Fidenza, investe in crypto valuta ma viene truffato

Assaggiami_nov24

Conclusa dai Carabinieri di Fidenza un’articolata indagine a seguito della quale un 50enne italiano, è stato denunciato alla Procura di Parma per il reato di truffa.

Le truffe legate alle crypto valute, spesso denominate “truffe crypto”, rappresentano una serie di schemi fraudolenti che mirano a sfruttare l’entusiasmo crescente intorno al mondo delle monete digitali. Con l’aumento della popolarità e del valore delle cripto valute, molti sono stati attratti dalla promessa di guadagni rapidi e significativi e questo ha creato un terreno fertile per gli opportunisti che cercano di approfittare dell’ingenuità delle persone.

I fatti risalgono ad alcuni mesi fa quando un 80enne residente nel fidentino, dopo aver investito alcuni anni prima una parte del suo capitale in crypto valute e non aver percepito alcun guadagno ha cercato di rientrare in possesso del suo investimento.

Con l’intento di non essere raggirato, si è avvalso dell’intermediazione di uno studio di avvocati specializzato nell’operare nel mondo “crypto” individuato attraverso una piattaforma social.

Alla vittima è bastato un semplice clic sulla tastiera del computer per essere immediatamente ricontattato da uno pseudo operatore ed essere messo in contatto con un fantomatico avvocato di uno studio legale con sede all’estero.

L’avvocato, gli avrebbe riferito di essere specializzato nel recupero di investimenti crypto andati persi, precisando che avrebbe dato inizio alla pratica senza il versamento da parte della vittima di alcun anticipo. Una condizione particolarmente alettante ma che purtroppo faceva parte del disegno criminoso che da li a poco sarebbe stato messo in atto.

Instaurato un certo clima di fiducia, l’anziano ha inviato tutti i documenti relativi al suo investimento e dopo pochi giorni gli è stato comunicato che contrariamente a quanto ipotizzato, l’investimento aveva raddoppiato il capitale iniziale.

L’avvocato ha convinto la vittima che per attivare l’operazione di recupero occorreva effettuare un giroconto bancario per dimostrare di avere sul conto una giacenza pari a 10% del capitale da recuperare che sarebbe servito per il loro compenso. Senza pensarci due volte la vittima ha effettuato due bonifici per un totale di circa 7.000 Euro ed è rimasto in attesa di rientrare in possesso del suo gruzzolo.
Carpita la fiducia della vittima, il fantomatico e ingordo avvocato si è spinto oltre, ed ha informato la vittima di essere riuscito a recuperare un ulteriore quota di investimento ma che per entrarne in possesso sarebbe stato necessario effettuare un nuovo versamento di circa 5.000 Euro quale pagamento di tasse per il rientro dei capitali in Italia.

A questo punto la vittima ha intuito che il tutto era troppo bello per essere vero ed ha cominciato a nutrire qualche sospetto perché a fronte di tante belle promesse, non si era visto ancora accreditare nemmeno un euro. Da qua, ha sospeso ogni pagamento e si è recato dai Carabinieri della Stazione di Fidenza dove ha sporto denuncia.

I militari hanno immediatamente dato inizio alle indagini e attraverso la minuziosa analisi della documentazione acquisita, hanno d’dapprima individuato il conto corrente sul quale la vittima aveva fatto i bonifici e successivamente il loro utilizzatore.

I militari hanno poi incrociato i risultati acquisiti dell’analisi bancaria, con quelli emersi dell’analisi dei tabulati telefonici, ottenendo nei confronti del 50enne una serie di validi riscontri in grado di sostenere la tesi accusatoria per il reato di truffa..
Al termine dell’attività investigativa il 50enne, fatto salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva, è stato denunciato all’A.G. parmigiana perché ritenuto presunto responsabile del reato di truffa.