INTERVISTA – Guido Canali: “L’unica opzione delle Sardine per fermare la Lega è votare Bonaccini”

"Le sardine dovrebbero indicare senza paura il voto a Bonaccini, il voto utile, e intercettare anche gli ex elettori del M5S"

Guido Canali

Guido Canali, parmigiano, nonostante la sua giovane età (26 anni) è già un riconosciuto esperto di politica, avendo gestito campagne elettorali locali e nazionali per alcuni partiti del centrosinistra. Tuttora possiamo trovarlo a Roma. Lo abbiamo intervistato sulle elezioni regionali dell’Emilia Romagna.

La vittoria di Bonaccini dipende in tutto, in parte o in niente dalle sardine?

Bonaccini non dipende dalle sardine. Certo è che per lui sono un’arma a doppio taglio. È incomprensibile leggere che sarebbe un movimento eterodiretto dal Partito Democratico. Vedi Direttore, quando le cose vanno così forte da sole, non puoi controllarle dall’alto. È molto più semplice controllare le attività di un Ministero che vivono di protocolli di decine di migliaia di persone che non hanno bisogno di simboli. (leggi intervista alle Sardine di Parma)

Che differenza c’è tra il Movimento 5 Stelle e le sardine?

Per la prima volta vediamo un movimento politico che non ha nessuno dei due connotati del movimento politico: proposta o protesta. È un fenomeno interessante. Mentre il Movimento era esclusivamente un’operazione di protesta, questa non la è. Risulti inattaccabile quando non protesti e non proponi. Risulta impossible fallire. Queste manifestazioni si basano su un fattore oggettivo: i numeri. Insomma, risulta dura contestarli in qualche modo. Cosa gli dici?

Che impatto avrà la discesa in campo del Movimento?

La presentazione di una lista del Movimento è un regolamento di conti interno al Movimento stesso. Di Maio è all’angolo, non sa più come muoversi. Ogni settimana perde appeal esterno e potere interno. Solo con una mossa shock può rimettersi in piedi. Secondo me il Movimento in Emilia Romagna fa la stessa fine che ha fatto a Parma prendendo pochi punti percentuali che non sposteranno gli equilibri. Le sardine dovrebbero indicare senza paura il voto a Bonaccini, il voto utile, e intercettare anche gli ex elettori del M5S.

Secondo te come la vede Salvini questa storia delle sardine?

La vede male. Aveva in programma 100 comizi pubblici, ne sta annullando uno dopo l’altro. O li sposta in posti impensabili in provincia. Senza le città Salvini perde. Ripeto: come sconfiggi un movimento che basa la propria attività politica sui numeri e non su una protesta/proposta? Non lo puoi fare. Queste sardine mica lo sapevano che avrebbero praticato una via innovativa e mai vista prima. È la loro ingenuità che mi rasserena. Inoltre Salvini dovrebbe preoccuparsi del mancato appoggio dei suoi alleati fino ad ora. Qualcuno li ha visti?

Se domani le sardine dicessero che presentano una lista, cosa succederebbe?

[pullquote]È la loro ingenuità che mi rasserena[/pullquote]

La vedo come un’ipotesi remota. Sarebbero attaccate sia da destra che da sinistra per due motivi fondamentali: da destra perché vincerebbe il centrosinistra a mani basse; da sinistra perché ruberebbero un sacco di seggi alle liste della coalizione di Bonaccini. Il paradosso è tutto qui.

Un pronostico?

Non faccio pronostici, non è il mio mestiere. I sondaggi pubblici e anche quelli interni danno avanti Bonaccini. Se si votasse domani vincerebbe Bonaccini. Ma mancano due mesi, c’è Natale in mezzo. Di una cosa sono certo: l’inconveniente sardine obbligherà sia la Lega che il centrosinistra a riorganizzarsi.

Andrea Marsiletti

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