Massima resa, poca spesa

19/10/2011

In tempi di crisi economica bisogna saper aguzzare l’ingegno. Ecco come il toscanaccio Roberto Benigni riusciva a fare spesa a cifre modiche prima di essere folgorato da Dante.

Il mostro è un film del 1994, diretto da Roberto Benigni, basato sulla sceneggiatura scritta dallo stesso Benigni in collaborazione con Vincenzo Cerami, anche co-autore dell’omonimo libro.
Loris (Roberto Benigni) è un giovane disoccupato che si guadagna da vivere con lavori saltuari; abita in un piccolo appartamento di proprietà del signor Roccarotta (Jean-Claude Brialy), l’odiato amministratore e proprietario del condominio in cui vive, e nel quale è in guerra con tutti gli altri condòmini (arriva addirittura a rubare uno dei sette nani da giardino e a nasconderlo nel suo armadio).
Una serie di equivoci porta la polizia a sospettare che Loris sia il maniaco sessuale e serial killer di donne (“il mostro”) che terrorizza il quartiere; viene così organizzata una missione speciale per cercare di coglierlo in flagrante grazie ad una poliziotta in borghese, Jessica Rossetti (Nicoletta Braschi), che, provocandolo, possa poi al momento giusto arrestarlo.
Jessica inizia quindi la sua operazione seducendo Loris, ma ben presto si convince dell’assurdità dei sospetti; Loris, infatti, è un tipo molto timido, che non la sfiora nemmeno, e che si mette a parlare di finanza per evadere la situazione quando lei cerca di provocarlo.
Infatti nella conclusione del film si scopre che l’efferato assassino è un insegnante di cinese che Loris aveva contattato in vista di un provino di lavoro, poi fallito, per un’azienda asiatica.



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