Parma Protagonista: “Alle provinciali non voteremo per il candidato di Pizzarotti”

Pier Paolo Eramo

Il 31 ottobre si svolgeranno le elezioni per il rinnovo del Consiglio Provinciale di Parma e del Presidente della Provincia. Sono elezioni limitate a sindaci e consiglieri comunali, che purtroppo non coinvolgono direttamente i cittadini: per questo, come consiglieri comunali di Parma Protagonista riteniamo nostro dovere spiegare ai cittadini che rappresentiamo come voteremo e perché.

A Parma le elezioni provinciali vedono un unico candidato alla presidenza, Diego Rossi, sostenuto dalle liste “INSIEME PER IL TERRITORIO”, ispirata da Effetto Parma (il Movimento che guida il Comune di Parma), e da PROVINCIA DEMOCRATICA RIFORMISTA, legata al PD; la terza lista è quella della Lega. Per noi di Parma Protagonista non sussistono le condizioni per esprimere un voto favorevole in favore di qualsiasi di queste liste, e quindi anche del candidato presidente. Le elezioni amministrative di un anno fa ci hanno collocato all’opposizione della Giunta Pizzarotti, abbiamo tentato in questi 18 mesi di mantenere con coerenza i nostri valori di autonomia ed indipendenza, e oggi non possiamo cancellare quella scelta, aderendo all’accordo di fatto tra PD ed Effetto Parma. Voteremo quindi scheda bianca.

Ci teniamo ad esprimere la nostra stima verso Diego Rossi, bravo amministratore che, ne siamo certi, saprà condurre il ruolo delicato di Presidente della provincia con equilibrio e indipendenza. Nel suo caso come in quello di altri candidati consiglieri – spesso amici e colleghi stimati -, non si tratta di una questione personale, ma di una diversa visione politica. Non crediamo che il rinnovamento del centrosinistra passi per la somma algebrica del PD e del movimento del Sindaco di Parma, da cui troppe cose ci dividono.

In questi 18 mesi abbiamo misurato la nostra distanza dalla Giunta che governa Parma su temi concreti come le politiche sociali, i diritti dei disabili, la promozione della salute, il contrasto allo spaccio e al consumo di droga, la vivibilità e sicurezza dei quartieri, la mobilità sostenibile, la politica degli “eventi”. Soprattutto abbiamo misurato la distanza tra il racconto della città e la città reale, quella dei cittadini, i cui bisogni e diritti sono spesso trascurati a favore di una politica di immagine.
Diversa è inoltre la nostra concezione del rapporto tra politica e interessi privati, siano essi locali o regionali. Ricordiamo la cessione delle quote delle Fiere di Parma, la lunga commedia del Termovalorizzatore, il rapporto ambiguo con Iren, la questione del rapporto pubblico-privato nella gestione di Parma 2020.

Infine non possiamo ignorare un ulteriore motivo di disagio che attraversa queste elezioni provinciali, rappresentato da quanto emerso delle indagini che hanno condotto all’arresto del Sindaco di Polesine Zibello, candidato consigliere provinciale nella lista PROVINCIA DEMOCRATICA RIFORMISTA. L’altro caso recente, relativo alle indagini della Procura sul rilascio del Permesso di Costruire per il centro commerciale di Baganzola, ci conferma della fondatezza delle ragioni della nostra opposizione in Comune. Al netto delle questioni giudiziarie, ci troviamo di fronte a un caso politico in cui si sono trascurati interessi generali e di sicurezza, omettendo azioni amministrative necessarie, con la conseguenza che oggi la situazione attorno all’aeroporto versa in condizioni di assoluta incertezza con pericoli di rivalsa che, paradossalmente, potrebbero alla fine pagare i cittadini.

Votiamo scheda bianca per poter continuare a giocare liberamente il nostro ruolo di opposizione, indispensabile in un sistema democratico, che nessuna alchimia politica può circoscrivere o rendere poco chiara di fronte ai cittadini.

Bruno Agnetti, Pier Paolo Eramo, Paolo Scarpa
Gruppo Consiliare di Parma Protagonista

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