Lega ER: “Sui test sierologici l’Emilia Romagna si coordini col Veneto”

“Quali sono i test sierologici per Covid-19 che vengono utilizzati per lo screening delle categorie a rischio nella Regione Emilia-Romagna? Dove e come sono stati validati, nonché quali sono i relativi dati di specificità e di sensibilità? Non si ritiene opportuno, per tutelare al meglio la salute pubblica, collaborare e coordinarsi con la Regione Veneto, in modo da utilizzare, per lo screening sierologico, la stessa metodica, ottenendo dati esattamente confrontabili, anche a livello epidemiologico?”.

E’ quanto chiede il gruppo regionale Lega E-R in un’interrogazione a prima firma Emiliano Occhi.

La Regione Veneto, coadiuvata da esperti di fama nel campo bio-medico, sottolineano i consiglieri del Carroccio “ha infatti ormai terminato la valutazione dell’affidabilità di numerosi kit sierologici per Covid-19, ed è in grado di individuare quali dei tanti disponibili sul mercato possano essere utilizzati efficacemente per lo screening degli operatori socio-sanitari. Dunque senza incorrere nei problemi evidenziati dall’Associazione Microbiologi Clinici Italiani (AMCLI) che ha rilevato che alcuni tra i kit in commercio, hanno dimostrato “una sensibilità analitica modesta” e, fatto particolarmente preoccupante, “con taluni kit, i falsi negativi hanno raggiunto la quota dell’80%” spiegano nella nota Emiliano Occhi, Matteo Rancan, Daniele Marchetti, Fabio Rainieri, Gabriele Delmonte, Stefano Bargi, Andrea Liverani, Massimiliano Pompignoli, Fabio Bergamini, Maura Catellani, Michele Facci, Matteo Montevecchi, Valentina Stragliati e Simone Pelloni.

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