
Marco Trevisan, assessore uscente all’urbanistica, politiche sui rifiuti, infrastrutture, sport e progetti speciali dell’Amministrazione comunale di Salsomaggiore guidata da Filippo Fritelli, si è candidato sindaco della città termale.
Il 14 – 15 maggio sarà quindi corsa a quattro tra Trevisan, Bernazzoli, Musile Tanzi e Compiani.
Abbiamo intervistato Marco Trevisan.
Perchè ha deciso di candidarsi a sindaco di Salsomaggiore?
Perchè dopo dieci anni di governo della città le altre proposte elettorali i in campo non davano garanzia che il lavoro iniziato e non concluso venisse portato a termine, nè che vi fosse conoscenza dei problemi di Salsomaggiore.
Per non rischiare di disperdere quanto fatto, parti della giunta e del consiglio comunale uscenti hanno deciso di proseguire il percorso tracciato, andando in continuità e innovando in alcuni aspetti.
L’impressione è che a Salsomaggiore non si sia capito fino in fondo il lavoro compiuto dalle Amministrazioni Fritelli.
Cosa è stato fatto?
Innanzitutto, è stata salvata l’azienda delle Terme privatizzandola. Ciò rappresenta la nostra operazione più importante che ha richiesto un grande impegno.
Si partiva da 34-40 milioni di debiti, l’azienda appariva defunta. Siamo riusciti a portare a termine la sua privatizzazione con imprenditori del territorio, senza tenerla chiusa e senza licenziamenti, mantenendo la proprietà del sistema di estrazione delle acque termali in mano pubblica. Poi abbiamo attuato la vendita del Berzieri allo Stato (Cassa Depositi e Presiti), Berzieri che quest’anno festeggia il centenario della sua inaugurazione.
La gestione del Berzieri è stata affidata a un soggetto privato che rappresenta oggi il più importante player del termalismo in Italia e internazionale e che, a nostro giudizio, riuscirà a rilanciare le Terme, così come ha fatto a San Pellegrino. L’obiettivo è arrivare a 180.000-250.000 biglietti venduti e sfruttare al massimo la potenzialità del Berzieri, creando un modello dinamico per il rilancio dell’economia turistica locale.
Altro risultato è stato iniziare la trasformazione del Tommasini in un polo scolastico e universitario (anche grazie ai fondi PNRR), da vecchie terme abbandonate di proprietà del Comune che era.
Abbiamo ristrutturato gli impianti sportivi, a partire del Palasport, gettando le basi per eventi con squadre importanti e manifestazioni di richiamo.
Diversi contenitori pubblici storici come le Serre Comunali (con Pubblica Assistenza), il Tommasini stesso e il Palazzo dei Congressi sono stati oggetto di riqualificazione funzionale per diventare contenitori di eventi, attività culturali e turistiche.
Abbiamo dialogato e sostenuto gli interventi di tutti gli imprenditori privati che hanno voluto investire a Salsomaggiore.
Abbiamo pianificato l’ampliamento della Casa Protetta con l’obiettivo di avere tutti i posti convenzionati a Salsomaggiore e realizzato allo Zoia, con TST e ASL, la moderna Casa della Salute, nella quale insistono gli studi di tutti i medici di base e pediatri di Salsomaggiore, il CUP e i laboratori di analisi.
Abbiamo migliorato la raccolta differenziata passando dal 56 al 72%, siamo stati uno dei primi Comuni in provincia a completare l’illuminazione pubblica a LED, abbiamo con il Parco dello Stirone trasferito il Museo Paleontologico nella nuova sede del MUMAB ai Mille Pioppi, che è passato da 1.500 visite a circa 10.000.
Qualche mancanza ci sarà stata, altrimenti il Pd non avrebbe deciso di allearsi con il M5S e di sostenere Alessandro Bernazzoli…
Non abbiamo investito a sufficienza nelle manutenzioni delle strade, anche perché abbiamo trovato una situazione disastrosa nei 250 km di strade comunali e le risorse del bilancio comunale non sono infinite.
Certamente di interventi ne abbiamo realizzati, ma nel prossimo mandato, se saremo eletti, dobbiamo portare questi investimenti dall’8% del bilancio al 15%.
Anche sul rilancio di Tabiano poteva essere fatto di più e ci impegneremo per realizzare un sistema di trasporto urbano quotidiano con elevata frequenza per avvicinare Tabiano a Salsomaggiore.
Come immagina la campagna elettorale tra lei e Bernazzoli?
In campagna elettorale noi proporremo le nostre idee e non faremo campagna contro le forze che gravitano nel campo del centro sinistra. Stimo come persone Bernazzoli e Compiani e ritengo che sia possibile trovare convergenze su alcuni punti strategici. Ma Bernazzoli si è legato a persone che per cinque anni ci hanno accusano di aver compiuto disastri. Il problema non è Bernazzoli, ma alcuni dei suoi alleati.
Andrea Marsiletti