Lavagetto (Pd): “Il Comune di Parma prenda ispirazione dalla Regione e non scarichi sui cittadini i costi di questa emergenza”

Qualche giorno fa il Vicesindaco Marco Bosi ha invitato i genitori dei bambini iscritti ai corsi organizzati dalle associazioni sportive cittadine, attualmente sospesi a causa del Covid, a non chiedere il rimborso per il periodo di sospensione.

E’ giusto e doveroso tutelare le associazioni sportive del territorio, in quanto esse svolgono una fondamentale funzione sociale e formativa e siamo ben consapevoli delle difficoltà attuali di queste (e di tantissime altre) realtà, che sono un patrimonio da difendere, adesso e in futuro.

Ma dal Comune ci si aspettano soluzioni eque e possibilmente condivise e non un improprio appello alle famiglie. Sarebbe infatti altrettanto giusto tutelare i genitori degli utenti dei corsi, già alle prese con una ripresa economica di una difficoltà inimmaginabile, in una Città in cui le tasse e le tariffe dei servizi sono ai massimi livelli da anni e in cui il Comune ha, per esempio, appena aumentato il costo della sorveglianza ai servizi mensa scolastica da 100 a 150 euro. Il peso dell’emergenza Covid sui cittadini si può solo intuire dalle oltre 4,000 domande di aiuto alimentare pervenute a Parma.

In altri termini, non sarebbe accettabile se il Comune pensasse di affrontare un periodo di questa portata, scaricandone anche in parte i costi economici sui cittadini, sulle associazioni o sulle imprese, dopo aver già chiesto ai cittadini di donare i computer per gli studenti costretti a casa (nella capitale della cultura che spende milioni pubblici per eventi luccianti non ci sono soldi pubblici per studenti) o agli spettatori del Regio di non chiedere rimborsi. Sarebbe poi particolarmente discutibile se tutto questo si rendesse necessario per consentire lo svolgimento di manifestazioni superflue come la Mille Miglia (60.000 euro), la Cena dei Mille e altre (200.000 euro). Insomma si spera che il Comune dimostri di avere chiaro che deve cambiare prospettiva: le priorità non sono quelle di gennaio, occorre stare vicino alla cittadinanza non dimenticando nessuno e amministrare con parsimonia le risorse pubbliche eliminando quelli che, con gli occhi del post covid, sono palesemente sprechi.

Vorremmo inoltre sottolineare che la Regione Emilia Romagna, la quale evidentemente ha compreso la portata delle difficoltà economiche cui andiamo incontro, ha stanziato 3,5 milioni di euro a sostegno sia delle associazioni sportive sia delle famiglie interessate ai corsi, in modo tale da consentire la prosecuzione di questa prioritaria attività di base senza pregiudizio per nessuno.

Formulo quindi alcune proposte già ampiamente uscite dalla discussione sul tema sport di base, di cui il Comune potrebbe farsi promotore, alla luce di quanto stanziato in Regione:

  • concordare con le associazioni il rinvio della parte dei corsi non svolta, fermo restando il diritto dei genitori ad ottenere il rimborso qualora non intendano far frequentare i propri figli in futuro;
  • emissione da parte delle associazioni sportive di un Voucher che consenta la frequentazione dei corsi attualmente non erogati;
  • sospensione dei canoni di concessione degli impianti sportivi pubblici anche per tutta la fase della ripartenza oltre maggio (una sospensione che dovrebbe estendersi a tutti i concessionari di Parma infrastrutture) con impegno alla discussione pubblica delle esenzioni e\o riduzioni dei canoni stessi;
  • assunzione in proprio, da parte del Comune, delle spese di sanificazione e di allestimento delle misure per il distanziamento sociale negli impianti pubblici;

Ci si augura che l’amministrazione comunale prenda ispirazione dalla Regione.

Lorenzo Lavagetto

Capogruppo Pd Parma

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