Snif … a occhi chiusi, a cuore aperto

confartigianatomaggio

28/05/2011
h.08.00

La rubrica di ParmaDaily “C’eros una volta Lulù…”.
Ogni settimana un racconto erotico scritto da Sbriciolina… laureata presso l’università di Parma.

Gli odori della cucina pervadevano tutto e venivano assorbiti tutti insieme, quindi era difficile per Adamo essere analitico nella discriminazione di ogni singolo aroma dello sfornato.
Con il mestolo la cuoca era sull’uscio della stanza ed Adamo la fissava, entrando così in contatto con Lilith, quando ancora la metratura non glielo avrebbe permesso.
La nuda chef indossava solo un grembiulino tagliato nella parte centrale a livello del bacino.
Si sedette.
A poco a poco, e come per caso, allargò le gambe in modo che l’uomo potesse vedere sotto il lungo bavero.
Per la donna quello era il modo di vincere le proprie inibizioni .
All’uomo, sessualmente esperto, l’improvvisa scoperta del goloso foro tagliato. “Adamo, sono cotta, assaggiami e annusami!”. Adamo avvicinava il naso il naso sulla guanciotta di Ludovica, la inalava profondamente con le palpebre abbassate e alla fine un leggero schiocco sulle labbra senza però toccare la guancia con la bocca, così come baciano olfattivamente i russi.
Il suo sentire ricopriva l’odorarla, il sentirla, il rendersi conto di quanto sulla carne scorresse l’aroma acuto del sale caldo.
Mentre era seduto davanti a Lulù, all’improvviso si ritrovava, letteralmente parlando, in un mondo vaginale, quello ludovichiano.
Quindi prolungava il cunnilingus ove quell’odore si concentrava, tra le cosce. Era piuttosto dolce e nello tempo acuto.
Completamente diverso da qualsiasi altro, soprattutto se Lulù era eccitata.
Quindi era il turno della sua maiala da competizione , costretta ad assecondare colui che aveva più fantasia di Walt Disney . Liberato il rigonfiamento genitale oltre la conchiglia dei pantaloni, Ludovica chiudeva gli occhi, mentre assaporava salato.
L’oscurità eliminava le distrazioni visive e poteva permettere di concentrarsi meglio sugli altri aspetti sensuali del tatto, dell’olfatto e del gusto.
L’occhio serrato aveva creato la sensazione di un mondo intensamente privato , nel quale sembrava esistessero solo l’individuo e la persona amata.
Non è il numero delle posizioni che mi interessa comunicare ma piuttosto il loro significato
Chiudendo gli occhi, Ludovica raggiungeva una dimensione di trascendenza.

Sbriciolina

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