Violento ice bollente

SanMartino
lodi_maggio24
Casa Bambini

29/10/2009
h.10.20

La rubrica di ParmaDaily “C’eros una volta Lulù…”.
Ogni settimana un racconto erotico scritto da Sbriciolina… laureata presso l’università di Parma.

Il fanatico Adamo non aveva molti buoni motivi per rifiutare di accoppiarsi con Ludovica Nud’e cruda, al contrario la sua partner …
Lulù era talmente bollente che il dito che immergeva sulla cima del clitoride era completamente ringrinzito. Adamo le imponeva molti divieti impossibili da compiere e a ogni violazione la punizione.
Regole tipo non sudare.
Regole imposte ancora prima del gioco, ancora rima dei preliminari.
Regole dopo le quali solo silenzio, un silenzio severo, atroce, gelido, distaccato.
Prima di scoprire un bacio lungo che sapore avrebbe avuto.
Scissa dalla emotività, dissociata nel momento in cui piangeva : come il muscolo con il pus. Due strati diversi, paralleli. Riusciva ad allontanare un’emotività negativa.
Come una crosta di sangue coagulato che dalla carne, quando si toglie, si sta meglio. Forse è per questo che non riusciva a fare rimarginare le ferite?
Una goccia di sudore freddissimo le attraversava il visino, Ludovica lo guardava dal basso; infatti la metteva a disagio dopo averla buttata sul marmoreo lastricato, si era sfilato la cintura in pelle e, tenendola a doppia schiava per l’ingombrante seno, aveva lanciato le due lingue contro il femminile carnoso gluteo.
Come una domestica gatta con i suoi piccoli, le addentava il collo vanigliato, le sfiorava la schiena nuda e le baciava la nuca semi coperta da lucenti chiome, e … liberatasi da quel rapporto al contempo bollente e ghiacciato, la martoriata ragazza si era messa a galoppare intorno al lungo tavolone in noce. Le brasiliane natiche erano magnetiche ed il carnefice al quarto giro l’aveva riagguantata per i ricci sciolti lunghi capelli. Al collo le aveva procurato una doppia fila di succhiotti violacei, e così le aveva dipinto l’emi corpo. Era come un dalmata.
Si dilungava nei preliminari e in lente e profonde spinte copulatorie. Entrava dentro Lulù, mentre Ludovica affondava i suoi fianchi aderendo ai suoi. Faceva diverse monte separate e diverse spinte copulatorie prima di eiacularle all’interno, perché era sua, completamente sua. Avvinghiato, la sosteneva, la prendeva e la rivoltava frontalmente in maniera molto flessibile. Le intime varianti adottate facevano impallidire il kamasutra.
Una clitoride capace di scegliere produce orgasmi solo quando la donna si sente sinceramente attratta dal corpo, dalla mente, dalla personalità del suo amante, e quando l’uomo dimostra la propria attenzione e la propria fitness mediante una adeguata stimolazione. Il pene infatti non era solo uno stupido vibratore, era a sua volta anche un meccanismo per la scelta della concubina. Se il suo proprietario era felice, era maggiormente stimolato a stabilire una relazione a lungo termine con una donna.
In quel salotto, il furente Adamo si masturbava davanti alla sfinita Ludovica che riprendeva fiato ed al cospetto anche della spaventata gatta … dalle rimanenti ultime due vite. 

                                                                                                    Sbriciolina

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