“La mia priorità: il rapporto donna-lavoro”

26/05/2009
h.10.00

Intervista a Giovanna Passeri, membro del comitato direttivo di Civiltà per Parma, consigliere del Quartiere Parma Centro e coordinatrice della Commissione Cultura, Scuola, Giovani e Comunicazione, esponente del Governo Ombra Shadow 2.0.
Candidata nel Collegio Parma IX alle elezioni provinciali: “In una nuova Provincia che valorizza i Comuni, il vero cittadino al centro sei tu”.

Come sei giunta a maturare la decisione di candidarti alle provinciali e, per di più, in un Collegio “difficile” come il Parma IX, zona S.Lazzaro?
Ho condiviso l’esperienza civica che ha trasformato Parma negli ultimi dieci anni, prima con l’Amministrazione di Elvio Ubaldi, oggi con il Sindaco Pietro Vignali.
Nel Quartiere Parma Centro sono attivamente impegnata in diverse attività orientate all’ascolto dei cittadini e, tra queste, nell’impostazione di un sistema innovativo che metta in rete le associazioni e stimoli la partecipazione diretta dei giovani alla realizzazione di nuovi progetti.
Sono convinta che oggi più che mai nella politica vissuta a livello locale sia necessaria molta concretezza e grande serietà ma, soprattutto, poche parole e molti fatti. Il mio percorso è improntato in questa direzione. La stessa che da tempo è stata intrapresa dal movimento civico che ha portato Parma all’eccellenza in molti ambiti. La Provincia di Parma necessita di una svolta e di un’evoluzione tale che deve essere innescata con la stessa energia e determinazione che abbiamo saputo sperimentare in altre esperienze amministrative. Ho deciso di affrontare questa sfida perché come giovane e come cittadina sento di dover contribuire attivamente in questa fase di “transizione” dell’ente Provincia. La scelta del Collegio S.Lazzaro è determinata da vari motivi: è la zona in cui sono cresciuta e di cui posso essere a pieno titolo portavoce e, inoltre, amo le scelte difficili!

Perché ti sei candidata a sostegno dell’UDC e di Mauro Libè?
I civici, i Riformisti e l’UDC hanno iniziato qualche mese fa un dialogo trasversale per un progetto comune per la Provincia. Questo non è sfociato in una partecipazione diretta alle elezioni provinciali da parte di Civiltà e dei Riformisti, tuttavia rimane la condivisione di un progetto. Sono coerente con quel progetto e con quelle idee e sono convinta della necessità di una presenza forte e determinata per sostenerle, quindi ho deciso di accettare la candidatura.
Mauro Libè è un candidato moderato, che esprime una visione riformista e un programma innovativo, è colui che meglio rappresenta quel “sistema” e quel modo di fare politica che a Parma hanno già dato risultati di qualità.

I civici e i Riformisti non partecipano direttamente alle elezioni provinciali: si può parlare di partecipazione indiretta? Che significato ha la presenza di vari elementi di questi due gruppi nella lista dell’UDC?
Confermo che non c’è partecipazione diretta, nel senso che il 6 e il 7 giugno non vi sarà la presenza del simbolo su cui esprimere il voto di preferenza sulla scheda elettorale. Un movimento civico è un laboratorio di idee e progetti che va oltre i partiti, gli schieramenti e le appartenenze ideologiche. Un movimento civico mette al primo posto “il progetto” ed io, insieme ad altri, ho ritenuto di voler affermare questo valore.

Anche Elvio Ubaldi in precedenza ha scelto di candidarsi con l’UDC: la tua scelta è una forma di continuità rispetto a quella posizione?
Paragonare una scelta per un’elezione provinciale con una per il Senato mi sembra che possa evidenziare pochi punti in comune. Ho sostenuto e seguito attivamente Elvio Ubaldi: tracciare una linea, anche se ipotetica, tra lui e la mia posizione è comunque un’idea che mi lusinga, egregio Direttore.

Su quali punti insiste la tua campagna elettorale?
L’affermazione di una politica reale, concreta, che sappia proporre soluzioni ai bisogni delle persone e alle esigenze del territorio. La necessità di compiere nei fatti quel processo di cui tutti gli altri, fino ad oggi, hanno solo parlato: riduzione del ruolo della Provincia e sua progressiva eliminazione, dando maggiore spazio ai Comuni. Alleggerire la Provincia, infatti, significa migliorare le competenze di coordinamento e programmazione senza che questo determini costi inutili per i cittadini.
Come donna mi sta particolarmente a cuore il tema del rapporto “donna-lavoro”: il lavoro femminile è una risorsa fondamentale per la nostra società, soprattutto in una fase di criticità dell’economia.
Come giovane guardo alle sfide del futuro e, tra queste, l’ambiente è una priorità e un dovere per la politica. In definitiva sostengo un’idea di Provincia che valorizza i Comuni e, quindi, mette al centro i cittadini e al primo posto lo sviluppo sostenibile dell’economia e del territorio.

Che cosa ti aspetti da questa tornata elettorale?
A titolo personale non valuterò il risultato numerico fine a se stesso ma piuttosto il valore aggiunto legato alla presenza di una componente civica. Chi condivide il percorso dei civici può certamente guardare con interesse e attenzione a questo progetto per la Provincia, che prevede un forte taglio dei costi e una forte spinta all’innovazione. I cittadini che vorranno accordare la loro preferenza a questa lista, con il simbolo UDC, faranno una scelta che potrebbe essere slegata dalle vicende politiche nazionali e potrebbe essere il punto di equilibrio per dare nuovo slancio ad un futuro moderato e riformista, a livello provinciale.

lombatti_mar24

“La mia priorità: il rapporto donna-lavoro”

26/05/2009
h.10.00

Intervista a Giovanna Passeri, membro del comitato direttivo di Civiltà per Parma, consigliere del Quartiere Parma Centro e coordinatrice della Commissione Cultura, Scuola, Giovani e Comunicazione, esponente di Shadow 2.0 (la presente intervista è però a titolo personale e non impegna in alcun modo il Governo Ombra).
Candidata nel Collegio Parma IX alle elezioni provinciali: “In una nuova Provincia che valorizza i Comuni, il vero cittadino al centro sei tu”.

