Correggio 500 anni dopo. Parma celebra Antonio Allegri, conosciuto come il Correggio, nella ricorrenza del mezzo millennio dalla conclusione della più impegnativa tra le sue imprese d’artista: il ciclo di affreschi della grande cupola della basilica di San Giovanni, nell’omonimo monastero benedettino nel cuore della città.
Lo fa calando gli affreschi dal cielo della cupola per disporli al contatto con il visitatore, garantendo la visione di stupefacenti particolari e di minute soluzioni artistiche che la cupola dal vero non può offrire. Invitandolo, poi, a vivere un altro dei capolavori assoluti di Correggio, la celebre Camera della Badessa nel Monastero di San Paolo con la novità di un’esperienza immersiva che consente di conoscere la storia del monastero e la genesi ed i significati degli affreschi del Correggio.
Due le sostanziali novità di Correggio 500. La prima è rappresentata dalla grandiosa installazione “Il Cielo per un istante in terra”, generata dal progetto fotografico di Lucio Rossi. Che, all’interno del monumentale Refettorio del monastero di San Giovanni consente al visitatore di porsi vis a vis con le immagini della cupola del Correggio, conducendolo a scoprire ciò che da terra si perde nella spettacolare scenografia illusoria dell’insieme della cupola. Ammirando particolari e finezze che l’artista qui ha profuso nonostante sapesse che l’occhio dei fedeli non avrebbe mai potuto apprezzarle appieno. Non solo: di una porzione della cupola possono avere visione solo i monaci, perché rivolta verso al coro a loro riservato, opposto alla navata. Ed è la parte dedicata alla salita di San Giovanni, modello e monito per i monaci.
“Parma è fisicamente il Correggio” ha detto il Sindaco Michele Guerra “riproponendo oggi tragitti dedicati all’Allegri mettiamo i parmigiani e i tanti turisti che arrivano in città di fronte ad una straordinaria pittura volante che, dalle sue cupole, sembra arrivare da una dimensione lontana. E’ evidente che un pittore che dipinge a quelle altezze sa che non saranno visti tutti i particolari, ma quella che è la completezza di un progetto, del pensiero filosofico che anima la pittura di Correggio. Nel celebrare i 500 anni della cupola di San Giovanni abbiamo cercato di unire due dimensioni: l’aura che l’opera d’arte conserva nel suo luogo originario e le nuove tecnologie che ci permettono di entrare con ancor più profondità e a contatto con le opere e metterle a confronto. Correggio 500 è un anniversario importante che vogliamo celebrare riproponendo l’arte di Parma grazie ad intelligenze e tecniche nuove e diverse”.
Per Correggio500 Lucio Rossi ha realizzato il perfetto fotopiano dell’intera cupola e lo ha animato in un’installazione immersiva. A precedere le emozionanti immagini di Rossi è una sezione introduttiva di approfondimento storico e artistico, l’ingresso ne “Il cielo in terra per un istante” si inserisce nella più ampia opportunità di scoprire uno dei più importanti monumenti di Parma, il Monastero di San Giovanni con i suoi tre grandiosi chiostri e la Biblioteca monastica che conserva tesori unici al mondo.
“Lo scopo di chi fa cultura, la missione costituzionale delle politiche culturali” ha sottolineato Mauro Felicori Assessore a Cultura e Paesaggio dell’Emilia Romagna “è quello di diffondere, al di là delle differenti situazioni sociali, competenze e provenienze geografiche, la passione verso i nostri beni culturali. Le nuove tecnologie possono aiutarci a rendere più facile, divertente ed affascinante il nostro patrimonio, soprattutto per i più giovani. Se poi le opere da conoscere o promuovere in maniera nuova sono quelle di Correggio ci troviamo in una situazione meravigliosa” Aggiungendo “L’Emilia Romagna è per intero una regione che è sinonimo di cultura, ma durante il mio mandato mi sono ammalato di gran duchite, di una città e di un territorio da cui ogni tre, quattro mesi arriva un progetto di valore nazionale, capace di superare ampiamente la dimensione locale e Correggio500 rappresenta in maniera esemplare il nostro sistema culturale”.
Correggio500 si muove da un monastero maschile, ancora attivo, ad uno femminile, ormai musealizzato: il Monastero di San Paolo, con la celebre Camera della Badessa, altro magnifico lascito del Correggio ed espressione tra le più affascinanti del Rinascimento maturo.
