INTERVISTA – Mirko Reggiani (Effetto Parma): “Guerra ha tutte le carte in regola per fare bene. Somiglianze e differenze con Pizzarotti”

Mirko Reggiani è il nuovo presidente di Effetto Parma, il movimento civico fondato da Federico Pizzarotti che ha governato la città per dieci anni con una giunta monocolore e che oggi è presente in consiglio comunale con quattro rappresentanti e con uno in giunta.

Lo abbiamo intervistato per conoscere le attività presenti e capire quelle future.

Cosa ti ha spinto ad accettare l’incarico di presidente di Effetto Parma?

Sono state determinanti la voglia di rimettermi in gioco in un ruolo politico che non avevo mai ricoperto e il piacere di coordinare un gruppo di persone molto competenti, innamorate di Parma e desiderose di contribuire a una trasformazione positiva della città. Devo però ammettere che succedere a una personalità forte come quella di Federico Pizzarotti è al tempo stesso un onere e un onore.

Con il padre politico Pizzarotti presidente di un partito nazionale come Più Europa, con un assessore di riferimento pure lui iscritto a Più Europa, ha ancora senso parlare di civismo per Effetto Parma?

Sono due livelli diversi. L’ambito nazionale necessita di riferimenti politici chiari e marcati perché deve intervenire su questioni di principio come le riforme costituzionali, la fiscalità, l’assistenza sanitaria o l’istruzione. Le scelte del livello locale richiedono, invece, una concretezza alla quale i partiti tradizionali a volte rinunciano per pregiudizio o ingerenza politica. Un movimento civico si manifesta principalmente attraverso le competenze che esprime e ha il vantaggio di poter proporre e fare ogni volta la cosa più ragionevole. E a me questa cosa piace molto.

E’ indubbio che Effetto Parma e Più Europa siano connessi tra loro, ma non c’è un rapporto di affiliazione e io intendo essere garante di questa indipendenza, anche se mi riconosco in molte proposte politiche di Più Europa, soprattutto in un’epoca nella quale i diritti civili anziché progredire vengono mortificati.

A livello di contenuti, su quali proposte si sta caratterizzando l’azione consiliare di EP?

Attualmente all’ordine del giorno dell’azione amministrativa e del dibattito in Consiglio Comunale vi sono l’emergenza abitativa e i servizi per l’infanzia. Recentemente il nostro capogruppo Cristian Salzano ha ricordato che su questi temi Effetto Parma aveva anticipato i tempi inserendoli tra le richieste di finanziamento del PNRR, grazie al quale verranno presto messi a disposizione numerosi alloggi e realizzati nuovi asili nido. É dunque evidente che la nostra visione della città e dei suoi bisogni era e rimane quella corretta.

 

† Terra Santa 4 – Aspettando l’armageddon a Megiddo e che l’apocalisse arrivi il prima possibile (di Andrea Marsiletti)

 

La continuità con la precedente amministrazione si esprime anche attraverso gli interventi rigenerativi sulle frazioni (nuovi parchi e infrastrutture) e sull’edilizia scolastica, rendendo così merito del lavoro compiuto da Michele Alinovi ed Ines Seletti nei loro precedenti ruoli.

La presidenza della Commissione Ambiente e la nomina del consigliere Oronzo Pinto quale delegato alla Mobilità testimoniano, infine, la nostra attenzione alle tematiche connesse alla transizione ecologica e alla mobilità sostenibile, che nei prossimi anni saranno a fondamento della trasformazione urbana e sociale della città.

Tutto questo non ci impedisce di mantenere l’ascolto delle istanze di cittadini, associazioni e imprese. Un soggetto civico rimane tale solo se riesce a intercettare le esigenze di chi vive quotidianamente la città, armonizzandole con le proprie linee programmatiche.

In poche parole, ci vogliamo distinguere per il nostro senso pratico.

I P-Days sono stati sospesi fino a settembre. Siete favorevoli alla pedonalizzazione del centro storico di Parma?

Le strade costituiscono il principale spazio pubblico delle città. Uno spazio occupato principalmente dal traffico delle autovetture che per un secolo sono state poste al centro della progettazione urbanistica. Effetto Parma sostiene con decisione tutte le iniziative sperimentali e strutturali che mirano a restituire la vivibilità della città. Ovviamente questa transizione va accompagnata da un’offerta adeguata di soluzioni alternative di mobilità e senza perdere di vista le esigenze delle categorie fragili. Vogliamo essere promotori di un cambiamento culturale che gradualmente ci porterà a vivere la mobilità come un servizio anziché attraverso il possesso di beni che restano fermi il 90% della loro vita utile.

Pensi che Effetto Parma e Prospettiva (l’ex lista Guerra) siano destinati ad essere un movimento unico?

La nascita di Prospettiva come forma associativa della lista di Michele Guerra rappresenta una bella notizia perché era fondamentale non disperdere le energie e le relazioni costruite durante le elezioni di un anno fa, in occasione delle quali hanno realizzato un ottimo risultato. Adesso si aprirà certamente un dialogo con questo nuovo soggetto (anche in vista delle prossime consultazioni elettorali) in occasione del quale immagino ci confronteremo anzitutto per condividere il nostro catalogo di idee e iniziative.

Quali pensi siano le principali somiglianze e differenze tra Federico Pizzarotti e Michele Guerra?

Hanno due caratteri e due approcci relazionali diametralmente opposti, ma condividono grande competenza e senso pratico. Federico è bravissimo nel trovare il filo conduttore degli eventi e leggere la ragion d’essere delle cose, qualità che a mio parere hanno decretato il suo successo a prescindere dall’exploit elettorale del 2012. Michele ha un’ammirevole capacità espositiva che dimostra la sua profonda conoscenza del contesto cittadino, delle necessità della città e delle possibili soluzioni. Ha tutte le carte in regola per fare bene.

Andrea Marsiletti

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