La Fondazione Andrea Borri e il Liceo Toschi insieme per il Premio Monte Caio 2024

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È entrata nel vivo l’organizzazione della sesta edizione del “Premio nazionale di cultura Monte Caio” diretto dalla Fondazione Andrea Borri con lo scopo di sensibilizzare il pubblico, soprattutto i giovani, alla lettura sui temi legati alla montagna italiana.

La novità di questa edizione 2024 è rappresentata proprio dal coinvolgimento attivo degli studenti delle scuole e in particolare di una classe del Liceo artistico Paolo Toschi di Parma, realtà storica del nostro territorio, con un concorso per la creazione della copertina grafica del Premio.

La dirigente scolastica del Liceo Toschi, la professoressa Elisabetta Botti, aderendo all’iniziativa, ha incoraggiato gli alunni a partecipare al progetto, offrendo in questo modo ai ragazzi l’opportunità di confrontarsi con sfide progettuali concrete, sotto la guida e la supervisione di docenti e professionisti del settore.

Gli studenti della classe 4ª B – indirizzo di Grafica, con l’aiuto del professor Paolo Gozzi, hanno lavorato con entusiasmo presentando diverse idee e spunti interessanti per esprimere al meglio le tematiche legate alla montagna e all’identità del Premio.

Dopo la fase di valutazione dei lavori, una commissione nominata allo scopo ha selezionato l’opera vincitrice. La commissione era composta dalla dirigente Scolastica Elisabetta Botti, dal professor Federico Pagliarini, docente di Discipline grafiche dello stesso Liceo Toschi, da Caterina Siliprandi vicepresidente della Fondazione Andrea Borri, da Corrado Mantovani, direttore creativo di Europa Comunicazione e da Luca Bocedi, designer della comunicazione.

L’opera vincitrice è stata realizzata dall’alunno Federico Albertelli, che ha ricevuto con viva emozione la notizia durante un incontro con la dirigente scolastica e con due rappresentanti della Fondazione Andrea Borri: la vicepresidente Caterina Siliprandi e il segretario generale Maria Cavalli.

Federico Albertelli

“È stato un piacere e un onore visionare tutte le opere che gli alunni ci hanno sottoposto. – sottolinea Caterina Siliprandi – Abbiamo apprezzato particolarmente l’entusiasmo con cui i ragazzi hanno lavorato e l’aderenza al tema dei lavori. È stato davvero difficile prendere una decisione e per questo motivo, oltre a premiare Federico Albertelli, abbiamo deciso di dare visibilità a tutti i lavori con una mostra on line”.

La mostra online è visitabile sul sito della Fondazione Andrea Borri: www.fondazioneandreaborri.org. La copertina grafica vincitrice sarà inoltre utilizzata in tutte le campagne di comunicazione relative all’edizione 2024 del Premio Monte Caio.

Nato nel 2011, il Premio è sostenuto a vario titolo da numerosi enti: dai Comuni di Calestano, Corniglio, Langhirano, Monchio delle Corti, Neviano degli Arduini, Palanzano, Sala Baganza, Tizzano Val Parma, che a turno ospitano le cerimonie di assegnazione del Premio, al Parco nazionale tosco-emiliano – MAB Unesco, il Parco Regionale dei Cento Laghi, il CAI Club Alpino italiano, sezione di Parma e la Provincia di Parma.

Con il tema “LA CULTURA SCALA LE MONTAGNE”, anche questa sesta edizione del Premio invita gli scrittori e i lettori a esplorare e celebrare lo spirito unico delle montagne italiane, dalla loro storia millenaria alle prospettive future. Il Premio rappresenta, inoltre, per la provincia di Parma l’occasione per valorizzare il territorio montano dal punto di vista storico-culturale, paesaggistico, naturalistico e turistico.

Sin dalla sua prima edizione il Premio Nazionale di Cultura Monte Caio si è caratterizzato per un’alta qualità delle opere partecipanti, alcune delle quali hanno ricevuto successivamente altri importanti riconoscimenti nazionali, e per la scoperta di autori di talento, la cui popolarità presso il grande pubblico è cresciuta negli anni successivi. La prima edizione ha visto vincitore Aldo Cazzullo con Viva l’Italia (Mondadori), la seconda Alessandro Bertante con Nina dei Lupi (Marsilio), mentre nel 2016, con un’edizione straordinaria, il Premio è stato assegnato agli autori del libro-dossier per l’inserimento del Parco nazionale tosco-emiliano nelle riserve UNESCO MAB – Man and Biosphere. Nel 2018 hanno conquistato il Premio, a pari merito, Stefano Ardito con Alpi di guerra, Alpi di pace (Corbaccio) ed Enrico Camanni con Il fuoco e il gelo (Laterza), e nel 2022 si è aggiudicato il premio lo scrittore veneto Paolo Malaguti con Il Moro della cima (Einaudi).

Quest’anno il Premio è diviso in due sezioni, “narrativa” e “saggistica”, offrendo così la possibilità a una ancora maggiore gamma di autori di condividere le proprie visioni e storie legate alle montagne italiane.

Attualmente è già in corso la selezione delle opere candidate da parte di una qualificata Giuria composta da esperti del settore e presieduta da Caterina Siliprandi, vicepresidente della Fondazione Andrea Borri.

I vincitori delle due sezioni verranno annunciati nel corso di una cerimonia pubblica, che si terrà il prossimo 12 ottobre presso la prestigiosa sede della Rocca di Sala Baganza, organizzata in collaborazione collo stesso Comune.

Per maggiori informazioni è consultabile il sito della Fondazione Andrea Borri.

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