Presidente della Provincia un Sindaco che ricopre anche una carica in una società partecipata dalla Provincia stessa e, soprattutto, ritengono che una decisione condivisa sarebbe stata più adeguata per un ruolo tanto delicato come quello del Presidente di provincia, che deve rappresentare numerosi e diversi territori.
Il Presidente di una provincia con oltre 450.000 abitanti, 44 comuni e più di 500 amministratori locali, non può essere scelto a porte chiuse da un conclave di 20 dirigenti di partito. Le elezioni provinciali non devono essere prove di forza o esercizi di equilibrismo interni ad un partito, ma una occasione e una opportunità per una gestione condivisa e rappresentativa di comunità e territori differenti e complessi.
Serve un’alternativa che vada oltre le solite logiche di divisione politica per dare rappresentanza e voce a tutti quegli amministratori che chiedono un cambio di rotta nel governo provinciale rispetto all’amministrazione uscente dell’ex Sindaco di Fidenza Andrea Massari.
Noi civici, abbiamo fin da subito iniziato a consultare territori e persone per comprenderne esigenze, necessità e speranze. Siamo aperti al dialogo con chiunque abbia proposte, partendo dai rispettivi territori, per garantire ai cittadini della nostra Provincia la qualità della vita che meritano.
Anche con chi, nel PD, ha espresso dubbi sulle scelte del Partito. La programmazione urbanistica e infrastrutturale, la sostenibilità economica e sociale delle comunità e la messa in sicurezza del territorio sono priorità su cui lavorare insieme nei prossimi anni. Il civismo non è un semplice slogan. È un metodo di governo basato, innanzitutto, sugli interessi del territorio, non quelli di parte e partito.
Forze Civiche per la Provincia