INTERVISTA – Antonio Liaci (Pd): “La lista del Pd alle regionali è ‘geopolitica’, c’è poca Schlein. La mia proposta al timoniere Michele Guerra”

SMA MODENA

Antonio Liaci è il segretario del circolo Pd “Parma Centro”, quello di gran lunga più numeroso in città. Con lui abbiamo fatto il punto su questo inizio di campagna elettorale delle regionali del 17-18 novembre, e non solo.

Che opinione ti sei fatto sulla lista presentata dal Pd di Parma alle regionali?

E’ una lista che definirei “geopolica”, nel senso che copre tutte le zone del territorio. Ciò è molto positivo perchè gli elettori, soprattuto alle elezioni regionali, hanno bisogno di trovare un referente del loro territorio. Ma questo basta fino a un certo punto, perchè c’è la necessità per il Pd, come ricorda anche il candidato Presidente Michele De Pascale, di raccogliere un consenso su un campo largo.

In città temo che una quota di elettori che si sono avvicinati al Pd alle primarie per votare l’attuale segretaria nazionale Elly Schlein non esprimeranno alcuna preferenza. Non credo ciò possa influire più di tanto sul risultato del Pd nel capoluogo ma è un neo che rimane in evidenza e che bisognerà in un qualche modo recuperare per il futuro.

Si prevede un’astensione alta…

Sì, vedo questo pericolo. Il clima sociale è poco sereno. Gli elettori tendono ad appartarsi dalla cosa pubblica, in un contesto generale dove non contano più neppure gli organismi internazionali come vediamo nelle situazioni di guerra. C’è un malessere sociale che monta e si respira ovunque.

 

† “Unintended” dei Muse ci accompagni durante l’eucarestia nelle chiese di Parma (di Andrea Marsiletti)

 

Quanto conterà il risultato delle regionali sulla città?

Credo inciderà sul percorso futuro dell’Amministrazione comunale di Parma.

Nell’ultimo decennio la nostra città non ha espresso un rappresentante di centrosinistra nei due rami del Parlamento, una situazione più unica che rara.

Queste elezioni regionali sono quindi fondamentali non perchè chi ha rappresentato Parma fino a oggi non abbia svolto il suo lavoro (ritengo lo abbia fatto bene) ma c’è bisogno che il nostro Comune capoluogo assuma un ruolo più importante, che merita non per ragioni di storia ma di futuro, sia nei rapporti all’interno della Regione sia fuori da essa. Siamo chiamati a una competizione territoriale con i capoluoghi vicini soprattutto della Lombardia tanto in materia di sanità, quanto di logistica e ambiente.

Siamo ormai alla metà del mandato, al giro di boa dell’Amministrazione Guerra. Come vedi la sua navigazione?

Seguo la tua metafora nautica, e dico che finora abbiano navigato di bolina, ovvero abbastanza vicini alla costa, perchè avevamo un lascito da portare a termine derivato dalla legislatura e dalla maggioranza precedenti. Adesso che siamo arrivati al giro di boa non dobbiamo fare, come si dice, una strambata, anzi, puntare in modo più deciso sul cambiamento per dare all’Amministrazione un’identità più forte di centrosinistra.

Le premesse sono positive. Conto molto sul capitano che guida la nave, il sindaco Michele Guerra, così come sul vicesindaco Lavagetto e su tutti gli altri esponenti della giunta spero senza eccezione alcuna. Il Pd di Parma, attraverso il lavoro pazientissimo di tanti, sta dando prova di poter essere unitario, come è emerso nel voto delle provinciali malgrado il travaglio interno.

Qualche proposta?

La proposta che avanzo per il giro di boa è che l’Amministrazione comunale prepari la seconda parte della legislatura con il coinvolgimento pubblico di tutte le espressioni e componenti della nostra comunità cittadina attraverso una grande convention. Sarebbe molto positivo fare un bilancio pubblico del lavoro fin qui svolto e da lì ripartire guardando al futuro e unire le forze della città su obiettivi comuni.

Andrea Marsiletti