“Pagherò i creditori in 100 giorni”

Casa Bambini
lodi_maggio24
SanMartino

25/04/2012
h.19.00

Quattro proposte secche per i primi 100 giorni di governo qualora dovesse essere eletto: è questo il contenuto di una lettera che Paolo Buzzi farà recapitare nei prossimi giorni a tutti i parmigiani.
«Ormai non è più il tempo di guardarsi indietro e recriminare su quella autentica “macelleria mediatica” che è stata scatenata ai danni della passata amministrazione. Per questo che ho deciso di rivolgermi direttamente ai parmigiani con una lettera che nei prossimi giorni verrà recapitata in ogni casa. Una lettera in cui dichiaro tutto l’orgoglio per le decisioni prese – compresa quella di dire No alla Metropolitana, “madre” di tutti i guai per la passata ammnistrazione – proponendo 4 decisioni forti e coraggiose per i miei primi 100 giorni di governo, qualora venissi eletto sindaco. Quattro decisioni che puntano a salvare i parmigiani dallo strangolamento fiscale imposto dal Governo e dal Commissario Ciclosi».
«Primo impegno: pagare tutti i fornitori ed i creditori del Comune e riaprire i cantieri delle grandi opere, anche a costo di infrangere quel Patto di stabilità che sta strangolando le nostre imprese. I soldi in cassa ci sono e questo è il momento di spenderli prima che ritornino alla Tesoreria centrale dello Stato come vorrebbe il Governo Monti. Dobbiamo impiegarli rapidamente per dare un po’ di respiro alle tante aziende che vantano crediti dalla pubblica amministrazione. D’altra parte questa stessa proposta l’ha formulata anche il sindaco Pd di Reggio Emilia Del Rio, presidente dell’Anci, e anche Piero Fassino primo cittadino di Torino, la città forse più indebitata d’Europa, anche se per essere più precisi bisognerebbe chiederlo al candidato del Pd Iotti, l’unico che dispone delle cifre esatte dell’esatto indebitamento di tutte le città del mondo, da Chicago a Frassinara…».
«Secondo impegno, già annunciato ieri, abolire l’addizionale comunale IMU sulla prima casa e ridurre allo 0,76% quella sugli altri immobili e sui terreni; inoltre ridurre l’addizionale comunale IRPEF allo 0,6%, recuperando risorse dalla lotta dell’evasione fiscale».
«Terzo impegno: ampliare le fasce di reddito famigliare interessate dalle agevolazioni del Quoziente Parma, per venire incontro ai nuovi bisogni delle famiglie aggravati dalla crisi».
«Infine, quarto impegno, continuare ad investire in sicurezza – non a caso al primo posto nel nostro programma – riprendendo quel cammino bruscamente interrotto dalla precedente amministrazione, perché a Parma si ritorni a respirare benessere e qualità della vita».

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Ecco il testo integrale della lettera indirizzata ai parmigiani.

Cara amica, caro amico,
non voglio rubarti altro tempo con l’ennesimo blabla elettorale che in questi giorni ti sarai dovuto senz’altro sorbire.
Ti chiedo solo qualche minuto per dirti che cosa ho intenzione di fare, nei miei primi 100 giorni, qualora diventassi sindaco di Parma.
Ma prima permettimi una domanda: è mai possibile che la nostra Parma, considerata un modello per i servizi alla persona, per la sicurezza e la qualità della vita sia diventata in pochi mesi un esempio di malcostume e di illegalità? La risposta è semplice: non è possibile.
Il nostro unico errore è stato dire No alla Metropolitana e a quel gruppo di potere che voleva mettere le mani sulla città. Non è un caso che da quel momento il Comune si sia ritrovato al centro di una campagna di vera e propria macelleria mediatica. Dopo poche settimane, quello stesso gruppo di potere ha investito Vincenzo Bernazzoli del ruolo di “salvatore della città”. Un salvatore che, però, ha come unico scopo cancellare l’Anomalia Parma e riconsegnarla nelle mani di quella Lobby rossa emiliano romagnola dalla quale l’abbiamo difesa per 14 anni. La stessa, per capirci, che ci ha già scippato la fermata mediopadana dell’Alta velocità, l’Azienda per il diritto allo studio e che oggi sta cercando di fregarci la Tep e di tagliare i fondi al nostro Ospedale.
Oggi però, in un momento così difficile per Parma e per il Paese, non c’è più tempo per voltarsi indietro e recriminare. Bisogna saper guardare avanti e avere il coraggio di prendere delle decisioni forti.
Ecco dunque che cosa ho intenzione di fare nei miei primi 100 giorni da sindaco di Parma.
• Pagare tutti i fornitori ed i creditori del Comune e riaprire i cantieri delle grandi opere, anche a costo di infrangere quel Patto di stabilità che sta strangolando le nostre imprese;
• Abolire l’addizionale comunale IMU sulla prima casa e ridurre allo 0,76% quella sugli altri immobili e sui terreni; ridurre l’addizionale comunale IRPEF allo 0,6%, recuperando risorse dalla lotta dell’evasione fiscale;
• Ampliare le fasce di reddito famigliare interessate dalle agevolazioni del Quoziente Parma, per venire incontro ai nuovi bisogni delle famiglie aggravati dalla crisi;
• Investire in sicurezza, continuando il lavoro interrotto, per garantire a Parma e ai parmigiani quella tranquillità che meritano, in casa come in strada.
A testa alta,

Paolo Buzzi

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