
Al termine di una articolata attività d’indagine i Carabinieri della Stazione di Parma Oltretorrente hanno denunciato in stato di libertà un uomo e una donna di Parma rispettivamente di 37, e 27 anni per il reato di furto in concorso.
I fatti risalgono a pochi giorni fa, quando la responsabile di un Hotel della città, ha denunciato il furto di alcune chiavi che danno accesso alla struttura ricettiva e altrettanti “passe-partout” dotati di chip elettronico che consentono l’ingresso nelle camere degli ospiti.
In sede di denuncia la responsabile dell’hotel ha precisato che, nella notte del 13 novembre, con il favore delle tenebre, un uomo e una donna parzialmente coperti dai cappucci delle loro giacche, erano riusciti a introdursi nelle pertinenze dell’hotel forzando una porta laterale poco visibile dalla strada.
La responsabile, ha fornito la copia dei video estrapolati dall’impianto di video sorveglianza dell’Hotel, ove era è apparsa subito chiara la sequenza delle azioni compiute dai malviventi per compiere il furto.
I Carabinieri di via delle Fonderie, acquisiti i preziosi video li hanno esaminati minuziosamente.
Classica la tecnica usata: mentre la donna fungeva da “palo”, l’uomo, con il vigore della forza fisica, con colpi ben assestati sulla serratura ha fatto collassare la porta.
Analizzato il modus operandi, i militari scandagliando i sistemi informativi a disposizione, hanno estrapolato una serie di nomi e relative fotografie di personaggi specializzati nella commissione di furti con quelle modalità.
La comparazione delle immagini ritraenti i volti degli autori, con le effigi fotografiche estrapolate dagli archivi, ha permesso di dare un nome un cognome ai responsabili.
Si tratta di un uomo ed una donna, italiani, entrambi gravati da segnalazioni di polizia per reati analoghi. Al termine degli accertamenti, sulla scorta degli elementi probatori acquisiti, i due, fatto salvo il principio di innocenza fino a sentenza definitiva sono stati denunciati in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma perché ritenuti responsabile di furto in concorso.