
A scatenare la furiosa lite fra gli occupanti di due autovetture, che poteva finire male una presunta mancata precedenza.
L’episodio risale a pochi giorni fa quando, nel primo pomeriggio, due autovetture che stavano percorrendo la rotonda di viale Vittoria, hanno rischiato di collidere. Come accade spesso in questi casi, entrambi i conducenti sono convinti di avere ragione e dopo lo scambio di qualche improperio dell’uno nei confronti dell’altro ognuno prosegue per la sua strada.
Non in questo caso però e, secondo quanto ricostruito dai Carabinieri della sezione operativa, il conducente di una delle due vetture coinvolte, dopo essere sceso, ritenendo che gli fosse stata “tagliata la strada” si è diretto verso il conducente dell’altra auto inveendo, schiaffeggiandogli il braccio che sporgeva dal finestrino.
In una frazione di secondo dall’auto sono scesi conducente e passeggero, tutt’altro che disposti a subire l’aggressione verbale e hanno dato vita ad una violenta colluttazione con scambi di colpi che hanno lasciato evidenti segni sui volti dei tre.
Ed è stato a questo punto che il 35enne, ha estratto un coltello a serramanico con una lama di circa 8 cm ed ha colpito alla schiena un 40enne di origini straniere. Il 35enne è poi ripartito a bordo della sua autovettura, allentandosi in tutta fretta.
Il 40enne ha richiesto l’intervento di una ambulanza del 118 con la quale è stato trasportato in Ospedale dove sottoposto alle cure del caso è stato dimesso nella medesima giornata. Il ferito ha richiesto altresì l’intervento dei Carabinieri della sezione Radiomobile ai quali ha denunciato l’accaduto fornendo elementi particolarmente utili all’identificazione dell’aggressore.
In brevissimo tempo personale della Sezione Operativa ha identificato e rintracciato il 35enne alla propria abitazione dove è stato recuperato il coltello utilizzato, che è stato posto sotto sequestro.
Al termine dell’attività, il 35enne è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Parma, per lesioni aggravate dall’utilizzo del coltello e porto abusivo di oggetti atti a offendere.