Pizzarotti ha già le caratteristiche del vecchio politico

SanMartino
Casa Bambini
lodi_maggio24

29/05/2013

Intervista a Massimo Rutigliano, avvocato molto conosciuto in città, uno dei fondatori dell’Associazione Millecolori. 

Cos’è e quali finalità si pone l’Associazione Millecolori?
Millecolori è nata alla fine di gennaio per volontà di tanti amici (di diverse provenienze ideali,politiche,culturali) accomunati dall’amore per la loro città e che, vedendola appassire ogni giorno di più, nell’inerzia più assoluta da parte del Comune, hanno ritenuto necessario provare a far qualcosa formulando idee, proposte, analisi, critiche, per sollecitare il Comune ad uscire dal suo grave e dannoso immobilismo, per contrastare l’attuale declino.
Parma merita amore, dedizione, progettualità, fantasia, capacità di valorizzare le sue eccellenze. Tutto si trova espresso a chiare lettere nel nostro blog www.millecolori.org

Dopo che il Gcr è diventato “governativo” e quindi “istituzionalizzato”, Millecolori è forse oggi l’associazione più attiva sui temi della città. Sbaglio o a volte è anche più attiva dell’opposizione consiliare?
Millecolori è geneticamente diversa dal GCR. Millecolori interviene su vari temi cittadini, elaborando idee e proposte (giuste o sbagliate saranno i cittadini a valutarlo), mettendole a disposizione di chi è interessato per valutarle, discuterle, criticarle.
Come Associazione cerchiamo di studiare le pratiche migliori (nazionali ed internazionali) per proporre e condividere idee, con l’obiettivo di aumentare l’attenzione dei cittadini di Parma verso l’attività amministrativa e sollecitare gli amministratori a porre in essere azioni in favore della città. Ci piace verificare la veridicità dei dati e delle notizie e vogliamo innescare un’attività propositiva e critica collettiva. Partendo dal merito delle questioni cerchiamo di intercettare le energie e le competenze diffuse in città.
Utilizziamo la rete per coinvolgere la cittadinanza: il confronto comincia spesso on-line e poi si trasforma in eventi off-line dove illustriamo ed approfondiamo i vari temi. Questo facciamo alla luce del sole senza “inciuciare nel sottobosco” con Sindaco e Vice Presidente di una società, alle spalle ed in danno dei cittadini,esponendoli al rischio di 28 milioni di euro di danni (com’è avvenuto a causa dell’improprio rapporto CGR-Vignali-Villani).
Le idee e proposte di Millecolori sono a disposizione di tutti nel rispetto dei ruoli di ciascuno (maggioranza, opposizione, forze sociali, cittadini). Con taluni esponenti di maggioranza ed opposizione c’è un dialogo,nella diversità dei ruoli, perché rispondiamo solo a noi stessi, alle nostre coscienze, ai cittadini di Parma, cercando di dire la nostra in modo documentato, senza proclami e demagogie.

Personalmente ritengo, come ho scritto (leggi), che in questo primo anno l’amministrazione Pizzarotti abbia fatto un buon lavoro sui conti del Comune, aiutata da errori comunicativi clamorosi della minoranza come quello di presentare un ordine del giorno per attivare la procedura di pre-dissesto del Comune (leggi) che è stata manna e sarà un argomento dialettico per anni di Pizzarotti per giustificare riduzioni, tagli, aumenti delle tariffe. Tu al posto dell’assessore Capelli cosa avresti fatto?
La penso diversamente. Il primo intervento di Millecolori è stato proprio sul bilancio ma le domande a Capelli (che indirettamente contenevano anche dei suggerimenti) sono rimaste senza risposta. I cittadini sono stati spremuti all’osso (le tasse e tariffe sono al massimo) senza innestare alcun meccanismo per contrastare il declino economico.
Inoltre sono stati buttati alle ortiche (o altrove) tanti soldi che potevano essere risparmiati ed utilizzati per aiutare i più disagiati e per innestare nuovi virtuosi processi economici (ad esempio le nostre proposte sul Ponte Nord ed agenda digitale sono rimaste non solo prive di risposte, ma neppure di critica o proposte alternative. Nessuna proposta è uscita dalla bocca del Sindaco, evidentemente impegnato a ridere per come ha “gabellato” e “gabbato” i cittadini).
Al posto di Capelli (che comunque è un amico ed una brava e competente persona) oltre ad alcune cose che lui “personalmente” (perché attorno a lui c’è il deserto) ha fatto, avrei:
a) impedito che venissero buttati via € 750.000 in più per la scuola europea;
b) eliminato da subito molte società partecipate (risparmiando oltre 1.000.000 di euro per CdA, Collegi sindacali,rimborsi chilometrici, consulenze varie);
c) non mi sarei intestardito con SPIP (uscendo sconfitto in modo eclatante a causa della mancanza di una seria proposta);
d) ricontrattualizzato con le Banche i mutui, allungandoli nel tempo, con ciò recuperando risorse da spendere sul territorio;
e) avviato iniziative volte a non penalizzare le piccole e medie imprese (incluso il piccolo commercio);
e) obbligato i dirigenti a tirar fuori dai cassetti le tante cose ancora nascoste perché ci sono ancora tanti debiti nascosti nei cassetti,non solo delle partecipate ma anche del Comune. Ad esempio molti debiti di Parma Infrastrutture sono anche del Comune, e questo Capelli lo sa bene, anche se ha cercato di ignorarlo nel bilancio comunale, per evidenti motivi connessi al conseguente dissesto.
Ma per far questo Capelli, che è un tecnico, avrebbe avuto bisogno di avere al suo fianco gente capace di fare scelte mentre,come detto,attorno a sé ha il deserto.
Il discorso sui debiti del Comune, dissesto,predissesto, meriterebbe almeno due ore, non essendo facilmente semplificabile.
Spero comunque che il Comune sappia cogliere rapidamente l’occasione dei 38.000.000 di deroga al patto di stabilità per pagare i debiti – perché gli imprenditori che incasseranno i loro soldi avranno la possibilità di investirli frenando le ondate di fallimenti e concordati (con connessa disoccupazione) – e perché i ritardi nei pagamenti generano rilevanti interessi (anche oltre il 7%) e spese legali che poi paghiamo o pagheremo tutti noi cittadini.

