Giuseppe Distante (M5S): “L’Amministrazione comunale agisce come se volesse distruggere la zona Stadio/Cittadella”

SanMartino
Casa Bambini
lodi_maggio24

Una zona così combattuta come quella dello Stadio Tardini nell’ultimo anno non si era mai vista…!

Splendidi ricordi mi portano alla mente persone come Scala, Ancelotti, Crespo, Asprilla, Cannavaro e tanti altri, coppe di ogni tipo, tifosi di ogni nazione hanno attraversato i nostri marciapiedi e le nostre eleganti piazze. I nostri cittadini hanno sempre dimostrato tanta civiltà e accoglienza, così come, pur con maggiori sofferenze, i residenti della zona Stadio. Nonostante tutta questa storia abbia dimostrato la capacità di Parma e dei parmigiani di poter “sopportare” queste situazioni, oggi sembra la cosa non sia più sopportabile…! Un paio di persone, per una manciata d’interessi di natura imprenditoriale da una parte, e di natura amministrativa dall’altra, hanno deciso in barba alle manifestazioni d’insofferenza dei cittadini residenti, di andare “all’attacco” prima della Cittadella e poi, non contenti, dello Stadio Tardini.

Un’amministrazione comunale che ha reso il suo “Interesse” per la zona Stadio/Cittadella un vero e proprio “Accanimento Terapeutico”, con la differenza che sembra voglia distruggere più che curare questa parte della città che fino ad oggi aveva dimenticato e, ad un tratto, sarà un caso ma ad un anno dalle elezioni comunali, sembra aver acquisito uno strano e spasmodico interesse.

Se di interessi parliamo, gli unici veri sono del “Patron” Kyle Krause del Parma Calcio, che ha promesso “un’americanata coi fiocchi”, come se Parma avesse bisogno di un intervento di rivisitazione della “bellezza”.

Spero non voglia essere un americano a insegnare a noi italiani cosa sia la “bellezza”, tanto meno ai parmigiani, che della bellezza ne portano la cultura da anni prima della nascita degli stessi Stati Uniti.

La partecipazione è una cosa seria, non la si può delegare a una pagina Facebook dove scrivere la propria preferenza, lasciando oltretutto alla stessa persona la possibilità di poter rivotare, aumentando e quindi falsando le preferenze a proprio piacimento…..!

Non si può tralasciare, così come sembra sia stato fatto il percorso con i cittadini che deve essere condiviso, sviluppato su più incontri e soprattutto, sembrerà strano, presentare loro un progetto reale e tangibile in mano. I

Tifosi ne hanno ricevute fin troppe di promesse negli scorsi anni, e oggi siamo ancora a parlare della stessa cosa…!

L’esperienza ci insegna che con le promesse non si fa nulla, abbiamo bisogno di garanzie, e queste a quanto pare non sembra siano state mostrate.

Non si può parlare, nei prossimi periodi in cui la transizione ecologica la farà da padrone, di acciaio e poco utilizzo di materiale riciclato; non si può parlare di trasferimenti e abbattimenti scuole per far spazio allo stadio; non si può chiedere ai cittadini residenti di sopportare un carico di smog, di inquinamento acustico, di blocco del traffico già condannato dal TAR per limite della pubblica utilità e altri impedimenti che contribuiscono ad abbassare la qualità della loro vita; non si può parlare di stadio come se si stesse facendo una semplicemente copertura di un mercato, e magari pure obbrobriosa come è successo per il mercato della Ghiaia.

I tifosi sono prima cittadini, e vogliono poter vivere il proprio stadio con serenità, non a scapito dei loro stessi concittadini.

Se non ci sono i presupposti per ristrutturare lo Stadio lì dove si trova, gli si può fare una “normale” ristrutturazione compatibile ed ecologica o, perché no, non approfittare per creare anche una cittadella dello sport in zona diversa, ristrutturando e valorizzando così zone periferiche della città lasciate in mano al degrado? Sono tante le ipotesi e alternative che si prospettano, sono tante le possibilità per rendere uno stadio fruibile da tutta la comunità, ma non possiamo passare sulle esigenze di cittadini, tifosi, ambiente e bellezza della città solo sbandierando promesse e slide e far fronte comune con gli interessi privati del “Patron” e di qualche voto in più alle prossime elezioni cittadine.

Ci si siede attorno a un tavolo, si portano piani e garanzie, si ascoltano i cittadini e solo dopo si da il via a qualcosa di utile per la città.

“Non vorrei mai”- mi diceva ieri un amico tifoso – ” tante promesse, poi magari iniziano i lavori e beccano anche questo con le mani nella marmellata…e ciao è stato bello”…!

Giuseppe Distante, attivista M5S Parma

SanMartino
Casa Bambini
lodi_maggio24