
Si è concluso con grande successo il talk intitolato “Ecosistema quartiere” – verde, benessere e uguaglianza per rigenerare le città di domani – che si è svolto lunedì 8 luglio negli spazi delle Officine On/Off a Parma, promosso e organizzato dal Consorzio Forestale KilometroVerdeParma. L’evento ha riunito esperti, rappresentanti istituzionali, cittadini e membri della comunità per discutere e confrontarsi sulle migliori pratiche e soluzioni innovative per trasformare le nostre città in spazi più verdi, inclusivi e sostenibili, registrando una notevole partecipazione con oltre sessanta presenti tra pubblico e relatori. L’entusiasmo e l’interesse mostrati dai cittadini testimoniano, dunque, la crescente consapevolezza sull’importanza di un approccio integrato alla rigenerazione urbana, che combini elementi di forestazione e inclusione ed equità sociale.
Sessione serale di “Città Sospese” format ideato da KilometroVerdeParma per confrontarsi, condividere e immaginare il volto che assumeranno i quartieri nelle città del domani tra visioni a lungo termine e proposte di soluzioni, il talk è stato organizzato in collaborazione con l’Università di Parma, WWF Parma, @On/Off Parma, FAB LAB Parma, Manifesto per San Leonardo e IBO Italia.
Rolando Cervi, Presidente WWF Parma ha coordinato e moderato l’incontro/dibattito che ha visto relatori Marco Deriu, sociologo, professore di Comunicazione Ambientale (Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Impese culturali) dell’Università di Parma e Giorgio Vacchiano, professore in Gestione e Pianificazione forestale (Dipartimento di Scienza Agrarie Ambientali – Produzione, Territorio e Agroenergia) dell’Università Statale di Milano, considerato dalla Rivista Nature uno degli scienziati italiani più importanti al mondo. Uno dei momenti più apprezzati della serata è stato quando i cittadini del quartiere hanno potuto porre domande ai relatori e condividere le proprie esperienze e idee. Il dibattito ha sottolineato la necessità di una collaborazione tra cittadini, istituzioni e imprese per raggiungere gli obiettivi di rigenerazione urbana e inclusione sociale.
«È sempre più evidente che la necessaria transizione del nostro sistema di vita non potrà avere alcun successo se non sarà accompagnata da una non meno importante e urgente transizione sociale, economica e culturale» ha sottolineato Rolando Cervi nell’introdurre i relatori, evidenziando come «si sia deciso di mettere a confronto la prospettiva ambientale e quella sociale, culturale e comunicativa, e abbiamo pensato di farlo decentrando questo incontro nella dimensione del quartiere. È infatti nei quartieri che le disuguaglianze, anche in termini di accesso e fruizione ai servizi ecosistemici, impattano sulla quotidianità delle persone, ed è spesso nei quartieri che si trovano le potenzialità per affrontarle più efficacemente, a patto di tenere sempre a mente la necessità di agire localmente pensando globalmente» ha concluso.
«Nel contesto crescente di urbanizzazione e dei cambiamenti climatici, la creazione di foreste urbane, e la loro gestione, emerge come una soluzione sostenibile e innovativa – ha spiegato Giorgio Vacchiano -. È fondamentale potenziare i servizi climatici e le foreste urbane possono diventare veri e propri “condizionatori” per le città, rinfrescando le città durante le ondate di calore, assorbendo CO2 e sostanze inquinanti e contribuendo alla mitigazione dei cambiamenti climatici. Un’attenzione particolare deve essere rivolta inoltre alla creazione di habitat favorevoli per la biodiversità, sia animale che vegetale, all’infittimento dei “corridoi ecologici” tra un’area verde e l’altra, e alla gestione delle specie esotiche invasive, che rappresentano una sfida nell’ecologia urbana contemporanea. Osservare le “migliori” foreste urbane nel mondo permette inoltre una panoramica completa e stimolante su come queste possano trasformare le nostre città in ambienti più sostenibili, resilienti e vivibili».
«La sfida ecologica e climatica interpella le città e richiede un ripensamento delle forme di vita urbana non soltanto in termini ambientali, ma nelle dimensioni eco-sociali – ha evidenziato Marco Deriu -. Per essere reale, la rigenerazione ecologica non può riguardare infatti unicamente gli aspetti energetici ma deve integrare aspetti sociali, produttivi, relazionali, comunitari. Una visione socio-ecologica della città di domani diventa fondamentale per contrastare le crescenti diseguaglianze in termini di qualità della vita, di sicurezza, di esposizione a rischi e inquinamento per garantire una transizione sostenibile, ma anche inclusiva e solidale». «Non sono le possibilità che mancano, ma occorre scommettere sulla fantasia sociale e politica: dal ripensamento delle forme dell’abitare alla ridiscussione dei modelli di consumo, dalla reinvenzione di spazi all’invenzione di quelle che possiamo chiamare “infrastrutture sociali della transizione”» ha concluso.
Con questo comunicato post evento, vogliamo ringraziare il quartiere San Leonardo e tutti i partecipanti e sottolineare il nostro impegno continuo nella creazione di una città più verde, inclusiva e sostenibile.
Per informazioni: Consorzio Forestale KilometroVerdeParma
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