
Nei giorni scorsi i Carabinieri della Stazione di Fornovo di Taro, a conclusione di una rapida attività d’indagine, hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna, un 16enne italiano residente in provincia, che allo stato delle verifiche e accertamenti svolti è ritenuto il presunto responsabile del reato di danneggiamento.
Il 16enne, nella notte di Capodanno, avrebbe arrecato danni significativi, per un valore stimato di circa 6.000 euro, ad un immobile di proprietà della curia locale, che attualmente è disabitato e viene utilizzato solo occasionalmente per la celebrazione riti religiosi.
Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, il ragazzo si sarebbe introdotto fraudolentemente nella struttura approfittando dell’assenza di persone, qui avrebbe raccolto alcuni sassi e li avrebbe scagliati contro le finestre dell’edificio e contro ad una vetrata artistica ad arco, mandandone in frantumi i vetri.
Non contento, avrebbe poi prelevato un estintore presente nella struttura, svuotandolo completamente e utilizzandolo per colpire 3 lampioni dell’illuminazione posizionati a lato del vialetto di ingresso dell’area privata, danneggiandoli e rendendoli di fatto inutilizzabili.
La denuncia è stata sporta nella caserma di Fornovo dal responsabile dell’immobile che ha constatato i danni i primi giorni del nuovo anno dovendo provvedere all’immediata sostituzione dei serramenti per impedire all’umidità di rovinare il mobilio.
I Carabinieri hanno avviato un’indagine approfondita, acquisendo le registrazioni delle telecamere di videosorveglianza presenti nell’area.
L’approfondita analisi dei video acquisiti e le informazioni raccolte dai testimoni, ha permesso ai Carabinieri di identificare con certezza il presunto responsabile del danneggiamento, che è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Bologna.
È obbligo rilevare che l’odierno indagato è allo stato, solamente indiziato di delitto, seppur gravemente, e che la sua posizione verrà vagliata dall’Autorità Giudiziaria nel corso dell’intero iter processuale e definita solo a seguito dell’eventuale emissione di una sentenza di condanna passata in giudicato, in ossequio ai principi costituzionali di presunzione di innocenza.