Una riflessione a più voci sul ruolo del paesaggio nel contemporaneo e sulla sua progettazione e gestione in un orizzonte articolato che non può non avere un quadro di riferimento improntato alla sostenibilità: su questo è incentrato il III Convegno Internazionale sul Paesaggio, in programma per giovedì 27 e venerdì 28 ottobre al Palazzo del Governatore di Parma. Una riflessione ampia e di alto profilo, promossa dal Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Università di Parma a cura di Isotta Cortesi, docente di Architettura del Paesaggio, realizzata con il patrocinio e il contributo dell’Ateneo e del Comune di Parma e patrocinata da diverse realtà non solo locali.
Il Paesaggio al Centro – Tra Natura pubblica e Natura operante il titolo della “due giorni”, aperta a studentesse, studenti, esperte/i, professioniste/i e al mondo accademico.
L’appuntamento, avviato nel 2017 con il I convegno Il Paesaggio al Centro. Integrazione tra discipline all’Università di Napoli Federico II, si è istituzionalizzato negli anni sul territorio nazionale con cadenza biennale. La scelta di Parma per questa terza edizione va nella direzione di promuovere la città e l’Ateneo come centro per la ricerca sul progetto di paesaggio.
Il convegno vuole valorizzare l’interesse e la necessità nel contemporaneo di diversi saperi nell’ambito comune della progettazione e gestione del paesaggio; studi tra i quali diviene sempre più necessaria una condivisione di conoscenze e pratiche nell’idea di fondo che solo con l’impegno comune per il benessere delle persone e la cura degli ecosistemi si potranno avere esiti positivi e durevoli nel tempo. Il progetto di paesaggio elabora la necessaria congiunzione tra la dimensione dell’esperienza estetica (che va oltre l’apparenza delle forme), la dimensione scientifica (ecologica) e la responsabilità etica.
Agli esperti viene richiesto di ragionare all’interno di un perimetro, non univocamente definito ma in fase di costante elaborazione, proponendo strategie di trasformazione in relazione ai principi individuati e sanciti dalla Convenzione Europea del Paesaggio, nelle Conferenze internazionali sul Clima e in quelle sul valore della Biodiversità, e nell’orizzonte dell’Agenda 2030 dell’ONU.
Nelle due giornate del convegno sono in programma lezioni magistrali di figure di rilievo internazionale (Henri Bava, Catherine Mosbach, João Ferreira Nunes, Gullivar Shepard, Laurent Testot) e nazionale (Francesco Ferrini e Alessandro Bratti), cui si affiancano dialoghi strutturati in modo informale attraverso cinque tavoli tematici (Paesaggio, risorse fossili, deperimento; Paesaggio, energia, sorgenti inesauribili; Paesaggio, crisi ambientali, trasformazione; Paesaggio, acqua, democrazia; Paesaggio, vegetazione, progresso).
I tavoli di dialogo sono organizzati in modo da favorire la transdisciplinarità degli ambiti di ricerca e in una condizione paritetica di ruoli dei partecipanti, per amplificare la molteplicità degli sguardi sui temi della discussione. Vi partecipano esperte, esperti e docenti di atenei italiani e alcune personalità ospiti, riconosciute a livello nazionale e internazionale per la qualità della ricerca e l’incisività del pensiero e appartenenti a diversi ambiti di formazione e saperi professionali. Ciascun dibattito sarà moderato da una studiosa o uno studioso di rilievo e sarà coordinato da un giovane ricercatore o ricercatrice. Una sessione conclusiva ospiterà infine una restituzione pubblica dei lavori con interventi finali di ospiti internazionali.
L’apertura oggi, giovedì 27 ottobre, con i saluti istituzionali. Sono intervenuti il Prorettore Vicario dell’Università di Parma Paolo Martelli, il Vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Parma Lorenzo Lavagetto, l’Assessora alla Rigenerazione urbana Chiara Vernizzi, il Direttore dell’Unione Parmense degli Industriali Cesare Azzali, il Direttore Generale di AIPO Meuccio Berselli, il Direttore del Dipartimento Ingegneria e Architettura dell’Università di Parma Antonio Montepara, il Direttore del Consorzio interuniversitario per le Scienze Ambientali Nelson Marmiroli, Professore Emerito dell’Università di Parma, il Presidente del Corso di Laurea in Architettura e Città sostenibili Michele Zazzi, la Presidente del Corso di Laurea in Storia e critica delle arti e dello spettacolo Elisabetta Fadda, il Vicedirettore del Dipartimento di Architettura dell’Università di Napoli Federico II Pasquale Miano, coordinatore scientifico del Master RISCAPE, il Presidente dell’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti Conservatori di Parma e Provincia Daniele Pezzali, il Presidente dell’Ordine degli Ingegneri di Parma e Provincia Claudio Ferrari e il Presidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali della Provincia di Parma Antonio Fiorani.
A seguire l’introduzione della curatrice Isotta Cortesi e le lezioni magistrali di Gullivar Shepard (Michael Van Valkenburgh Associates, New York) e Francesco Ferrini (Università di Firenze).
Nel pomeriggio, alle 14.30, lezioni magistrali di Henri Bava (Agence Ter, Karlsruhe Institute of Tecnologhy, Parigi) e Joao Nunes (PROAP, Universidade Técnica de Lisboa Accademia di Architettura di Mendrisio), e alle 15.30 l’apertura dei tavoli di dialogo.
Domani, venerdì 28 ottobre, dalle 9.30 discussione e restituzione pubblica dei lavori. A seguire, dalle 10.30, lezioni magistrali di Laurent Testot (saggista e giornalista, Lione), Alessandro Bratti (Vicepresidente dell’Agenzia Europea dell’Ambiente) e Catherine Mosbach (Mosbach Paysagistes, ENSVersailles, Parigi). Infine la chiusura dei lavori.