Lepida scuola: le nuove tecnologie in classe

confartigianatomaggio

30/05/2011
h.18.30

Sono nel complesso 24 gli istituti di Parma e del Parmense che hanno partecipato quest’anno a “Lepida scuola”, progetto regionale per l’inserimento delle nuove tecnologie a scuola cui hanno aderito la Provincia di Parma, quella di Reggio Emilia (capofila) e quelle di Piacenza, Forlì-Cesena, Ferrara. Il progetto, che costituisce una delle linee di azione del Piano Telematico dell’Emilia-Romagna 2007-2009, è stato avviato nel 2009-2010 ed è proseguito nel 2010-2011.
Sperimentare direttamente in classe una didattica di tipo “costruttivista”, per problemi e progetti, e dotare gli insegnanti degli strumenti opportuni per farlo alcuni dei macro-obiettivi di “Lepida scuola”, che rientra nella strategia regionale per la “digitalizzazione” della scuola emiliano-romagnola. In particolare l’attività si è concentrata sul sostegno all’innovazione didattica in chiave metodologica con l’ausilio delle nuove tecnologie multimediali, sulla realizzazione di un Centro di Educational Technology provinciale, sulla creazione di una Banca regionale dei progetti.
Tra Parma e provincia quest’anno sono stati coinvolti 13 istituti comprensivi e 11 istituti superiori, che nel corso dell’anno hanno realizzato progetti ad hoc su temi come le energie alternative, l’informazione, il villaggio globale. I progetti sono stati presentati oggi a Palazzo Giordani in un incontro conclusivo dell’annualità 2010-2011.
In tempi che volano come quelli che stiamo vivendo, la presenza a scuola delle nuove tecnologie è sempre più importante, così come è importante un rinnovamento del sistema della didattica. Questo rinnovamento però non può essere lasciato alla fantasia e alla buona volontà dei singoli insegnanti, ma c’è bisogno di progetti: c’è bisogno di rigore scientifico. Ecco dunque il valore di questa iniziativa, che lavora soprattutto sui docenti e sulla formazione: un valore ancor più evidente in un territorio ad alta montanità come il nostro”, ha detto in apertura l’assessore provinciale alle Politiche scolastiche Giuseppe Romanini. “Noi con Lepida siamo partiti per l’inserimento delle tecnologie nella didattica, ma poi ci siamo resi conto che la cosa da fare era il cambio del paradigma metodologico. Ecco dunque la spinta verso la didattica costruttivista, la scelta della didattica per problemi e progetti, che tra l’altro è nella stessa direzione verso cui va l’Europa puntando sulle competenze”, ha spiegato il coordinatore scientifico Enzo Zecchi.
Tante le iniziative di quest’anno, brevemente ripercorse dal coordinatore provinciale Silvano Tagliaferri. In primis proprio la formazione: “Quest’anno abbiamo offerto 60 ore di formazione per i docenti; questo è stato il loro “ambiente di apprendimento”, ha detto tra l’altro Tagliaferri, dando il via alla presentazione dei progetti costruiti da ragazzi e docenti.
In questa seconda annualità sono stati realizzati 8 incontri di formazione di base per docenti, in cui si è parlato di ambienti di apprendimento, di progettazione, di gestione della classe come laboratorio, di valutazione; si è costituito un gruppo provinciale di coordinamento che ha condotto gli incontri, spesso in modo laboratoriale, creando un ambiente di apprendimento nel quale i docenti hanno avuto la possibilità di approfondire tematiche, condividere problemi, individuare soluzioni e costruire strumenti; è stata inoltre attivata, a cura di LTT (Laboratorio di Telematica del Territorio), una piattaforma web 2.0 per lo scambio e la condivisione di documenti per favorire la comunicazione fra i partecipanti al progetto. Il sito, ad accesso controllato, è stato realizzato per permettere a ogni partecipante di “postare” contributi, partecipare a discussioni e approfondire gli argomenti trattati dal gruppo grazie alla partecipazione di ognuno.
Nel Parmense la scuola capofila del progetto è stato l’Istituto d’Istruzione Superiore Gadda di Fornovo: una scuola in grado anche, se necessario, di fornire supporto agli istituti con risorse hardware e software non adeguate tramite il progetto Lab@home.

Le scuole partecipanti: Istituti comprensivi di Borgotaro, Felino, Busseto, Salsomaggiore, Corniglio, Noceto, Bedonia, Neviano degli Arduini, Traversetolo, Montechiarugolo, Istituto Comprensivo Bocchi, Toscanini, Montebello, Itc Melloni, Iis Paciolo-D’Annunzio, Iis Carlo Emilio Gadda, Istituto superiore Zappa-Fermi, Liceo Artistico Toschi, Liceo scientifico Attilio Bertolucci, Liceo scientifico Ulivi, Liceo scientifico Marconi, Itis Galilei, Isiss Giordani, Ist. Professionale Magnaghi.

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