
Il 2024 è stato un anno particolarmente intenso per i Carabinieri del Comando Provinciale di Parma, orientato prevalentemente alla proiezione esterna dei Reparti al fine di assicurare prevenzione e repressione dei reati. Un lavoro certosino di controllo del territorio, con l’obiettivo di accrescere il livello di sicurezza in tutta la provincia di Parma.
L’incrementata presenza sul territorio (con oltre 142.000 ore di servizi esterni, + 3% rispetto all’anno precedente, con una crescita anche delle pattuglie a piedi nei centri abitati di oltre il 40%) ha consentito di raggiungere lusinghieri risultati in termini preventivi con un aumento delle persone controllate (circa 148.000), cui è corrisposto un calo generalizzato dei reati del 10% circa, riducendo sensibilmente i reati predatori (– 10% furti e -7 % rapine).
È stato possibile conseguire tali brillanti risultati operativi attraverso la stretta sinergia con le altre forze di polizia e grazie alla leale collaborazione di molti cittadini che, con alto senso civico, non hanno esitato a segnalare all’Arma eventuali situazioni di pericolo (sono state oltre 173.000 le chiamate ricevute al 112).
Molti i successi operativi conseguiti, con oltre 500 persone arrestate e circa 3500 denunciate.
Tra le principali operazioni di polizia giudiziaria eseguite nel 2024 si ricorda:
- il caso di Vignale
Un evento che ha scosso le coscienze e ha messo a dura prova anche gli investigatori chiamati a risolvere il caso. Il 9 agosto 2024 la tragica notizia del ritrovamento del corpicino senza vita di un neonato nel giardino di una villetta della frazione del comune di Traversetolo.
L’attività investigativa condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo ha portato all’arresto della presunta responsabile del fatto criminoso.
- arresto dei presunti autori di due omicidi. (femminicidi avvenuti a Parma e a Medesano)
- Il primo verificatosi a Parma il 15 maggio, ha visto quale protagonista un 76enne, che avrebbe ucciso la moglie nel sonno a colpi di fucile, per poi autodenunciarsi alle forze di polizia che lo hanno tratto in arresto.
- Il secondo episodio, verificatosi ad ottobre in Medesano, un 65enne avrebbe ucciso la moglie sparandole alla testa e poi darsi alla fuga. I carabinieri del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale di Parma, a seguito di articolata attività investigativa, hanno dapprima rintracciato l’uomo ad Orbetello in provincia di Grosseto e successivamente, sulla scorta di significative risultanze probatorie lo hanno sottoposto a fermo di indiziato di delitto.
- arresto presunti autori della rapina in banca con sequestro di persona a Fidenza
Il 12 gennaio 2024, verso le ore 12.00, 4 soggetti travisati con delle maschere di gomma e armati, hanno fatto irruzione nella banca Unicredit – filiale di Fidenza e, dopo avere minacciato con una pistola impiegati e clienti presenti nell’istituto di credito, entravano nel caveau e si appropriavano del contenuto di 30 cassette di sicurezza, per un valore di oltre 2 milioni €.
Tre le persone finite in carcere, quattro quelle denunciate. Recuperata buona parte della refurtiva.
- arresto di tre presunti responsabili della rapina in danno di un ultranovantenne
Il tutto ha inizio quando i parenti di un ultranovantenne hanno contattato il Comandante della Stazione dei Carabinieri di Colorno raccontando che il nonno si era svegliato, in casa, ritrovandosi adagiato a terra con la testa su un asciugamano. L’attività investigativa ha permesso di trarre in arresto i tre presunti responsabili di una efferata rapina.
- le indagini antidroga 60 arresti e 108 denunce e oltre 200 segnalati per uso personale (sequestrati oltre 30 Kg. di sostanza stupefacente di varia natura)
Tra le misure cautelari eseguite, 11 a Parma dal Nucleo Investigativo e 3 a Salsomaggiore dalla locale Compagnia.
- le indagini sui c.d. predatori seriali circa 600 quelli individuati (483 denunciati e 113 arrestati) per i cd reati predatori, in danno di abitazioni, auto in sosta, esercizi commerciali, distributori di bevande, lavanderie automatiche, supermercati.