“Correggio500 si muove tra due e più luoghi d’arte e di storia separati da appena 500 passi dove si sono strette collaborazioni diverse e generose: con l’Agenzia Regionale del Demanio proprietaria del Monastero, la comunità benedettina che lo abita, la Fondazione Cariparma e la Regione Emilia Romagna che hanno sostenuto un itinerario che tesse fili tra particolari ambienti monastici, che, attraverso i secoli, hanno saputo custodire e tramandare un gusto, un genio, una storia che identifica Parma come città d’arte, di grandi capolavori e di grande bellezza” sottolinea il Vice Sindaco e Assessore a Cultura e Turismo Lorenzo Lavagetto “La connessione tra questi 500 anni non poteva che essere la prima iniziativa multimediale dedicata al pittore di Parma. Correggio 500 è un’apertura straordinaria di monasteri della loro storia complessa e straordinaria con una divulgazione coinvolgente e accessibile davvero a tutti supportata dalle nuove tecnologie”.
Correggio500 offrirà la realtà aumentata di “Hortus Conclusus 2.0: storia e sviluppo del Monastero di San Paolo”. Un’esperienza immersiva, un coinvolgente viaggio nel tempo che partendo dalla Parma di epoca romana arriverà al nascere del monastero, al suo sviluppo, alla commissione al Correggio per la decorazione pittorica. Il dialogo tra la Badessa e l’Artista introduce alle scelte dei temi evocati nella Camera. Attraverso un visore VR MetaQuest il visitatore potrà immergersi e muoversi all’interno dei paesaggi antichi, scoprirne gli sviluppi e vedere le connessioni fra i due monasteri dove l’opera del Correggio diventa protagonista. La tecnologia immersiva grazie alla realtà virtuale permetterà di scoprire dettagli e caratteristiche altrimenti invisibili. Al progetto collaborano ArcheoVea Impresa Culturale, Publics.icc e l’Università di Parma attraverso il programma SFERA (Spazi e Forme dell’Emilia Romagna Antica).
Le figure dell’Allegri dai “contorni graziosi e grassi con qualche idea di chiaroscuro” saranno interpretate, avvicinate, ravvivate dal primo progetto multimediale dedicato al pittore e legate attraverso la storia del tempo e della città. Correggio500 mostrerà la raffinata bellezza che vive a Parma da 500 anni.
“Quello che ha fatto il Correggio, qui a Parma, lo sappiamo tutti” ha detto Franco Magnani Presidente di Fondazione Cariparma “Correggio 500 è un’operazione che ne ripresenta le figure affratellando il Correggio originale ad un Correggio che parla in maniera contemporanea e potrà incantare sia chi abita Parma sia i turisti che lo verranno a conoscere per la prima volta”.
Lucio Rossi ha ringraziato con emozione tutti coloro che hanno contributo alla realizzazione dell’installazione site specific che, su suo progetto, è stata realizzata ed installata nel Refettorio maggiore del Monastero di San Giovanni Il cielo in terra per un istante. “Abbiamo riportato ad altezza d’uomo un capolavoro, ma vorrei uscire dal concetto di fotografia e di riproduzione. In tantissimi hanno fotografato la cupola e tanti professionisti capaci. Il lavoro fatto ha utilizzato il mezzo digitale. Io vorrei che questo lavoro uscisse dal concetto di fotografia, di storia dell’arte capace di proiettare
L’obiettivo che si pone l’Assessorato alla Cultura e al Turismo del Comune di Parma che con il prezioso ed indispensabile sostegno di Fondazione Cariparma e della Regione Emilia Romagna, la generosa ospitalità della Comunità dell’Abbazia Benedettina di San Giovanni Evangelista, le prodigiose immagini di Lucio Rossi promuoverà un suggestivo e coinvolgente percorso divulgativo dal prossimo autunno e fino ai primi mesi del 2025 condiviso dal Monastero di San Giovanni, dalla Camera di San Paolo e dalla Cattedrale in collaborazione con la Direzione Regionale del Demanio e la Soprintendenza per i Beni Architettonici e Paesaggistici di Parma e Piacenza, Università di Parma, la Fabbriceria della Cattedrale e l’Accademia Nazionale di Belle Arti di Parma e il supporto tecnico di Iren.
La doppia visita a Correggio500 trova il suo ideale completamento nella Cattedrale di Parma, dove spicca la cupola correggesca con la rappresentazione dell’Assunzione della Vergine. Se, dopo aver così riscoperto i cicli affrescati, il visitatore fosse interessato a conoscere anche il Correggio pittore di pale d‘altare o di altri soggetti, nel Complesso Monumentale della Pilotta si possono le opere nella sezione che la Pinacoteca riserva all’artista. Il tutto in una città, Parma, dove storia e arte offrono con generosità testimonianze di altissimo interesse Parma da 500 anni.
Unico il biglietto di ingresso al San Giovanni e al San Paolo dal 9 settembre al 31 gennaio 2025.
Info: parmawelcome.it
Monastero di San Giovanni
ll cielo per un istante in terra
8 settembre – 31 gennaio
Tutti i giorni tranne il martedì 9.30-13 15-18
Visita al monastero, alla biblioteca monumentale, alla mostra e alla basilica.
