Fine del mercato tutelato luce e gas: cosa succede dal 10 gennaio 2024

Si passa al mercato libero per le forniture di luce e gas. Lo stabilisce la legge n. 6 del 13 gennaio 2023 che fissa la fine del mercato tutelato dell’energia, nel 2024, precisamente dal prossimo gennaio. Per le utenze luce aziendali, tale passaggio, in realtà è già avvenuto nel 2021 e nel corso del 2023 c’è stato il passaggio definitivo al mercato libero per tutte le microimprese e utenze professionali con potenze inferiori ai 15 kW. A gennaio 2024 toccherà quindi alle utenze domestiche e dei condomini per le forniture luce e gas. Il passaggio al mercato libero avverrà attraverso la transizione nel cosiddetto Servizio a Tutele Graduali (STG).

Adiconsum, associazione di consumatori, costituita presso la Cisl e presente presso la sede CISL di Parma in via Lanfranco 21, fa notare che un mese fa, nella relazione annuale dell’autorità nazionale di regolazione per Energia Reti e Ambiente, è stata sottolineata la rilevanza delle conseguenze pratiche di questo passaggio: attualmente risultano circa 9 milioni di consumatori che non hanno ancora scelto un fornitore nel mercato libero, di cui 5 milioni domestici e 4 milioni vulnerabili, anche per il prevedibile rialzo dei costi dell’energia nel quarto trimestre del 2023, cioé nel prossimo autunno.

 

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Aurelio Carlo Vichi, presidente di Adiconsum Parma Piacenza, chiede lo svolgimento di una campagna informativa efficace e il coinvolgimento dei Caf per accompagnare i consumatori, in particolare domestici, pensionati e piccole partite Iva, nella scelta nel mercato libero dell’energia. Le bollette degli utenti potrebbero ricevere in questa fase di questo passaggio ormai alle porte contraccolpi non indifferenti. «Per chi non avrà scelto al 10/1/2024 è previsto il Servizio a Tutele Graduali – spiega Vichi – I clienti vulnerabili rimarranno per ora nel servizio di maggior tutela; per gli altri, con aste nazionali saranno selezionati fornitori che applicheranno condizioni simili alle offerte placet. Il servizio durerà 3 anni. I fornitori dovranno informare i clienti del passaggio al nuovo fornitore. Sarà comunque possibile scegliere un fornitore del mercato libero. Adiconsum chiede di accelerare la campagna informativa per rendere consapevole, cioè conosciuta in tutti i suoi aspetti, la scelta nel mercato libero. Il consiglio che ci sentiamo di dare, per chi ancora non lo ha fatto, è quello di passare al mercato libero quanto prima» conclude Vichi.

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