“Nel consiglio comunale di ieri la maggioranza è andata in affanno sulle due proposte di modifica dello Statuto Comunale in materia di biodiversità e partecipazione ed è dovuta ricorrere al voto dei consiglieri di minoranza.
In particolare, per l’approvazione della modifica sulla partecipazione, la cui proposta di delibera era firmata proprio dal sindaco Guerra, era richiesta la maggioranza assoluta degli aventi diritto, cioè 17 voti, ma 5 consiglieri erano assenti, mentre la sesta è stata richiamata in aula in tutta fretta, e 1 si è astenuto. Le modifica è così passata – dopo tante interlocuzioni e tentennamenti – solo grazie al voto di due consiglieri di minoranza.
Nell’intervento per spiegare la situazione il Sindaco ha preso atto del problema esistente nella maggioranza, ma già nell’ottobre scorso questa si era spaccata sul Masterplan per l’allungamento dell’aeroporto Verdi.
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Tra l’altro, io stessa avevo segnalato in capigruppo l’inopportunità di fare una seduta di consiglio nel giorno dopo la notte dello scrutinio elettorale anche per rispetto agli uffici comunali che erano stati impegnati fino alle prime luci dell’alba.
Ancora più grave, ieri, la concessione arbitraria e pretestuosa di una interruzione dei lavori del consiglio comunale senza che questa fosse concordata né precedentemente in capigruppo, né acconsentita durante la seduta da tutti i gruppi consiliari.
In questo modo il Presidente – dimenticandosi il suo ruolo super partes – ha violato la prassi, imponendo un blocco dei lavori consigliari aleatorio e per convenienza politica della sola maggioranza che non aveva in quel momento i numeri per far approvare la modifica statutaria; pausa peraltro che si è rivelata di quasi mezz’ora invece che dei 5 minuti annunciati.
La Giunta deve chiarire se esiste ancora una maggioranza, perché una città come Parma non merita un’amministrazione debole che sopravvive solo grazie a una minoranza collaborativa”.
Così Laura Cavandoli, deputata e capogruppo della Lega in consiglio comunale a Parma.