Durata 1 ora
Camera di san Paolo
Lun-ven 9.30-18 orario continuato chiuso il martedì
Sab, dom e festivi 9.30-18.30
Durata 30 minuti
LUCIO ROSSI che ha portato IL CIELO IN TERRA PER UN ISTANTE
Fotografo di livello internazionale, barzellettiere scatenato, cantante, produttore di acciughe e vino, personaggio di raccordo con un’anima di Parma non c’è più, Lucio Rossi è nato nella Bassa, culla dei salumi migliori. A Zibello il primo maggio del 1953.
Oggi è titolare della FOTO R.C.R. di Lucio Rossi & C. s.a.s., ma ha iniziato la sua attività di fotografo industriale e pubblicitario nel 1976.
Ha realizzato innumerevoli servizi e pubblicazioni di grande prestigio con le più importanti case editrici, partecipando a campagne fotografiche per enti e ditte di scala nazionali e internazionali, spaziando tra industriale, architettura, arte, food, reportage e fotografie per la ricerca scientifica.
Opera in uno studio professionale di 220 mq nella periferia industriale dove volano modelli di aerei, sono pronte a partire decine di antiche valigie, dove ovunque gli occhi si possono posano su oggetti e fotografie che sanno raccontare una storia e non manca mai buona musica in sottofondo.
Dalla fotografia commerciale nel corso della sua carriera la virata è stata verso l’arte.
Nel 2004, su richiesta della Fabbriceria della Cattedrale di Parma, attraverso tecnologie computerizzate sperimentali mai utilizzate in precedenza, accerta per la prima volta la presenza di policromie nelle iscrizioni e nelle decorazioni della “Deposizione di Cristo dalla Croce” di Benedetto Antelami.
Nel 2009 e 2010 realizza i foto-piani completi della Cupola del Correggio nella basilica di San Giovanni Evangelista di Parma e i fregi di Bartolomeo Cesi nel Palazzo Albergati di Bologna.
Vince nel 2011 il concorso del “Circuito OFF” di Fotografia Europea (Reggio Emilia) con la
ricerca fotografica “Banchi“.
Nel 2016 ultima un grande lavoro di digitalizzazione dell’intera collezione dei manoscritti ebraici della Biblioteca Palatina di Parma per la National Library of Israel composta di 2000 volumi per un totale di trecentomila scatti.
Fra il 2018 e il 2019 realizza altri importanti lavori di digitalizzazione: collezione completa di tutti gli spartiti manoscritti di Ildebrando Pizzetti della Sezione Musicale della Biblioteca Palatina di Parma, la raccolta completa dei Manoscritti Greci sempre della Palatina di Parma e l’intera raccolta degli “Abbozzi Verdiani” manoscritti di Giuseppe Verdi conservati presso l’Archivio di Stato di Parma, le intere collezioni di manoscritti ebraici delle Sinagoghe di Roma, Padova e Casale Monferrato, della Biblioteca Nazionale di Firenze, della Biblioteca Laurenziana sempre di Firenze e dei più importati College di Oxford e Cambridge in Inghilterra per la National Library of Israel e The Jeselsohn Collection, una delle più importanti collezioni private di Zurigo.
Oggi è l’autore de “Il cielo in terra per un istante” installazione immersiva nel Refettorio Maggiore del Monastero di San Giovanni dove il pubblico può confrontarsi ad altezza d’occhi con la cupola di Antonio Allegri che dal 1524 rappresenta un’innovazione nella storia dell’arte: la prima cupola priva di elementi architettonici, un cielo infinito che dalla basilica arriva direttamente al divino appoggiandosi solo alle nuvole.
Le sue competenze professionali sono state coinvolte dalla bellezza della maniera correggesca nel 2008 durante l’allestimento della Mostra Correggio che prevedeva la salita dei visitatori all’altezza della cupola – “Mi sono trovato inevitabilmente rapito dal capolavoro che mi circondava e mi è apparso immediatamente il risultato finale. Dopo aver chiesto l’autorizzazione ho scattato soggetto per soggetto da distanza e posizione diametralmente opposta mantenendo sempre costante il livello di ripresa, per poi montarli uno dopo l’altro in sequenza a formare, in post-produzione computerizzata, il fotopiano completo. Dopo questa prima fase, che rappresenta i 360° della base della cupola, ho realizzato la composizione di sintesi dove ho aggiunto la “discesa” di Gesù che accoglie la “salita” di Giovanni nelle due reali posizioni di connessione”.
L’occhio di un fotografo, la mano di Correggio, la magia di trovarsi in mezzo alle nuvole, ma coi piedi per terra è quello che promette l’installazione a cui Lucio Rossi ha dato il titolo “Il cielo in terra per un istante” allestita nel Monastero di San Giovanni fino al prossimo 31 gennaio.