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- la disarticolazione di bande dedite alle truffe, in particolare in danno di anziani
Oltre 300 le persone denunciate o arrestate per truffa. In particolare, è stato possibile individuare gli autori delle vili truffe in danno di anziani. Ad esempio:
- Il 30 gennaio, personale del Nucleo investigativo ha arrestato due soggetti di origini napoletane, responsabili del tentativo di truffa in danno di una 90enne residente a Parma.
- Ultimo in ordine di tempo, il corrente mese l’arresto di un 26enne di origini campane, ritenuto presunto responsabile del reato di truffa con la tecnica del “finto carabiniere” in danno di una quasi 80enne di S. Secondo P.se, avvenuta il 11.2024.
- Contrasto ai fenomeni di devianza giovanile
Nell’anno in corso, 250 i minori denunciati e 26 quelli arrestati. In particolare 8 minori sono stati arrestati per rapina e 35 denunciati per lo stesso reato. 67 sono quelli che risponderanno per furto e 17 per violazione della legge sugli stupefacenti.
Accanto alle attività operative, al fine di contrastare la devianza minorile sono state svolte 60 conferenze nelle scuole di ogni ordine e grado in favore di circa 3000 studenti. Un impegno che i Carabinieri continueranno nel 2025.
- Ricerca e cattura latitanti
14 sono stati i latitanti tratti in arresto, dei quali alcuni con profili di natura internazionale, un 26enne romeno, tratto in arresto a seguito di emissione di un mandato di arresto europeo perché ritenuto responsabile di una rapina commessa in Romania.
Analogo provvedimento era stato emesso a carico di un 25enne moldavo, ritento responsabile di associazione a delinquere finalizzata ai furti.
- Contrasto alla violenza di genere
Nell’attività di contrasto significativo è stato l’impegno contro il triste fenomeno della violenza di genere, che ha fatto registrare un incremento del 40%. Pur consapevoli del fatto che il fenomeno costituisce una piaga nei cui confronti bisogna lavorare molto anche sul piano del cambiamento culturale, lusinghieri sono stati i risultati operativi (279 denunce, 25 arresti, nonché l’emissione di 36 tra misure cautelari non custodiali, provvedimenti di divieto di avvicinamento ed obblighi di allontanamento), a testimonianza di una rinnovata fiducia delle vittime nei confronti delle Istituzioni.
Fra tutti, oltre i femminicidi già menzionati, il caso della 54enne aggredita nel mese di maggio dal compagno che uscito dal carcere di via Burla in regime di semilibertà, dopo un violento litigio ha svuotato sul capo della donna una bottiglia di acido per poi darsi alla fuga.
I Carabinieri del Nucleo Investigativo, avviate immediatamente le ricerche hanno bloccato il fuggitivo in un’area di servizio in prossimità di Arezzo traendolo in arresto per tentato omicidio.
- Espulso presunto jihadista
Particolarmente importante anche l’espulsione dall’Italia per motivi di sicurezza dello Stato e prevenzione del terrorismo di un 38enne tunisino. L’uomo, rintracciato a Salsomaggiore Terme, inneggiava alla jihad.
I dati operativi, che pure sono il segno della professionalità dei Carabinieri sul territorio, non tengono conto di quella che l’attività principale dell’Arma, di vicinanza alla popolazione, come quando i Carabinieri sfidano fango e acqua per prestare soccorso ad una comunità alluvionata, oppure quando a rischio della propria vita, prendono al volo un uomo che si sta lanciando dal ponte delle Nazioni, o quando in extremis rianimano un uomo che aveva tentato di togliersi la vita. E ancora quando, alle tre di notte, finalmente viene trovato un organo compatibile per una persona in lista di attesa, ma questa non è raggiungibile telefonicamente. I medici allora decidono di fare intervenire i Carabinieri, che senza perdere tempo, con una pattuglia raggiungono l’abitazione della persona, portando il messaggio che stava per cambiargli la vita.
Comando Provinciale Carabinieri di Parma