Hai fatto parte della giunta del sindaco Lavagetto… non pensi che su quelle amministrazioni di centrosinistra, a maggior ragione col senno di poi, in primis il centrosinistra abbia dato giudizi un po’ troppo sommari e superficiali?
Lavagetto era una bravissima persona, competente, un galantuomo che amava la sua città ed aveva un grandissimo rispetto per i soldi dei cittadini, che altri, dopo di lui, hanno dilapidato, bruciando sull’altare della loro vanità (se non peggio) il patrimonio accumulato da generazioni di parmigiani.
Credo che la città dovrebbe riflettere di più su quella esperienza (con i suoi pro ed i suoi limiti), collocandola anche storicamente poiché Lavagetto,con grande onestà, ha operato subito dopo la tangentopoli dei primi anni 90, in un quadro legislativo molto meno snello rispetto all’attuale, avendo una visione dello sviluppo sostenibile della città e ponendosi come baluardo morale in un Paese che stava affrontando la concomitante tangentopoli. Purtroppo Parma, anche per i limiti comunicativi di Lavagetto, ha preferito affidarsi alle amministrazioni Ubaldi-Vignali, rivelatesi gravemente dannose per la città ed oggi, purtroppo, unitamente all’assoluta inerzia e mancanza di idee dell’amministrazione Pizzarotti, la città ne stà pagando le conseguenze.
Sì, penso che quella esperienza dovrebbe essere più approfonditamente analizzata (con i suoi pro e contro) e discussa, non rimossa.

Millecolori è una delle poche associazioni che ha rimarcato la contraddizione palese del M5S che fa della battaglia contro gli stipendi pubblici la sua bandiera e poi nominano Bagnacani vicepresidente di Iren che si tiene tutto lo stipendio da 143.000 euro all’anno senza restituire un centesimo (guarda il video degli annunci “etici” di Bagnacani). Viene smentito il fondamento stesso del grillismo su cui ha costruito il suo consenso elettorale. Come mai tanto silenzio nel centrosinistra su questo tema quando su altri argomenti di ben minore impatto provano a sollevare dei polveroni?
Bagnacani è solo la punta di un iceberg. Ci sono i rimborsi aerei a Raphael Rossi,il compenso dell’ing Rabitti (incaricato per esaminare cose stranote, già verificate dal prof Chiti, illustre legale del Comune di Parma), gli incarichi ai comunicatori del M5S ma, soprattutto,il mantenimento in piedi del nefasto sistema delle partecipate (creato da Ubaldi-Vignali) che continua a succhiare soldi ai cittadini in favore dei nominati e/o incaricati, senza che il Comune, pur dichiarandolo nefasto, lo smantelli né dica qual è la sua road map per smantellarlo.
L’opposizione dovrebbe incalzare con più incisività la Giunta perché apra i cassetti (le consulenze ed il contratto di Rabitti non saltano fuori), com’è stato fatto per la scellerata lettera di garanzia di Pizzarotti per i 750.000 euro della Scuola Europea e, soprattutto per forzare Pizzarotti a prendere le decisioni che servono alla città e che la sua labirintite politico-amministrativa gli impedisce di prendere.
Quanto al dire una cosa e farne altra credo che il Sindaco abbia tutte le caratteristiche del vecchio politico… sarà andato a scuola da…???!

Come vedi il prossimo congresso provinciale del Pd di Parma? Tra (ex) bersaniani, civatiani, renziani, cuperliani tu da che parte ti collochi?
Sono iscritto al PD ma non ho mai fatto concreta attività di partito. Mi colloco dalla parte di chi:
a) ritiene infami i 101 franchi tiratori contro Prodi;
b) non vuole correnti organizzate (utili solo per battaglie di potere di piccolo cabotaggio);
c) intende lavorare per l’unità del partito;
d) ritiene la diversità di idee una ricchezza, ma poi rispetta le decisioni della maggioranza;
e) valuta le idee senza pregiudizi e schieramenti precostituiti e vive e lavora in mezzo alle persone;
f) formulerà una seria proposta che abbia a cuore la valorizzazione dei meriti e delle capacità, la solidarietà sociale, la lotta alla disoccupazione dei giovani e non giovani (gli esodati sono un dramma che merita attenzione e rispetto), una scuola pubblica capace di formare i giovani, una sanità pubblica capace (anche in raccordo con strutture private convenzionate) di curare al meglio poveri e ricchi,una pubblica amministrazione snella, rapida ed efficiente che collabori con cittadini ed imprese senza disperdere risorse pubbliche.
Chi porterà avanti queste idee e valori avrà il mio personale appoggio e, sinceramente,non mi interessa il nome di un leader perché un’organizzazione vive dell’apporto di tante persone e tra chi lavora per degli ideali c’è tanta voglia di unità, di lavorare insieme, senza essere preda di deliri correntizi.
Vorrei che dal congresso uscisse una squadra di giovani dirigenti capace di attingere anche dalle esperienze e conoscenze di chi li ha preceduti, in grado di trasmettere all’esterno la gioia e la bellezza del lavorare per il bene collettivo.

Andrea Marsiletti

Casa Bambini
SanMartino
lodi_maggio24