
“La Giunta regionale intervenga subito sulle criticità delle Aziende sanitarie di Parma, a cominciare dal Pronto Soccorso dell’Ospedale Maggiore.” È Pietro Vignali, consigliere regionale neo nominato capogruppo di Forza Italia, a incalzare la Giunta guidata da Michele De Pascale all’indomani, sui problemi della sanità di Parma.
“Appena possibile presenterò un’interrogazione alla Giunta regionale per sapere se e quando saranno corrette le criticità del Pronto Soccorso, un luogo in cui da troppo tempo ci sono grandi disagi sia per i pazienti che vi accedono, sia per chi vi lavora – ha proseguito Vignali – “.
“Sto ricevendo diverse segnalazioni e lamentele di persone che vi si sono recate che, oltre alle lunghe e snervanti attese, hanno dovuto sostare per diverso tempo al freddo accanto alle ambulanze con auto che saturano di gas di scarico in quella che paradossalmente è chiamata “camera calda” ma è sprovvista di riscaldamento, aspettando la presa in carico della loro situazione sanitaria. Inoltre, la stessa attività di presa in carico, più tecnicamente triage, sarebbe stata, in alcuni casi, effettuata non da infermieri, come da legge, ma da un vigilante”.
“Ho anche sentito che la direttrice sanitaria ha promesso rapide soluzioni a questi problemi, con la riapertura dell’accesso pedonale allo stesso reparto e verifiche sull’eventuali irregolarità nell’attività di triage. È comunque fondamentale che situazioni così gravi siano prese subito in carico già a livello di assessorato regionale e siano subito risolte”.
“Invero, c’è un problema più generale su tutto il sistema di emergenza urgenza dell’Emilia-Romagna, assolutamente irrisolto con l’operazione di maquillage organizzativo dei Cau, sulla quale personalmente vedo molte ombre e pochissime luci. Spero appunto il nuovo governatore De Pascale voglia affrontare questa grave situazione con umiltà, non nascondendo gli errori fatti da chi lo ha preceduto”.
“Di fronte a queste, ma anche e soprattutto ad altre gravi criticità come quelle delle liste d’attesa chiuse, il ritornello della sanità emiliano-romagnola quale la migliore in assoluto, ripetuto fino allo sfinimento dai vari Bonaccini e Donini, è decisamente fuori luogo”.