Il guanto che coccola i bimbi prematuri simulando l’abbraccio di mamma e papà, donazione alla Neonatologia del Maggiore

Un guanto grande e morbido, capace con la sua forma unica e caratteristica di “simulare” l’abbraccio amorevole di mamma e papà anche quando non sono accanto al neonato. Il dispositivo si chiama “guanto Zaky” e la Delegazione di Parma dell’Associazione Cuore di Maglia ne ha donati ben tre paia al reparto di Neonatologia dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma diretto da Serafina Perrone.

Progettato da una mamma statunitense che ha vissuto in prima persona l’esperienza della terapia intensiva neonatale con suo figlio Zachary, cui il dispositivo deve il suo nome, questo guanto speciale riesce a far percepire ai neonati il calore, il profumo e l’affetto di mamma e papà, contribuendo a rilassare il neonato e a farlo sentire protetto.



A consegnare la speciale donazione la Delegata per Parma e Vicepresidente dell’Associazione Germana Bertozzi: “Abbiamo fortemente voluto questa donazione per ricordare una cara amica e socia fondatrice del gruppo di Cuore di Maglia di Parma, Patrizia Frigerio. Patrizia era sempre pronta ad aiutare il prossimo: ci piace pensare che in questo modo continuerà ad abbracciare i bambini prematuri come faceva con le sue meravigliose creazioni in maglia. Grazie a tutte le Volontarie di Cuore di Maglia di Parma, e non solo, che hanno contribuito e reso possibile questa donazione”.

I ringraziamenti sinceri alle volontarie e alla figlia di Patrizia sono arrivati dal personale della Neonatologia con la coordinatrice Mara Cauli e la direttrice Serafina Perrone che ha sottolineato l’importanza del contatto per i neonati e in particolare per i bimbi nati pretermine: “Il guanto aiuta la termoregolazione del bimbo, lo tranquillizza e abbassa il suo livello di stress, facilitando così il lavoro di cura degli operatori sanitari. Contatto e vicinanza sono fondamentali nell’accudimento dei neonati, specie se prematuri, e in questo senso il guanto Zaky rappresenta letteralmente una mano in più”.

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