Come sei giunta a maturare la decisione di candidarti alle provinciali e, per di più, in un Collegio “difficile” come il Parma IX, zona S.Lazzaro?
Ho condiviso l’esperienza civica che ha trasformato Parma negli ultimi dieci anni, prima con l’Amministrazione di Elvio Ubaldi, oggi con il Sindaco Pietro Vignali.
Nel Quartiere Parma Centro sono attivamente impegnata in diverse attività orientate all’ascolto dei cittadini e, tra queste, nell’impostazione di un sistema innovativo che metta in rete le associazioni e stimoli la partecipazione diretta dei giovani alla realizzazione di nuovi progetti.
Sono convinta che oggi più che mai nella politica vissuta a livello locale sia necessaria molta concretezza e grande serietà ma, soprattutto, poche parole e molti fatti. Il mio percorso è improntato in questa direzione. La stessa che da tempo è stata intrapresa dal movimento civico che ha portato Parma all’eccellenza in molti ambiti. La Provincia di Parma necessita di una svolta e di un’evoluzione tale che deve essere innescata con la stessa energia e determinazione che abbiamo saputo sperimentare in altre esperienze amministrative. Ho deciso di affrontare questa sfida perché come giovane e come cittadina sento di dover contribuire attivamente in questa fase di “transizione” dell’ente Provincia. La scelta del Collegio S.Lazzaro è determinata da vari motivi: è la zona in cui sono cresciuta e di cui posso essere a pieno titolo portavoce e, inoltre, amo le scelte difficili!

Perché ti sei candidata a sostegno dell’UDC e di Mauro Libè?
I civici, i Riformisti e l’UDC hanno iniziato qualche mese fa un dialogo trasversale per un progetto comune per la Provincia. Questo non è sfociato in una partecipazione diretta alle elezioni provinciali da parte di Civiltà e dei Riformisti, tuttavia rimane la condivisione di un progetto. Sono coerente con quel progetto e con quelle idee e sono convinta della necessità di una presenza forte e determinata per sostenerle, quindi ho deciso di accettare la candidatura.
Mauro Libè è un candidato moderato, che esprime una visione riformista e un programma innovativo, è colui che meglio rappresenta quel “sistema” e quel modo di fare politica che a Parma hanno già dato risultati di qualità.

I civici e i Riformisti non partecipano direttamente alle elezioni provinciali: si può parlare di partecipazione indiretta? Che significato ha la presenza di vari elementi di questi due gruppi nella lista dell’UDC?
Confermo che non c’è partecipazione diretta, nel senso che il 6 e il 7 giugno non vi sarà la presenza del simbolo su cui esprimere il voto di preferenza sulla scheda elettorale. Un movimento civico è un laboratorio di idee e progetti che va oltre i partiti, gli schieramenti e le appartenenze ideologiche. Un movimento civico mette al primo posto “il progetto” ed io, insieme ad altri, ho ritenuto di voler affermare questo valore.

Anche Elvio Ubaldi in precedenza ha scelto di candidarsi con l’UDC: la tua scelta è una forma di continuità rispetto a quella posizione?
Paragonare una scelta per un’elezione provinciale con una per il Senato mi sembra che possa evidenziare pochi punti in comune. Ho sostenuto e seguito attivamente Elvio Ubaldi: tracciare una linea, anche se ipotetica, tra lui e la mia posizione è comunque un’idea che mi lusinga, egregio Direttore.

Su quali punti insiste la tua campagna elettorale?
L’affermazione di una politica reale, concreta, che sappia proporre soluzioni ai bisogni delle persone e alle esigenze del territorio. La necessità di compiere nei fatti quel processo di cui tutti gli altri, fino ad oggi, hanno solo parlato: riduzione del ruolo della Provincia e sua progressiva eliminazione, dando maggiore spazio ai Comuni. Alleggerire la Provincia, infatti, significa migliorare le competenze di coordinamento e programmazione senza che questo determini costi inutili per i cittadini.
Come donna mi sta particolarmente a cuore il tema del rapporto “donna-lavoro”: il lavoro femminile è una risorsa fondamentale per la nostra società, soprattutto in una fase di criticità dell’economia.
Come giovane guardo alle sfide del futuro e, tra queste, l’ambiente è una priorità e un dovere per la politica. In definitiva sostengo un’idea di Provincia che valorizza i Comuni e, quindi, mette al centro i cittadini e al primo posto lo sviluppo sostenibile dell’economia e del territorio.

Che cosa ti aspetti da questa tornata elettorale?
A titolo personale non valuterò il risultato numerico fine a se stesso ma piuttosto il valore aggiunto legato alla presenza di una componente civica. Chi condivide il percorso dei civici può certamente guardare con interesse e attenzione a questo progetto per la Provincia, che prevede un forte taglio dei costi e una forte spinta all’innovazione. I cittadini che vorranno accordare la loro preferenza a questa lista, con il simbolo UDC, faranno una scelta che potrebbe essere slegata dalle vicende politiche nazionali e potrebbe essere il punto di equilibrio per dare nuovo slancio ad un futuro moderato e riformista, a livello provinciale.

lombatti_mar24