
”AAA STANZE IN AFFITTO A PARMA” così recitava l’annuncio ma in realtà era una truffa.
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I Carabinieri della Stazione di Parma Centro, al termine di una articolata attività investigativa hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma una 52enne laziale, ritenuta la presunta responsabile di una truffa in danno di uno straniero residente a Parma
Nonostante numerose denunce e gli avvisi diffusi anche dall’arma dei Carabinieri, i truffatori immobiliari continuano a colpire, inventando sempre nuove identità e affinando le tecniche per raggiungere meglio e più velocemente chi sta cercando una casa in affitto.
Le vittime preferite sono gli studenti fuori sede, i lavoratori in cerca di una sistemazione provvisoria e, in generale, le persone che hanno più fretta e meno tempo per fare le dovute verifiche.
…Ti interessa una casa in affitto? Io ce l’ho. Comincia a versarmi una cauzione e, non appena ricevo il pagamento ci incontriamo e ti mostro l’appartamento….
Ed è quello che è successo nel mese di luglio di quest’anno ad un 35enne camerunense residente a Parma che necessitando di un appartamento, attirato da un annuncio pubblicato su di una famosa piattaforma social, ha contattato la presunta inserzionista tramite e-mail.
Con la paura di perdere quella che poteva essere la sua occasione di avere rapidamente un tetto sulla testa, un appartamentino di 30 mq che faceva proprio al caso suo, senza pensarci troppo il 35enne ha effettuato un vaglia postale veloce dell’importo di 800 euro, a titolo di caparra, per l’immediata registrazione del contratto d’affitto. L’accordo prevedeva che, al versamento della caparra sarebbe seguito un incontro per visionare l’appartamento. Il camerunense come concordato si è presentato all’appuntamento ma dopo ore di attesa davanti al portone del palazzo e numerose e-mail con richiesta di spiegazioni, della presunta inserzionista più nessuna traccia.
Resosi conto di essere stato truffato la vittima sporgeva formale querela presso la Stazione Carabinieri di Parma Centro.
Da qui le indagini esperite dai Carabinieri che a seguito dell’analisi della documentazione bancaria, incrociata con i dati emersi dall’acquisizione dei tabulati telefonici e degli indirizzi e-mail hanno individuato la presunta responsabile, con molte segnalazioni di polizia per fatti analoghi. Acquisiti tutti gli elementi probatori necessari per formulare un’accusa, la 56enne, che al momento è da ritenersi innocente fino a sentenza definitiva, è stata denunciata in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma poiché ritenuta responsabile del reato di truffa.
Comando Provinciale Carabinieri di Parma