
La Polizia di Stato di Parma nel pomeriggio di ieri ha denunciato due minorenni: un 14enne gravemente indiziato del reato di minacce aggravate, getto di cose pericolose e porto di armi o oggetti atti ad offendere e un 16enne indiziato del reato di procurato allarme.
Nello specifico, durante la consueta attività di controllo del territorio, gli equipaggi delle volanti, sono intervenuti nella zona est della città, a seguito di segnalazione giunta su utenza 113, di una lite in strada tra ragazzini.
Gli operatori giunti sul posto, allo scopo di ricostruire l’accaduto contattavano i richiedenti, i quali riferivano di aver assistito, dalle proprie abitazioni, alla lite scaturita in strada tra 5 ragazzini, uno dei quali puntava alla gola di un coetaneo, nel contempo immobilizzato, un coltello incurante dei tentativi di dissuaderlo da parte di un automobilista di passaggio, minacciato a sua volta.
Il ragazzo, armato di coltello, successivamente si avvicinava ad un giardino privato dove si trovava una persona anziana che poco prima aveva cercato di redarguirlo, prima inveendo al suo indirizzo e successivamente passando alle vie di fatto, lanciandogli contro un bastone e tentando altresì di scavalcare la recinzione per raggiungerlo, senza però riuscirci poiché bloccato dai suoi amici.
A questo punto i ragazzini si dileguavano, ma grazie alle descrizioni fornite dai testimoni e diramate nell’immediatezza, venivano rintracciati, poco distante, da un altro equipaggio impegnato nell’attività di controllo del territorio in quella zona della città.
Alla luce di quanto accaduto, i ragazzini, privi di documenti d’identità, venivano accompagnati in Questura per essere compiutamente identificati. Gli operatori rinvenivano, occultato dietro ad una siepe, il coltello utilizzato da uno dei ragazzi per minacciare il compagno.
Al termine degli accertamenti di rito, il 14enne, le cui caratteristiche corrispondevano alle descrizioni fornite dai richiedenti, veniva denunciato per minacce aggravate, porto di oggetti atti ad offendere e getto di cose pericolose.
Da ulteriori accertamenti emergeva, inoltre, che uno dei ragazzi, appartenente al gruppo, un sedicenne, con il proprio telefono cellulare, nel corso della giornata aveva più volte contattato il numero di emergenza 113, insultando gli operatori e fornendo notizie di reato di dubbia veridicità.
Per questo motivo, il 16enne veniva denunciato per il reato di procurato allarme.
Tutti i minorenni, successivamente venivano affidati ai rispettivi genitori, nel frattempo convocati in Questura.
Questura di Parma